Per il dr vincenzo martino
Illustrissimo Dr. Martino le scrivo per richiederle un parere, i medici mi definiscono una donna ansiosa con crisi di panico, con un passato di cure in tal senso. Da circa due mesi, dopo ben tre anni di totale assenza di terapie mediche, stò facendo una cura per gli attacchi di panico che si sono presentati improvvisamente rendendomi la vita difficile il giorno e la notte. Premetto che sono restia a prendere medicine ed ho eseguito visita cardiologica ad aprile 2012 + ecocardiogramma, holter pressorio e holter della frequenza cardiaca senza note patologiche. Naturalmente il mio problema è legato alla frequenza del cuore e alla pressione arteriosa che in attacco di panico salgono fino a 100-120 b.m. e 95/155 di pressione che mi fanno stare male ed andare in tilt. Il medico specialista mi ha assegnato una cura che di seguito le elenco: 1 compressa di sulamid al mattino, 10 g di alprazig tre volte al giorno, 10 g di entact la sera e 25 g di sonirem prima di andare a dormire. In generale stà andando un pò meglio ma ogni tanto di punto in bianco avverto delle extrasistole una dietro l'altra o avverto dei mancamenti che mi fanno salire i valori immediatamente come su scritto e quindi malessere generale con avvilimento successivo. L'altro giorno dopo un ennesimo attacco mi sono recata dal medico curante che mi ha trovato 96 b.m. e 90 su 140 di pressione e mi ha consigliato subito di prendere un betabloccante, quale Sequacor cmp da 1,25 g, perchè secondo lui il mio problema da funzionale potrebbe diventare organico. Ovviamente data la mia ansietà di base mi sono spaventata e le chiedo una sua opinione su questa questione. Non vorrei prendere altri farmaci anche perchè in una recente ecografia addominale mi hanno trovato il fegato lievemente ingrossato ( soffro anche di disturbi intestinali). Tuttavia sono preoccupata e un pò confusa e vorrei fare la cosa giusta per aiutarmi il più possibile. Soffro molto in questi stati emotivi così accentuati. La ringrazio sentitamente e aspetto la sua risposta. Grazie
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Gentile utente,
l'utilizzo di un beta-bloccante a basse dosi trova indicazione proprio nei casi come il suo, ove l'instabilità emotiva può determinare uno stress anche a livello cardiaco. Con il tempo, man mano che le sue cure psicologiche avranno effetto, vedrà che potrà sospendere il farmaco.
Saluti
l'utilizzo di un beta-bloccante a basse dosi trova indicazione proprio nei casi come il suo, ove l'instabilità emotiva può determinare uno stress anche a livello cardiaco. Con il tempo, man mano che le sue cure psicologiche avranno effetto, vedrà che potrà sospendere il farmaco.
Saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 02/09/2012.
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