Sintomi di dispnea, dolore irradiante spalla sinistra e braccio,sospetta ipertensione

Salve, premetto che sono soggetto a stile di vita piuttosto intenso, con frequenti trasferte e carico lavorativo elevato. Soffro di ernia iatale e reflusso gastro-esofageo, discretamente gestito con eliminazione di sostanze alcooliche e dieta equilibrata, oltre ad assunzione per lungo periodo ( un anno) di inibitori della pompa protonica (Pantopan).

Da qualche anno sospetto di soffrire di ipertensione, indicativamente con pressione massima 180-160 minima 110-95 a riposo. Tali dati sono ricavati da 4 misurazioni giornaliere, in un arco di 2 settimane, ripetute a un mese di distanza circa.

Da qualche tempo, mi capitano giornalmente dolori imputabili alla spalla sinistra e irradianti al braccio sinistro/dita delle mani. I dolori compaiono gradualmente e si estinguono in breve tempo; si verificano sia di giorno sia durante la notte.

Oltre a ciò evidenzio stanchezza (a volte rilevante, tale da dovermi sedere e restare almeno mezz'ora a riposo), episodi di dispnea e tachicardia anche a riposo, giramenti di testa ed epistassi.

non ho dato grande peso a tali sintomi, sia perchè non sono collegati ad attività fisico o sforzi, sia per lo stile di vita che seguo e i livelli di stress quotidiano. ma noto un peggioramento progressivo.

Ho effettuato esami cardilogici in giovane età (16 anni), con esito negativi, per episodi di tachicardia e affaticamento (holter, ECG sotto sforzo, radiografica toracica).

Di recente ho effettuato esami del sangue, tiroide, ECG a riposo, con esito negativo.

Mi chiedevo se i sintomi descritti rendessero necessario ulteriore approfondimento o se possano essere imputati unicamente allo stress e al sovrappeso,ed eventuale problematica di reflusso.

Ringrazio, saluti cordiali

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Dr.ssa Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64 3
Più che un sospetto, la sua ipertensione mi sembra una certezza: valori come quelli riferiti, riscontrati in più occasioni a distanza di tempo, secondo me richiedono una terapia. Anche l'epistassi, considerata l'età, può essere legata a crisi ipertensive. Inoltre, i sintomi (non tanto i dolori, che mi sembrano atipici) ma dispnea, tachicardia, vertigini potrebbero benissimo essere legati a ipertensione e magari a una cardiopatia ipertensiva.
Gli esami che ha fatto, sono stati prescritti dal medico curante? E questo non le ha dato una terapia? E' un punto fondamentale: nessuno le può prescrivere una terapia a distanza, quindi qualsiasi indicazione in questa sede deve restare sul generico.
A parte il consiglio di cominciare a fare regolarmente un'attività fisica aerobica (nuoto, bicicletta, camminata a a passo sostenuto), a cercare di calare di peso e ridurre il sodio nella dieta (sale di condimento, ama anche salumi, formaggi, cibi in scatola). Per i farmaci però deve rivolgersi al suo medico, a un cardiologo o a un centro per l'iperetnsione.
Comunque, anche se l'ECG recente era normale (del tutto? neanche segni di ipertrofia ventricolare sinistra?) io farei anche un ecocardiogramma, per valutare sia l'ipertrofia delle pareti, sia la funzione di pompa. Successivamente, se i sintomi persistessero dopo aver normalizzato la pressione e aver praticato per almeno un mese le misure igieniche consigliate, un test da sforzo potrebbe essere utile.

Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)

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Utente
Utente
Da alcuni mesi ho iniziato a giocare a tennis regolarmente e a praticare corsa su tappeto,
proprio per gestire lo stress e compensare l'attività lavorativa sedentaria/aumento di peso.
Da anni non utilizzo sale nella dieta, ma posso ulteriormente provvedere alla limitazione di salumi e formaggi.

L'ECG è stato prescritto dal medico di base,così come gli altri esami "generici"; dal responso allegato all'ECG non si evidenzia alcuna anomalia.

Al momento non si è optato per alcuna terapia per la gestione dell'ipertensione, quest'ultima definita solo sospetta/in attesa di diagnosi.

ringrazio per il consulto, cordiali saluti




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L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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