Stanchezza o ansia
salve dottore....volevo chiederle un consiglio....soffro di stati d ansia e credo di essere ipocondriaco ho ftt vari esami tra cui analisi del sangue elettrocardiogramma a riposo e ecocardiogramma....tutti cn risultati negativi ho solo la pressione un po bassa e il mio medico di base mi ha detto di stare tranuillo nn ha nnt e mi ha dato delle pillole per l ansia ma nn le voglio prendere.....ora siccome ho dei dolori trani al deltoide destro al braccio sistro collo spalle s eposso stare tranquillo....e siccome ora dopo uno sforzo fisico io mi sento debole per tutto il giorno certe volte interrompo pure perke penso e se mi viene qualcosa allora scende la debolezza...lei mi consiglia di fare anke quello da sforzo o nn c è bisogno aspetto una sua risposta grazie mille...cordiali saluti
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Non ne ha bisogno...è l'ecocardiogramma l'esame più importante per escludere nel suo caso che il sintomo riferito (la stanchezza) possa dipendere dal cuore..ed essendo risultato negativo il cuore non è imputabile...Si tranquillizzi e se non riesce a farlo da solo effettivamente farebbe bene a rivolgersi ad uno psicologo...
Cordialità
Cordialità
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#2]
Gentile utente, anche leggendo i suoi precedenti quesiti, pur così da lontano mi sembra che lei sia sul versante fisico perennemente in uno stato di all'erta ,di ansia .. non si fida del suo corpo e neanche degli esami che ha fatto e che sono negativi.
Mi domando perciò da dove viene tutta questa preoccupazione e le chiedo di riflettere sulla sua storia passata.. che tipo di bambino è stato.. che rapporti ha ed aveva con i genitori, la famiglia, il mondo esterno ? Cosa fa nella vita.. Come vede ci sono molte cose che non sappiamo da qui.. Anch'io le consiglio, come i colleghi , un percorso terapeutico per poter guardare al futuro per un verso e al mondo esterno, con un pensiero più sereno e felice..là fuori non è tutto così pericoloso, duro, difficile.. anche lei ce la può fare.. vedrà..
Coraggio..
Mi domando perciò da dove viene tutta questa preoccupazione e le chiedo di riflettere sulla sua storia passata.. che tipo di bambino è stato.. che rapporti ha ed aveva con i genitori, la famiglia, il mondo esterno ? Cosa fa nella vita.. Come vede ci sono molte cose che non sappiamo da qui.. Anch'io le consiglio, come i colleghi , un percorso terapeutico per poter guardare al futuro per un verso e al mondo esterno, con un pensiero più sereno e felice..là fuori non è tutto così pericoloso, duro, difficile.. anche lei ce la può fare.. vedrà..
Coraggio..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.6k visite dal 09/11/2012.
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