22 anni, da un mese e mezzo circa mi è stata diagnosticata la sindrome di brugada tipo 3
Salve, sono un ragazzo di 22 anni, da un mese e mezzo circa mi è stata diagnosticata la Sindrome di Brugada tipo 3.
Sono sempre stato un ragazzo iperattivo, non mi sono mai fermato davanti a nulla, ho sempre lavorato per vera passione impegnandomi in tutto, mi è sempre piaciuto imparare e sapere perciò fino a qualche mese fa sono stato una "macchina da guerra". Fin da quando ero piccolino, da circa 14 anni ho sempre sofferto di extrasistolia, ma non mi hanno mai dato problemi, da circa sei mesi a questa parte, le solite extrasistoli sono iniziate ad aumentare, dalla frequenza di 1 la settimana, sono arrivato ad un punto in cui me ne facevano 4 o 5 di seguito, e negli ultimi mesi erano diventati battiti strani che si alternavano tra pause e battiti fortissimi. Da qui sono iniziati i miei viaggi al pronto soccorso sempre con ecg buoni quindi rimandato a casa e mai ascoltato, finchè dopo avermi trovato una piccola tachicardia che a confronto con le altre che avevo avuto era una sciocchezza, decidono di impiantarmi un Loop Recorder, a distanza di qualche giorno un nuovo viaggio al pronto soccorso ed ecco che trovano alcune tachicardie o aritmie (non so cosa di preciso) di cui la piu alta di 268 battiti della durata di 1,33 minuti. Da li mi viene diagnosticata la Sindrome di Brugada Tipo 3 con immediato impianto di ICD. A questo punto, a distanza di un mese, mi trovo in una situazione nella quale non mi sento bene comunque, continuo a sentire sempre i battiti come prima, mi accorgo di avere per frazioni di secondo una sensazione di pausa, seguito dal solito battito forte che mi porta sensazione di bruciore sul petto seguito da vampate di calore (credo dovute dalla paura), i medici continuano a farmi ECG e a dirmi "è tutto apposto, hai 22 anni, devi correre", io purtroppo continuando a sentire sintomi, nonostante io mi impegni a distrarmi, camminare, ridere e scherzare con amici e parenti, non riesco più neanche a passare una semplice giornata rilassante in giardino. Torno a ripetere che sono sempre stato un ragazzo che non si è mai fermato davanti niente continuando a uscire e lavorare nonostante febbre a 38, emicranie oftalmiche con aurea (ne soffro da circa 9 anni, eredità di famiglia) e le peggiori condizioni atmosferiche, non sono il tipo che si tappa in casa o che si butta giu.
Secondo voi cosa sta succedendo?
Come dovrei comportarmi?
Devo andare da uno psicologo e prendere psicofarmaci per sotterrare sintomi che sento da 6 mesi e che solo dopo la tachicardia di 268 battiti hanno preso in considerazione??
Accetto qualsiasi consiglio. Grazie, Francesco!!
Sono sempre stato un ragazzo iperattivo, non mi sono mai fermato davanti a nulla, ho sempre lavorato per vera passione impegnandomi in tutto, mi è sempre piaciuto imparare e sapere perciò fino a qualche mese fa sono stato una "macchina da guerra". Fin da quando ero piccolino, da circa 14 anni ho sempre sofferto di extrasistolia, ma non mi hanno mai dato problemi, da circa sei mesi a questa parte, le solite extrasistoli sono iniziate ad aumentare, dalla frequenza di 1 la settimana, sono arrivato ad un punto in cui me ne facevano 4 o 5 di seguito, e negli ultimi mesi erano diventati battiti strani che si alternavano tra pause e battiti fortissimi. Da qui sono iniziati i miei viaggi al pronto soccorso sempre con ecg buoni quindi rimandato a casa e mai ascoltato, finchè dopo avermi trovato una piccola tachicardia che a confronto con le altre che avevo avuto era una sciocchezza, decidono di impiantarmi un Loop Recorder, a distanza di qualche giorno un nuovo viaggio al pronto soccorso ed ecco che trovano alcune tachicardie o aritmie (non so cosa di preciso) di cui la piu alta di 268 battiti della durata di 1,33 minuti. Da li mi viene diagnosticata la Sindrome di Brugada Tipo 3 con immediato impianto di ICD. A questo punto, a distanza di un mese, mi trovo in una situazione nella quale non mi sento bene comunque, continuo a sentire sempre i battiti come prima, mi accorgo di avere per frazioni di secondo una sensazione di pausa, seguito dal solito battito forte che mi porta sensazione di bruciore sul petto seguito da vampate di calore (credo dovute dalla paura), i medici continuano a farmi ECG e a dirmi "è tutto apposto, hai 22 anni, devi correre", io purtroppo continuando a sentire sintomi, nonostante io mi impegni a distrarmi, camminare, ridere e scherzare con amici e parenti, non riesco più neanche a passare una semplice giornata rilassante in giardino. Torno a ripetere che sono sempre stato un ragazzo che non si è mai fermato davanti niente continuando a uscire e lavorare nonostante febbre a 38, emicranie oftalmiche con aurea (ne soffro da circa 9 anni, eredità di famiglia) e le peggiori condizioni atmosferiche, non sono il tipo che si tappa in casa o che si butta giu.
Secondo voi cosa sta succedendo?
Come dovrei comportarmi?
Devo andare da uno psicologo e prendere psicofarmaci per sotterrare sintomi che sento da 6 mesi e che solo dopo la tachicardia di 268 battiti hanno preso in considerazione??
Accetto qualsiasi consiglio. Grazie, Francesco!!
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Utente
Salve, innanzi tutto la ringrazio per la celere risposta, mi è stato impiantato il 23 Giugno un Loop Recorder, poichè dagli esami studio elettrofisiologico e tilt test, non era emerso nulla, test alla flecainide leggermente positivo. Dopo una settimana mi sono sentito male, ho avuto una tachicardia ventricolare da 268 battiti della durata 1,33 minuti, registrata dal Loop Recorder, da questa tachicardia (19 luglio) hanno deciso di impiantare immediatamente un defibrillatore e togliere il loop recorder. La diagnosi è Sindrome di Brugada tipo 3. Dopo due giorni dall'impianto di defibrillatore a causa dei miei continui lamenti, hanno letto il defibrillatore trovando 270 episodi di tachicardie non gravi, solo per 2 tachicardie era intervenuto il defibrillatore al primo livello, non defibrillando (una tachicardia da 170 battiti e una da 195 battiti). A questo punto mi hanno dato una terapia farmacologica, Dilatrend da 6,25, metà la mattina e metà la sera. Nonostante questa terapia e nonostante un miglioramento di un buon 50% dello stato complessivo, sento ancora i battiti come prima, mi accorgo di avere per frazioni di secondo una sensazione di pausa, seguito dal solito battito forte che mi porta sensazione di bruciore sul petto seguito da vampate di calore, in più noto che tutti questi sintomi aumentano moltissimo dopo mangiato e quando vado a mettermi a letto.
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Gentile utente,
Purtroppo la sua patologia richiede molta pazienza, in quanto il fenomeno dell'extrasistolia difficilmente puo' esser del tutto abolito dalla terapia farmacologica, che comunque e' spesso modificabile se non migliorabile.
Le consiglio pertanto di attendere ancora un po' per una corretta valutazione del dosaggio del Dilatrend.
Saluti.
Purtroppo la sua patologia richiede molta pazienza, in quanto il fenomeno dell'extrasistolia difficilmente puo' esser del tutto abolito dalla terapia farmacologica, che comunque e' spesso modificabile se non migliorabile.
Le consiglio pertanto di attendere ancora un po' per una corretta valutazione del dosaggio del Dilatrend.
Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.4k visite dal 26/08/2012.
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