Fibrillazione atriale, cardioversione

Buonasera! Nel mese di marzo del 2007, ho accusato dei malesseri (un rilassamento improvviso)sopratutto, appena consumati i pasti sia a pranzo che a cena. Questi episodi si ripetevano ogni giorno, pertanto mi sono rivolto al mio medico il quale, ha attribuito questi malesseri allo stress da lavoro (sono ufficiale in marina mercantile).
Dopo aver eseguito, comunque tutti gli esami possibili, compreso quello del funzionamento della tiroide, mi viene consigliata una visita cardiologica. Da lì in poi la mia vita è cambiata: mi viene diagnosticata una aritmia parossistica da approfondire e per farla breve, alla fine vengo informato che sono sofferente anche di una fibrillaine atriale persistente (che, dall'esame holter sembra lasciarmi solo durante le ore di sonno)anche ad alta frequenza, con frequenti extrasistoli sopraventricolari (circa 88/ora). La terapia è stata iniziata con 2 compresse di "cordarone 200mg." per dieci giorni, dopo è proseguita con una compressa di cordarone la mattina, 1,5 compresse di sotalex 80 mg (mezza ad ogni pasto), e mezza ascriptin da assumere a pranzo. Passato un paio di mesi (durante i quali mi vengono diagnosticati 5 noduli alla tiroide scoperti durante una ecografia alle carotidi) mi reco a una visita di controllo, a seguito della quale vengo ricoverato alla Clinica Universitaria di Monserrato (CA)per effettuare ulteriori esami (per non dilumgarmi troppo dico tutti). Alla dimissione, mi viene prescritta la stessa terapia con l'aggiunta dopo poco tempo di una compressa di sotalex oltre a quelle che già prendevo. La settimana scorsa mi reco di nuovo a visita di controllo e mi viene spiegato che le cose stanno ulteriormente peggiorando, quindi tra quattro settimane, a seguito di trattamento anticoagulante, verrò ricoverato per effettuare una cardioversione.
Quello che chiedo è questo:
Cosa significa eseguire la cardioversione?
Ho letto in questo sito delle ablazioni.., di cosa si tratta?
Pensate sia necessario, prima di effettuare la cardioversione, chiedere un consulto ulteriore in altri centri?
Sinceramente, ho un pò di apprensione, anche perchè continuo a non stare bene, sopraggiunge facilmente l'affanno e momenti di malessere. Aspetto un consiglio, ringraziando tutti anticipatamente.
[#1]
Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Cardiologo, Chirurgo toracico, Cardiochirurgo 555 19
La cardioversione è una scarica elettrica che viene data al cuore per "resettare" lo stesso quando è aritmico. un po' come si fa con il computer quando impazzisce....spingendo i tasti cntr reset!
Viene fatta in sadazione (non una vera e propria anestesia) e generalmente funziona (ovvero dura nel tempo) se la fibrillazione non è cronica ovvero se non è presente già da molti mesi.
Tutto questo se non dovesse dare esito può richiedere una eventuale ablazione che tuttavia è una altra procedura decisamente più invasiva.
Sarebbe utile capire se la causa della sua fibrillazione vista la sua età non fosse su base valvolare o ischemica oppure idiopatica....ma questo è compito dei cardiologi che l'hanno in cura!

cordialmente

GM Actis Dato
Cardiochirurgo
Ospedale Mauriziano
Umberto I di Torino

[#2]
Utente
Utente
Egr. Dott. GM Actis, nel ringraziarla sentitamente per aver risposto al mio messaggio, penso di poter rispondere al quesito che pone.
A detta dei medici che mi stanno seguendo, sembra che la mia FA non abbia avuto cause scatenanti, (cosa che mi ha lasciato un pò perplesso, ma al mondo tutto può essere). Ho omesso comunque, involontariamente, di riferire un'altro problema insorto solo qualche giorno fà, infatti da qualche giorno, pur non avvertendo formicolii, mi sento continuamente ridotta la sensibilità al tatto al tallone esterno dx, mentre occasionalmente e meno frequente, avverto la stessa insensibilità al tatto al tallone est. sn.. Non vorrei che anche questi disturbi siano da imputare al malfunzionamento del cuore. Domani, 15 c.m., mi dovrò recare nuovamente alla Clinica Universitaria di Monserrato (CA), per iniziare la terapia anticoagulante in preparazione alla cardioversione, mi viene da chiederle se dopo la cardioversione si deve ancora far uso di anticoagulanti e dei medicinali che tuttora stò assumendo! La ringrazio ancora sentitamente per il tempo che mi stà dedicando, saluti, pasquale.
[#3]
Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Cardiologo, Chirurgo toracico, Cardiochirurgo 555 19
si deve continuare con gli anticoagulanti almeno fino a che non è sicuro del risultato della cardioversione e con gli antiarmici per più tempo.
[#4]
Utente
Utente
Salve!Alla data odierna mi trovo ricoverato da 2 giorni in ospedale,(Clinica Universitaria di Monserrato, CA) durante la visita di controlo mi è stata diagnosticata la presenza di Flutter (che ancora non ho capito bene di cosa si tratta !). Si stà tentandodi meddermi in condizione di poter effttuare una cardioversione elettrica, da riferire che già la settimana scorsa è stata tentata una cardioversione farmaceutica che a funzionato per 4 giorni, dopo di chè, ha ricominciato l'aritmia. Le cose che vorrei capire meglio sono le seguenti:
Quante possibilità posso avere di riuscita del rientro del ritmo con la cadioversione elettrica?
Se non andasse bene la prima volta, per quante volte si può ripetere nel caso fosse possibile?
Nel caso di proposta di ablazione anche in questo caso quante possibiltà potrei avere di riuscita?
Saluto e Ringrazio sentitamente per la risposta.
[#5]
Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Cardiologo, Chirurgo toracico, Cardiochirurgo 555 19
dal momento che è ricoverato in ospedale e si trova in cura da dei colleghi mi pare che sia corretto che questi dubbi le venissero chiariti dagli stessi cardiologi del reparto....
auguri
Aritmie

Cos'è un'aritmia cardiaca? Fibrillazione atriale, extrasistoli, tachicardia: scopri quali sono le alterazioni del ritmo cardiaco e come trattare le aritmie.

Leggi tutto