Mio padre ha deciso di accompagnarmi al pronto soccorso
Buongiorno,
Ieri ho avuto un episodio di tachicardia (credo), con sensazione netta del battito molto accelerato al petto (non riuscivo nemmeno a contare i singoli battiti da tanto erano veloci), poco dopo pranzo, mentre stato giocando con mio nipotino di 2 anni: dopo averlo preso in braccio, ho avvertito questa sensazione, che è durata per circa 4/5 minuti anche dopo essermi seduto. E' cessata di colpo (senza una graduale diminuzione dei battiti), con la ripresa del battito regolare, anche se dopo ho avuto malessere, come agitazione e sudorazione fredda, penso dovuto allo spavento.
Mi sono coricato a letto, ma ho continuato ad avvertire singoli battiti più forti (penso extrasistoli, perché già in passato le ho avute di tanto in tanto, anche se non sono mai riuscito a "beccarle" con gli ECG e holter fatti).
Mio padre ha deciso di accompagnarmi al pronto soccorso, ma ormai di questa tachicardia non c'era traccia, mi hanno subito misurato la pressione e l'ossigeno nel sangue (ok), poi dopo circa 3h dall'entrata in PS mi fatto un ecg di 30'' e delle analisi del sangue ed non hanno rilevato niente di significativo, consigliandomi un (altro) holter e di andare dal medico di base.
Il medico di base dal quale sono andato questa mattina, ha detto che l'unica cosa per capire cos'è è riuscire a fare un ecg o holter, mentre si verifica, perché con queste poche informazioni potrebbe essere una semplice tachicardia, come un fibrillazione. Il problema è che dovrebbe durarmi almeno mezz'ora per arrivare nel posto più vicino dove potrebbero farmelo (sempre che non sia domenica come ieri).
Il fatto è che questa incertezza mi fa stare poco tranquillo, così vorrei chiedere un vostro parere, e se eventualmente sia il caso di procurarmi uno di quegli ecg portatili per poter "catturare" e registrare questi eventi quando capitano. Tra l'altro avendo fatto per diversi anni il soccorritore volontario ho seguito corsi ed aggiornamenti su manovre di primo soccorso, sull'uso degli ecg (tradizionali) e defibrillatori automatici quindi credo di essere in grado di utilizzare questi ecg palmari.
Vi ringrazio in anticipo per l'aiuto.
Cordiali saluti
Ieri ho avuto un episodio di tachicardia (credo), con sensazione netta del battito molto accelerato al petto (non riuscivo nemmeno a contare i singoli battiti da tanto erano veloci), poco dopo pranzo, mentre stato giocando con mio nipotino di 2 anni: dopo averlo preso in braccio, ho avvertito questa sensazione, che è durata per circa 4/5 minuti anche dopo essermi seduto. E' cessata di colpo (senza una graduale diminuzione dei battiti), con la ripresa del battito regolare, anche se dopo ho avuto malessere, come agitazione e sudorazione fredda, penso dovuto allo spavento.
Mi sono coricato a letto, ma ho continuato ad avvertire singoli battiti più forti (penso extrasistoli, perché già in passato le ho avute di tanto in tanto, anche se non sono mai riuscito a "beccarle" con gli ECG e holter fatti).
Mio padre ha deciso di accompagnarmi al pronto soccorso, ma ormai di questa tachicardia non c'era traccia, mi hanno subito misurato la pressione e l'ossigeno nel sangue (ok), poi dopo circa 3h dall'entrata in PS mi fatto un ecg di 30'' e delle analisi del sangue ed non hanno rilevato niente di significativo, consigliandomi un (altro) holter e di andare dal medico di base.
Il medico di base dal quale sono andato questa mattina, ha detto che l'unica cosa per capire cos'è è riuscire a fare un ecg o holter, mentre si verifica, perché con queste poche informazioni potrebbe essere una semplice tachicardia, come un fibrillazione. Il problema è che dovrebbe durarmi almeno mezz'ora per arrivare nel posto più vicino dove potrebbero farmelo (sempre che non sia domenica come ieri).
Il fatto è che questa incertezza mi fa stare poco tranquillo, così vorrei chiedere un vostro parere, e se eventualmente sia il caso di procurarmi uno di quegli ecg portatili per poter "catturare" e registrare questi eventi quando capitano. Tra l'altro avendo fatto per diversi anni il soccorritore volontario ho seguito corsi ed aggiornamenti su manovre di primo soccorso, sull'uso degli ecg (tradizionali) e defibrillatori automatici quindi credo di essere in grado di utilizzare questi ecg palmari.
Vi ringrazio in anticipo per l'aiuto.
Cordiali saluti
[#1]
Guardi non è semplice con le indagini strumentali di routine riuscire a documentare un problema aritmico di tipo parossistico e di breve durata, seppur ripetitivo e in ogni caso, ammesso che si riesca a farlo, è possibile stabilire se di aritmia si tratta e di che tipo (se sopraventricolare o ventricolare), ma nessuna informazione aggiuntiva o conclusiva è possibile trarre per ciò che riguarda meccanismo di innesco e sostenimento nè sul sito di origine dell'aritmia in questione (informazioni importanti ai fini di una terapia medica o interventistica). Occorre in questi casi, a mio giudizio, eseguire un test provocativo (è il cosiddetto studio elettrofisiologico intracavitario) che oltre ad avere un elevatissimo potere diagnostico e preliminare ad una eventuale ablazione transcatetere con RF (fattibile nella medesima seduta e in grado di eliminare completamente il problema). Oggi quest'ultima è una tecnica di prima scelta, che viene eseguita al posto della terapia medica.
Cordialità
Cordialità
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#2]
Ex utente
La ringrazio dottore,
Saprebbe indicarmi come trovare dei centri specializzati in questo studio nel nord est?
Glielo chiedo perché sino ad ora i medici che ho consultato non si sono spinti oltre a ECG e Holter 24h, perché non essendo in quelle occasioni risultate anomalie significative, hanno ritenuto di procedere così.
Purtroppo, però i disturbi persistono e l'episodio di ieri ne è la conferma, tanto più che nessun medico sembra voglia nel fare ulteriori indagini o una diagnosi esporsi: è tutto un "potrebbe essere", "ma anche no", ecc.
Saprebbe indicarmi come trovare dei centri specializzati in questo studio nel nord est?
Glielo chiedo perché sino ad ora i medici che ho consultato non si sono spinti oltre a ECG e Holter 24h, perché non essendo in quelle occasioni risultate anomalie significative, hanno ritenuto di procedere così.
Purtroppo, però i disturbi persistono e l'episodio di ieri ne è la conferma, tanto più che nessun medico sembra voglia nel fare ulteriori indagini o una diagnosi esporsi: è tutto un "potrebbe essere", "ma anche no", ecc.
[#3]
Nel Nord est del nostro paese ci sono tanti centri di eccellenza per l'aritmologia....personalmente ho lavorato in passato a Brescia e a Trento, ma mi risulta che anche a Vicenza ci sia un centro aritmologico...può chiedere informazioni .....
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 29/10/2012.
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