Pressione arteriosa che fa fatica a scendere
Emeriti medici, in precedenza già ho ricevuto rigorose e rassicuranti risposte in merito ad una condizione che da più di un mese ha cambiato il mio modo di vivere.
Per una extrasistole molto fastidiosa e ad un'agitazione dovuta all'ansia di quell'avvenimento, mi fu diagnosticata una PA di 180 su 80, ritmi cardiaci nella norma.
Una settimana dopo ho fatto una visita cardiologica con ECG (che risultò negativo). Il cardiologo mi raccomandò, oltre ad una dovuta dieta con relativa attività fisica, di assumere 7 gocce di bromazepan mattino e sera. Seguendo quella terapia, tuttavia, ho continuato ad avere una relazione ossessiva con la macchinetta per la misura della pressione (da polso). Ad alcune ore del giorno la PA era nella norma, la sera, dopo quelli che posso definire "attacchi di panico", ovvero attenzione verso ogni sintomo del proprio corpo, fame d'aria, andavo a misurare la pressione e vedevo che era alle stelle.
Una seconda volta che sono andato al Pronto Soccorso (e spero l'ultima), dopo che ho avuto un attacco di panico con una morsa al petto, sudorazione fredda, nausea, difficoltà a digerire, mi provarono la pressione (che a casa era 180 su 100).
Al Pronto Soccorso la mia PA scese a 155/75 e dopo un solo minuto a 140/65 (premetto che prima di cenare, quella sera avevo assunto 12 gocce di Lexotan e altre 10 durante quell'attacco di panico, per calmarmi).
La saturazione O2 nell'aria era 99.
Il medico di turno del Pronto Soccorso mi ha visitato mi ha diagnosticato una sindrome ansiosa con rilievo di elevati valori pressori, prescrivendomi di proseguire le terapie in corso.
Come prestazione ho avuto un monitoraggio incruento della saturazione arteriosa, un ECG (il terzo risultato negativo nel giro di un mese) e una visita di pronto soccorso con queste conclusioni:
EO Cute rosea, asciutta. Cuore. toni validi, ritmici. Torace: MV ovunque, non rumori patologici. Addome trattabile, non dolente alla palpazione superficiale e profonda. Non edemi. Lucido, ben orientato. Non defiti neurologici focali.
Malgrado la terapia che sto seguendo in modo maniacale, sono ancora colpito da piccoli momenti di panico in cui ho fame d'aria ma non palpitazioni, però sono transitori.
Questa mattina mi alzo non proprio bene (mal di testa, dolori). Misuro la pressione prima di fare colazione ed è stazionaria. Vado in farmacia ed è 150/80, dopo che avevo preso 14 gocce di Lexotan almeno 45 minuti prima.
Come mai questa pressione continua a rimanere alta malgrado l'attuale terapia?
Per una extrasistole molto fastidiosa e ad un'agitazione dovuta all'ansia di quell'avvenimento, mi fu diagnosticata una PA di 180 su 80, ritmi cardiaci nella norma.
Una settimana dopo ho fatto una visita cardiologica con ECG (che risultò negativo). Il cardiologo mi raccomandò, oltre ad una dovuta dieta con relativa attività fisica, di assumere 7 gocce di bromazepan mattino e sera. Seguendo quella terapia, tuttavia, ho continuato ad avere una relazione ossessiva con la macchinetta per la misura della pressione (da polso). Ad alcune ore del giorno la PA era nella norma, la sera, dopo quelli che posso definire "attacchi di panico", ovvero attenzione verso ogni sintomo del proprio corpo, fame d'aria, andavo a misurare la pressione e vedevo che era alle stelle.
Una seconda volta che sono andato al Pronto Soccorso (e spero l'ultima), dopo che ho avuto un attacco di panico con una morsa al petto, sudorazione fredda, nausea, difficoltà a digerire, mi provarono la pressione (che a casa era 180 su 100).
Al Pronto Soccorso la mia PA scese a 155/75 e dopo un solo minuto a 140/65 (premetto che prima di cenare, quella sera avevo assunto 12 gocce di Lexotan e altre 10 durante quell'attacco di panico, per calmarmi).
La saturazione O2 nell'aria era 99.
Il medico di turno del Pronto Soccorso mi ha visitato mi ha diagnosticato una sindrome ansiosa con rilievo di elevati valori pressori, prescrivendomi di proseguire le terapie in corso.
Come prestazione ho avuto un monitoraggio incruento della saturazione arteriosa, un ECG (il terzo risultato negativo nel giro di un mese) e una visita di pronto soccorso con queste conclusioni:
EO Cute rosea, asciutta. Cuore. toni validi, ritmici. Torace: MV ovunque, non rumori patologici. Addome trattabile, non dolente alla palpazione superficiale e profonda. Non edemi. Lucido, ben orientato. Non defiti neurologici focali.
Malgrado la terapia che sto seguendo in modo maniacale, sono ancora colpito da piccoli momenti di panico in cui ho fame d'aria ma non palpitazioni, però sono transitori.
Questa mattina mi alzo non proprio bene (mal di testa, dolori). Misuro la pressione prima di fare colazione ed è stazionaria. Vado in farmacia ed è 150/80, dopo che avevo preso 14 gocce di Lexotan almeno 45 minuti prima.
Come mai questa pressione continua a rimanere alta malgrado l'attuale terapia?
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Si mantiene elevata perch'e lei ha dei grossi problemi dii ansia. Il farmaco che lei assume in gocce le puo' dare una mano occasionalmente, ma non costuituisce certo un presidio per la terapia cronica dell'ansia.
Penso che una consulenza psicologica o psichiatrica possa esserle molto piu' utile di una terapia anti-ipertensiva.
Arrivederci
cecchini
Penso che una consulenza psicologica o psichiatrica possa esserle molto piu' utile di una terapia anti-ipertensiva.
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 22/11/2012.
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