Piastrinopenia severa dopo somministrazione anti aggreganti
Buongiorno,
mio padre 77 anni ha avuto un infarto e gli è stata praticata una angioplastica con applicazione di uno stent e dei farmaci tra cui il REO PRO il PLAVIX e l'EPARINA.
Questi sono quelli che mi sono stati comunicati, non so se gliene sono stati somministrati degli altri.
Comunque, il problema è che pochissime ore dopo la somministrazione si è verificata una piastrinopenia molto severa le piastrine da una condizione di normalità sono scese a 2000 (non ho scritto male...proprio 2000) con rischi molto seri quindi di emmoragie. I medici del reparto di cardiologia dopo alcuni giorni sono giunti alla conclusione che la piastrinopenia è farmaco-indotta e verosimilmente è stato il REO PRO. Intanto il pericolo sembrava superato nel senso che dopo 8 gg. le piastrine sono risalite a 150000 (ovviamente i farmaci anti aggreganti erano stati sospesi). A questo punto i medici hanno deciso di somministrare nuovamente il PLAVIX(dato che secondo loro era stato il REO PRO a causare questa reazione allergica). Apriti cielo..non appena somministrato nel giro di poche le piastrine sono passate da 150000 a 90000. Quindi è cambiata la nuovamente la versione, non più il REO PRO la causa di tutto ma il PLAVIX (che è stato immediatamente sospeso).
Insomma la mia domanda è:
1- innanzitutto un vostro parere e conoscere se nella Vostra esperienza clinica si sono verificati mai casi analoghi e come li avete trattati (e soprattutto qual'era poi la sostanza che aveva causato ciò);
2- possibile che non esistono laboratori specializzati in prove sierologiche in grado di dire con assoluta certezza e tempestività qual'è stat la o le sostanze che hanno determinato la crisi allergica (pistrinopenia molto severa);
3- infine non esistono farmaci alternativi (diversi principi attivi) a quelli sopra menzionati che non danno reazioni allergiche?
In attesa vostro gentile riscontro saluto cordialmente.
mio padre 77 anni ha avuto un infarto e gli è stata praticata una angioplastica con applicazione di uno stent e dei farmaci tra cui il REO PRO il PLAVIX e l'EPARINA.
Questi sono quelli che mi sono stati comunicati, non so se gliene sono stati somministrati degli altri.
Comunque, il problema è che pochissime ore dopo la somministrazione si è verificata una piastrinopenia molto severa le piastrine da una condizione di normalità sono scese a 2000 (non ho scritto male...proprio 2000) con rischi molto seri quindi di emmoragie. I medici del reparto di cardiologia dopo alcuni giorni sono giunti alla conclusione che la piastrinopenia è farmaco-indotta e verosimilmente è stato il REO PRO. Intanto il pericolo sembrava superato nel senso che dopo 8 gg. le piastrine sono risalite a 150000 (ovviamente i farmaci anti aggreganti erano stati sospesi). A questo punto i medici hanno deciso di somministrare nuovamente il PLAVIX(dato che secondo loro era stato il REO PRO a causare questa reazione allergica). Apriti cielo..non appena somministrato nel giro di poche le piastrine sono passate da 150000 a 90000. Quindi è cambiata la nuovamente la versione, non più il REO PRO la causa di tutto ma il PLAVIX (che è stato immediatamente sospeso).
Insomma la mia domanda è:
1- innanzitutto un vostro parere e conoscere se nella Vostra esperienza clinica si sono verificati mai casi analoghi e come li avete trattati (e soprattutto qual'era poi la sostanza che aveva causato ciò);
2- possibile che non esistono laboratori specializzati in prove sierologiche in grado di dire con assoluta certezza e tempestività qual'è stat la o le sostanze che hanno determinato la crisi allergica (pistrinopenia molto severa);
3- infine non esistono farmaci alternativi (diversi principi attivi) a quelli sopra menzionati che non danno reazioni allergiche?
In attesa vostro gentile riscontro saluto cordialmente.
[#1]
Rispondo in ordine ai suoi quesiti:
1 -La piatrinopenia indotta dai farmaci impiegati , giustamente, nel caso di suo padre possono provocare piastrinopenia (piu' spesso di quanto non si pensi). Ovviamente saranno stati dosati anche gli anticorpi antipiastrine, suppongo..
2- la piastrinopenia indotta da farmaci NON e' una reazione allergica in senso stretto e non ci sono esami di routine che possano dimostrare "in vitro" un eventuale effetto di tali farmaci "nel" paziente
3- In questi casi , dal momento che e' stato applicato uno stent, occorre proseguire la terapia con eparine a basso peso molecolare, possibilmente scegliendo quella che non ha effetto sulle piastrine (es fondaparinux).
Cordialmente
cecchini
1 -La piatrinopenia indotta dai farmaci impiegati , giustamente, nel caso di suo padre possono provocare piastrinopenia (piu' spesso di quanto non si pensi). Ovviamente saranno stati dosati anche gli anticorpi antipiastrine, suppongo..
2- la piastrinopenia indotta da farmaci NON e' una reazione allergica in senso stretto e non ci sono esami di routine che possano dimostrare "in vitro" un eventuale effetto di tali farmaci "nel" paziente
3- In questi casi , dal momento che e' stato applicato uno stent, occorre proseguire la terapia con eparine a basso peso molecolare, possibilmente scegliendo quella che non ha effetto sulle piastrine (es fondaparinux).
Cordialmente
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Buongiorno dott.Cecchini e grazie innanzitutto per la pronta risposta.
Si, facendo delle ricerche in internet ho verificato che può essere frequente piastrinopenia in pazienti trattati con antiaggreganti. Tuttavia scendere a 2000 piastrine effettivamente è tanto. In reparto mi hanno detto che un caso di questo tipo (2000 piastrine) non lo avevano mai visto. Lei ha mai avuto modo di assistere ad un piastrinopenia di questo tipo?
Infine le volevo chiedere per quanto riguarda il fondaparinux: per "non effetto sulle pistrine" intende dire che non da effetti di piastrinopenia, tuttavia agisce impedendo l'aggregazione piastrinica, cioè agisce sulle piastrine. E' così'? ho compreso bene?
Ah, dimenticavo dottore, non so sinceramente se sono stati dosati gli anticorpi anti piastrine. Immagino che serva per capire se è una reazione auto immune in cui l'organismo con gli anticorpi attacca se stesso (quindi non dipende dai farmaci la piastrinopenia).
Grazie ancora.
Si, facendo delle ricerche in internet ho verificato che può essere frequente piastrinopenia in pazienti trattati con antiaggreganti. Tuttavia scendere a 2000 piastrine effettivamente è tanto. In reparto mi hanno detto che un caso di questo tipo (2000 piastrine) non lo avevano mai visto. Lei ha mai avuto modo di assistere ad un piastrinopenia di questo tipo?
Infine le volevo chiedere per quanto riguarda il fondaparinux: per "non effetto sulle pistrine" intende dire che non da effetti di piastrinopenia, tuttavia agisce impedendo l'aggregazione piastrinica, cioè agisce sulle piastrine. E' così'? ho compreso bene?
Ah, dimenticavo dottore, non so sinceramente se sono stati dosati gli anticorpi anti piastrine. Immagino che serva per capire se è una reazione auto immune in cui l'organismo con gli anticorpi attacca se stesso (quindi non dipende dai farmaci la piastrinopenia).
Grazie ancora.
[#3]
Il Fondaprinux ha un effetto antitrombotico ed e' quindi eccellente anche nel prevenire la riocclusione intrastent, anche se l'associazione con antiaggreganti piastrinici sarebbe preferibili. In questo caso ovviamente no.
Ho vistio alcuni casi di severa piastrinopenia e di solito, se legate ai farmaci, queste si risolvono rapidamente senza sequele.
Arrivederci
cecchini
Ho vistio alcuni casi di severa piastrinopenia e di solito, se legate ai farmaci, queste si risolvono rapidamente senza sequele.
Arrivederci
cecchini
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 15.1k visite dal 18/08/2012.
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