Di fibrillazione atriale parossistica
Buonasera,
Ho 31 anni e da circa 2 anni soffro, in maniera fortunatamente alquanto sporadica, di fibrillazione atriale parossistica.
Riepilogo in maniera molto breve la mia situazione :
Partendo dal presupposto che mi è stato diagnosticato un ipertiroidismo che sto curando con Tapazole, ho effettuato una serie di ecocardiogrammi senza alcun esito, per la serie : il cuore è sano.
I vari cardiologi a cui sono stato a visita ed a cui ho chiesto pareri, hanno detto tutti la stessa cosa cioè che in un cuore sano la FA non è particolarmente pericolosa e che, l'unico grosso problema, è dovuto alla percentuale molto alta di formazioni di trombi che potrebbero causare danni irreversibili.
Cosciente di ciò in quanto è un'aritmia che ahimè "conosco", sto seguendo la seguente terapia :
1 cp di Almarytm 100 mg al mattino + 1 cp di Cardicor da 1.25 mg
1/2 cp di Almartym la sera + 1 cp di Cardicor da 1.25 mg
Da circa 3 sere, vado a dormire portandomi dietro un bigeminismo ventricolare fisso che dà un fastidio assolutamente enorme.
Una volta riscontrato ciò ed avendo consultato il mio cardiologo, mi ha comunicato di interrompere l'assunzione del Cardicor da 1.25 mg la sera in quanto potrebbe causare l'extrasistolia ventricolare bigemina.
Di seguito riporto alcune domande :
1) Potrebbe realmente un betabloccante quale il Cardicor essere la causa delle extrasisolte ventricolari bigemine?
2) Per il lavoro che faccio (sono un ingegnere), mi capita di spostarmi sempre e, nella qualsivoglia ipotesi dovesse subentrare la FA, non sempre posso recarmi al più vicino nosocomio, al che il mio cardiologo mi ha prescritto Clexane da 4000U da utilizzare al bisogno (sembrerà banale ma riesco a capire quando è in corso una FA anche senza tracciato ECG)
Il Clexane che emivita ha? Potrebbe tenere lontano il pericolo tromboembolico anche per diverse ore?
3)E' corretto che l'extrasistolia ventricolare bigemina in un cuore sano può non essere particolarmente nociva?
Attendo vostre info a riguardo.
Cordiali saluti.
Ho 31 anni e da circa 2 anni soffro, in maniera fortunatamente alquanto sporadica, di fibrillazione atriale parossistica.
Riepilogo in maniera molto breve la mia situazione :
Partendo dal presupposto che mi è stato diagnosticato un ipertiroidismo che sto curando con Tapazole, ho effettuato una serie di ecocardiogrammi senza alcun esito, per la serie : il cuore è sano.
I vari cardiologi a cui sono stato a visita ed a cui ho chiesto pareri, hanno detto tutti la stessa cosa cioè che in un cuore sano la FA non è particolarmente pericolosa e che, l'unico grosso problema, è dovuto alla percentuale molto alta di formazioni di trombi che potrebbero causare danni irreversibili.
Cosciente di ciò in quanto è un'aritmia che ahimè "conosco", sto seguendo la seguente terapia :
1 cp di Almarytm 100 mg al mattino + 1 cp di Cardicor da 1.25 mg
1/2 cp di Almartym la sera + 1 cp di Cardicor da 1.25 mg
Da circa 3 sere, vado a dormire portandomi dietro un bigeminismo ventricolare fisso che dà un fastidio assolutamente enorme.
Una volta riscontrato ciò ed avendo consultato il mio cardiologo, mi ha comunicato di interrompere l'assunzione del Cardicor da 1.25 mg la sera in quanto potrebbe causare l'extrasistolia ventricolare bigemina.
Di seguito riporto alcune domande :
1) Potrebbe realmente un betabloccante quale il Cardicor essere la causa delle extrasisolte ventricolari bigemine?
2) Per il lavoro che faccio (sono un ingegnere), mi capita di spostarmi sempre e, nella qualsivoglia ipotesi dovesse subentrare la FA, non sempre posso recarmi al più vicino nosocomio, al che il mio cardiologo mi ha prescritto Clexane da 4000U da utilizzare al bisogno (sembrerà banale ma riesco a capire quando è in corso una FA anche senza tracciato ECG)
Il Clexane che emivita ha? Potrebbe tenere lontano il pericolo tromboembolico anche per diverse ore?
3)E' corretto che l'extrasistolia ventricolare bigemina in un cuore sano può non essere particolarmente nociva?
Attendo vostre info a riguardo.
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente,
francamente pare strano che il b-bloccante, farmaco ad azione antiaritmica ed indicato proprio nell'ipertiroidismo, venga sospeso, adducendo come motivo la possibilità che sia esso stesso responsabile della comparsa delle extrasistoli ventricolari, che comunque, se in basso numero difficilmente possano deteriorare la funzione cardiaca. Il clexane, così come qualunque anticoagulante, può proteggerla in una buona ma non in assoluta percentuale da eventi trombotici, la cui efficienza poi dipende dal dosaggio (in base al suo peso corporeo) e dalle modalità di somministrazione, spesso bis die e per più giorni.
Saluti.
francamente pare strano che il b-bloccante, farmaco ad azione antiaritmica ed indicato proprio nell'ipertiroidismo, venga sospeso, adducendo come motivo la possibilità che sia esso stesso responsabile della comparsa delle extrasistoli ventricolari, che comunque, se in basso numero difficilmente possano deteriorare la funzione cardiaca. Il clexane, così come qualunque anticoagulante, può proteggerla in una buona ma non in assoluta percentuale da eventi trombotici, la cui efficienza poi dipende dal dosaggio (in base al suo peso corporeo) e dalle modalità di somministrazione, spesso bis die e per più giorni.
Saluti.
Dr. Vincenzo MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.5k visite dal 24/08/2012.
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