Preoccupazione per malessere al petto e disagio
Buon Giorno a tutti,
Faccio una premessa, da anni soffro di ansie e sono in cura per il Doc da una psicoterapeuta.
Nel corso del tempo ho sofferto in modo più o meno variabile di attacchi di panico, paure ingiustificate o sopratutto ipocondria.
Ho avuto un pò di tutto (ovviamente in via teorica e con riscontri sempre negativi ) un pò di tutto, ma la paura dell'infarto è sempre stata tra le peggiori e la più frequente.
Le sensazioni quando saliva e sale l'ansia sono queste:
Fiato che inizia ad accorciarsi, dolore al petto, senso di pesantezza allo stomaco, nausea, ansia e battito cardiaco che inizia a salire vertiginosamente.
Ho nel corso degli anni via via scartato, evitato, smesso qualsiasi sforzo fisico perché giudicato potenzialmente pericoloso, così come tutte le cose che riguardavano la sfera emotiva che potevano agitarmi, preoccuparmi, eccitarmi, dare senso di benessere....si insomma tutto quello che avrebbe potuto cambiare il ritmo del mio cuore fino a quasi diventare una statua priva di qualsiasi emozione e movimento.
Oserei dire la fiera dell'assurdo.
Per fortuna il buon senso e il rifiuto di questa situazione mi hanno appunto portato in terapia e fatto fare passi da gigante,
Sto riprendendo contatto con la sfera emotiva e da qualche anno ho iniziato a fare sport, certo le difficoltà sono molte e gli inciampi parecchi ma le cose migliorano anche se a volte ci sono intoppi più o meno importanti che mi mettono in agitazione e rischiano di bloccarmi come in questo caso.
Proprio in palestra mi hanno cambiato la scheda e ieri ho iniziato a farla.
E' ricca di esercizi isometrici e io anche se frequento da un pò di tempo non sono fisicamente una cima, anzi....
Ho 38 anni, per anni sono stato immobile e sono arrivato a pesare anche 120 kg.
Ora ne peso 81 e da esami non troppo recenti non ho mai sofferto di cuore, non ho storie familiari a parte una zia di problemi cardiaci e ho la pressione bassa.
E' successo che alla fine di uno degli esercizi, per la precisione un circuito di esercizi che dovevo ripetere 3 volte e infatti ero alla terza ripetizione, il cardio frequenzimetro ha iniziato a emettere dei bip preoccupanti che non aveva mai fatto.
Ho guardato e il battito era arrivato fino a 160.
Da lì è scoppiata l'ansia, il pensiero che mi sarebbe venuto un infarto e le pusazioni sono salite a 180.
Ho camminato fino ad una sedia in trans e col fiato corto e veloce e il pensiero era solo che non scendevano e che sarei morto.
Scese di un pò tipo 150, ho chiesto all'istruttore se fosse normale dopo uno sforzo, e lui mi ha risposto "beh insomma..." disastro!
Gli ho chiesto se fossi bianco, e mi ha risposto insomma.
Le pulsazioni erano attorno a 150, ma i dolori al petto, la nausea, l'ansia non accennavano a smettere e io non capivo più nulla.
Devo dire che in un passato recente sarei andato ancora più in tilt, forse è un buon segno.Certo poi mi ha detto, vai a farti vedere, anche se continua....gli infarti possono venire anche dopo!
Devo preoccuparmi?
Faccio una premessa, da anni soffro di ansie e sono in cura per il Doc da una psicoterapeuta.
Nel corso del tempo ho sofferto in modo più o meno variabile di attacchi di panico, paure ingiustificate o sopratutto ipocondria.
Ho avuto un pò di tutto (ovviamente in via teorica e con riscontri sempre negativi ) un pò di tutto, ma la paura dell'infarto è sempre stata tra le peggiori e la più frequente.
Le sensazioni quando saliva e sale l'ansia sono queste:
Fiato che inizia ad accorciarsi, dolore al petto, senso di pesantezza allo stomaco, nausea, ansia e battito cardiaco che inizia a salire vertiginosamente.
Ho nel corso degli anni via via scartato, evitato, smesso qualsiasi sforzo fisico perché giudicato potenzialmente pericoloso, così come tutte le cose che riguardavano la sfera emotiva che potevano agitarmi, preoccuparmi, eccitarmi, dare senso di benessere....si insomma tutto quello che avrebbe potuto cambiare il ritmo del mio cuore fino a quasi diventare una statua priva di qualsiasi emozione e movimento.
Oserei dire la fiera dell'assurdo.
Per fortuna il buon senso e il rifiuto di questa situazione mi hanno appunto portato in terapia e fatto fare passi da gigante,
Sto riprendendo contatto con la sfera emotiva e da qualche anno ho iniziato a fare sport, certo le difficoltà sono molte e gli inciampi parecchi ma le cose migliorano anche se a volte ci sono intoppi più o meno importanti che mi mettono in agitazione e rischiano di bloccarmi come in questo caso.
Proprio in palestra mi hanno cambiato la scheda e ieri ho iniziato a farla.
E' ricca di esercizi isometrici e io anche se frequento da un pò di tempo non sono fisicamente una cima, anzi....
Ho 38 anni, per anni sono stato immobile e sono arrivato a pesare anche 120 kg.
Ora ne peso 81 e da esami non troppo recenti non ho mai sofferto di cuore, non ho storie familiari a parte una zia di problemi cardiaci e ho la pressione bassa.
E' successo che alla fine di uno degli esercizi, per la precisione un circuito di esercizi che dovevo ripetere 3 volte e infatti ero alla terza ripetizione, il cardio frequenzimetro ha iniziato a emettere dei bip preoccupanti che non aveva mai fatto.
Ho guardato e il battito era arrivato fino a 160.
Da lì è scoppiata l'ansia, il pensiero che mi sarebbe venuto un infarto e le pusazioni sono salite a 180.
Ho camminato fino ad una sedia in trans e col fiato corto e veloce e il pensiero era solo che non scendevano e che sarei morto.
Scese di un pò tipo 150, ho chiesto all'istruttore se fosse normale dopo uno sforzo, e lui mi ha risposto "beh insomma..." disastro!
Gli ho chiesto se fossi bianco, e mi ha risposto insomma.
Le pulsazioni erano attorno a 150, ma i dolori al petto, la nausea, l'ansia non accennavano a smettere e io non capivo più nulla.
Devo dire che in un passato recente sarei andato ancora più in tilt, forse è un buon segno.Certo poi mi ha detto, vai a farti vedere, anche se continua....gli infarti possono venire anche dopo!
Devo preoccuparmi?
[#1]
Gentile utente,
in soggetti non eccessivamente allenati e soprattutto ansiosi, è del tutto verosimile che la frequenza cardiaca raggiunga elevati valori. Due le soluzioni: continuare con l'attività fisica in maniera costante e duratura ed effettuare un buon training autogeno.
Saluti
in soggetti non eccessivamente allenati e soprattutto ansiosi, è del tutto verosimile che la frequenza cardiaca raggiunga elevati valori. Due le soluzioni: continuare con l'attività fisica in maniera costante e duratura ed effettuare un buon training autogeno.
Saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta.
Mi pare di poter dire a distanza di giorni che non solo non è successo nulla al momento ma nemmeno dopo.
La sua risposta mi tranquillizza e la leggo con il significato di "tutto a posto, vada tranquillo".
Come già dicevo la cosa peggiore è stata la poca scaltrezza dell'istruttore e quel maledetto aggeggio che ha iniziato a suonare e mi ha ulteriormente agitato.
L'ansia ogni tanto, il momento non è dei migliori, la fa da padrone.
Sto cercando di auto-controllarmi sempre meglio, immagini che in passato in una situazione del genere sarei andato ancora più in tilt e non solo non sarei riuscito a gestire la situazione, ma avrei dato di matto.
Avrebbero dovuto venirmi a prendere, sarei andato al pronto soccorso e quant'alro.
Certo per ora non sono ancora riuscito a tornare in palestra perché la paura è molta, ma conto di farlo al più presto, mi pare sia anche un suo suggerimento.
Anche se mi è parso d capire dalla sua risposta quello che dovevo, vorrei però un'ulteriore conferma del fatto che quel numero di pulsazioni sotto sforzo sono normali - oltretutto aumentate dall'ansia - e non sono sintomo di nulla, e che il mio fisico, la mia età e il fatto di non aver patologie, le possono sopportare....anzi se è possibile le chiederei fino a quante al minuto sono nella norma
Ho letto che al massimo può succedere che il corpo da buon meccanismo perfetto stacca la spina come se ci fosse un eccesso di corrente per riportare i valori nella norma.
La seconda domanda se esiste la possibilità di un infarto a scoppio ritardato.
E infine se le varie sensazioni sono solo da riferire ad ansia e fatica.
La ringrazio ancora e la saluto cordialmente
Mi pare di poter dire a distanza di giorni che non solo non è successo nulla al momento ma nemmeno dopo.
La sua risposta mi tranquillizza e la leggo con il significato di "tutto a posto, vada tranquillo".
Come già dicevo la cosa peggiore è stata la poca scaltrezza dell'istruttore e quel maledetto aggeggio che ha iniziato a suonare e mi ha ulteriormente agitato.
L'ansia ogni tanto, il momento non è dei migliori, la fa da padrone.
Sto cercando di auto-controllarmi sempre meglio, immagini che in passato in una situazione del genere sarei andato ancora più in tilt e non solo non sarei riuscito a gestire la situazione, ma avrei dato di matto.
Avrebbero dovuto venirmi a prendere, sarei andato al pronto soccorso e quant'alro.
Certo per ora non sono ancora riuscito a tornare in palestra perché la paura è molta, ma conto di farlo al più presto, mi pare sia anche un suo suggerimento.
Anche se mi è parso d capire dalla sua risposta quello che dovevo, vorrei però un'ulteriore conferma del fatto che quel numero di pulsazioni sotto sforzo sono normali - oltretutto aumentate dall'ansia - e non sono sintomo di nulla, e che il mio fisico, la mia età e il fatto di non aver patologie, le possono sopportare....anzi se è possibile le chiederei fino a quante al minuto sono nella norma
Ho letto che al massimo può succedere che il corpo da buon meccanismo perfetto stacca la spina come se ci fosse un eccesso di corrente per riportare i valori nella norma.
La seconda domanda se esiste la possibilità di un infarto a scoppio ritardato.
E infine se le varie sensazioni sono solo da riferire ad ansia e fatica.
La ringrazio ancora e la saluto cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.6k visite dal 01/11/2012.
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