Elettrocardiogramma da sforzo
Buonasera gentili dottori.
Vi scrivo per chiedere un parere e qualche consiglio. Sono un ragazzo che fino dall'età di 7 anni ha sempre fatto sport (calcio),per poi smettere circa due anni fa a causa del mio impegno universitario che mi porta via energie e tempo. Ogni anno ho sempre fatto visite a livello agonistico obbligatorie per poter giocare e non è mai stato riscontrato niente.Da quando ho smesso,ho continuato a fare ogni anno tali visite,ugualmente,per tenermi controllato se in un futuro avessi voluto intraprendere di nuovo una qualche attività. In questi 2 anni di mia inattività ogni tanto andavo a correre una 20-30 minuti 2 volte alla settimana per tenermi in forma anche se devo dire che lo facevo molto saltuariamente (2 settimane sì 2 no e così via per poi smettere quasi del tutto durante l'inverno).Oggi ho fatto la mia visita annuale agonistica a distanza di un anno e mezzo dall'ultima con elettrocardiogramma da sforzo (prova su bicicletta) ed essa è risultata tutta nella norma durante lo sforzo stesso. Il dottore ha puntualmente però chiesto,durante la fase di riposo,se ero poco allenato perchè avevo dei tassi di recupero alti. Ha rilasciato comunque il certificato di idoneità. Il fatto è che ad esempio io ho di norma dai 56 ai 60 battiti per minuto a riposo da seduto e negli ultimi tempi ho notato che semplicemente stando in piedi(al di là del normale aumento di battito che si verifica nel cambiamento di posizione momentaneo) ho una frequenza che aumenta di circa 10-15 battiti andando sui 75-80 che è tale fino a che non mi rimetto seduto.Non so se è normale o se è sempre stato così visto che me ne sono accorto casualmente.Devo dire che negli ultimi anni (2 appunto) sono diventato piuttosto ipocondriaco ed attento ad ogni piccola cosa passando da problemi di stomaco poi alla testa tutti risolti in un niente, e ultimamente sono comparse anche delle extrasistole.La mia domanda è questa: il tutto è da ricondurre al mio stato di forma non ottimale e al fatto che sono al pezzo con l'università e un po' ipocondriaco ? E' possibile che dopo solo un anno e mezzo dall'ultima visita nella quale lo stesso dottore non mi aveva detto niente sul fatto del recupero io abbia avuto questo "tracollo" dal punto di vista dell'allenamento anche se ogni tanto vado a correre per conto mio o è da ricondurre a qualcos'altro? Mi consigliate di approfondire la questione ? Se ricominciassi a correre ogni settimana senza sgarrare quanti giorni e quanti minuti dovrei fare per sperare di poter tornare ad avere un recupero maggiore se il mio problema fosse una mancanza di allenamento?
Sarei grato se rispondeste alla mia cascata di domande.Nel frattempo vi lascio con i miei saluti confidando nella vostra consueta gentilezza e disponibilità.
Vi scrivo per chiedere un parere e qualche consiglio. Sono un ragazzo che fino dall'età di 7 anni ha sempre fatto sport (calcio),per poi smettere circa due anni fa a causa del mio impegno universitario che mi porta via energie e tempo. Ogni anno ho sempre fatto visite a livello agonistico obbligatorie per poter giocare e non è mai stato riscontrato niente.Da quando ho smesso,ho continuato a fare ogni anno tali visite,ugualmente,per tenermi controllato se in un futuro avessi voluto intraprendere di nuovo una qualche attività. In questi 2 anni di mia inattività ogni tanto andavo a correre una 20-30 minuti 2 volte alla settimana per tenermi in forma anche se devo dire che lo facevo molto saltuariamente (2 settimane sì 2 no e così via per poi smettere quasi del tutto durante l'inverno).Oggi ho fatto la mia visita annuale agonistica a distanza di un anno e mezzo dall'ultima con elettrocardiogramma da sforzo (prova su bicicletta) ed essa è risultata tutta nella norma durante lo sforzo stesso. Il dottore ha puntualmente però chiesto,durante la fase di riposo,se ero poco allenato perchè avevo dei tassi di recupero alti. Ha rilasciato comunque il certificato di idoneità. Il fatto è che ad esempio io ho di norma dai 56 ai 60 battiti per minuto a riposo da seduto e negli ultimi tempi ho notato che semplicemente stando in piedi(al di là del normale aumento di battito che si verifica nel cambiamento di posizione momentaneo) ho una frequenza che aumenta di circa 10-15 battiti andando sui 75-80 che è tale fino a che non mi rimetto seduto.Non so se è normale o se è sempre stato così visto che me ne sono accorto casualmente.Devo dire che negli ultimi anni (2 appunto) sono diventato piuttosto ipocondriaco ed attento ad ogni piccola cosa passando da problemi di stomaco poi alla testa tutti risolti in un niente, e ultimamente sono comparse anche delle extrasistole.La mia domanda è questa: il tutto è da ricondurre al mio stato di forma non ottimale e al fatto che sono al pezzo con l'università e un po' ipocondriaco ? E' possibile che dopo solo un anno e mezzo dall'ultima visita nella quale lo stesso dottore non mi aveva detto niente sul fatto del recupero io abbia avuto questo "tracollo" dal punto di vista dell'allenamento anche se ogni tanto vado a correre per conto mio o è da ricondurre a qualcos'altro? Mi consigliate di approfondire la questione ? Se ricominciassi a correre ogni settimana senza sgarrare quanti giorni e quanti minuti dovrei fare per sperare di poter tornare ad avere un recupero maggiore se il mio problema fosse una mancanza di allenamento?
Sarei grato se rispondeste alla mia cascata di domande.Nel frattempo vi lascio con i miei saluti confidando nella vostra consueta gentilezza e disponibilità.
[#1]
La frequenza cardiaca aumenta in ogni soggetto normale passando dalla posuizione sdraiata o seduta a quella in piedi. E' legata al sistema simpatico. Quando uno e' allenato la prevalenza e' quella del parasimpatico e pertanto l'aumento della frequenza e' meno evidente. Tutto qui.
Si tranquillizzi
cecchini
Si tranquillizzi
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie per la celere risposta dottore.Le chiedo inoltre se sarebbe così gentile da rispondere anche alle altre mie domande che opportunamente riporto adeguatamente modificate:
"E' possibile che dopo solo un anno e mezzo dall'ultima visita nella quale lo stesso dottore non mi aveva detto niente sul fatto del recupero io abbia avuto questo "tracollo" dal punto di vista dell'allenamento anche se ogni tanto vado a correre per conto mio (prima quando praticavo calcio facevo due allenamenti a settimana più partita nel weekend)? Se ricominciassi a correre senza sgarrare,quanti giorni a settimana e quanti minuti dovrei fare per sperare di poter tornare ad avere un recupero maggiore ?
Grazie per l'attenzione e per il tempo dedicato.
Saluti.
"E' possibile che dopo solo un anno e mezzo dall'ultima visita nella quale lo stesso dottore non mi aveva detto niente sul fatto del recupero io abbia avuto questo "tracollo" dal punto di vista dell'allenamento anche se ogni tanto vado a correre per conto mio (prima quando praticavo calcio facevo due allenamenti a settimana più partita nel weekend)? Se ricominciassi a correre senza sgarrare,quanti giorni a settimana e quanti minuti dovrei fare per sperare di poter tornare ad avere un recupero maggiore ?
Grazie per l'attenzione e per il tempo dedicato.
Saluti.
[#3]
Bastano pochi mesi di "detraining" per perdere gli effetti dell'ipertono vagale ed e' quindi comprensibile che lei dopo piu' di un anno di inattivita' abbia notato queste differenze di frequenza.
Se a lei piace correre , basteranno poche settimane per ritornare alla frequenza cardiaca precedente. Tenga comunque presente che il migliore esercizio per il cuore e' camminare a passo svelto circa un'ora al giorno.
Cordialmente
cecchini
Se a lei piace correre , basteranno poche settimane per ritornare alla frequenza cardiaca precedente. Tenga comunque presente che il migliore esercizio per il cuore e' camminare a passo svelto circa un'ora al giorno.
Cordialmente
cecchini
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 06/09/2012.
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