Un cuore tutto matto
Gentili signori medici, ho quasi 27 anni e un cuore molto capriccioso...Sin da quando ero bambina ho sofferto di tachicardia. Il primo episodio che ricordo risale a quando avevo 5 anni, non stavo facendo assolutamente nulla di particolare: stavo per andare a dormire quando all'improvviso sentii il mio cuore sobbalzare e poi battere fotissimo, come se stessi correndo a perdifiato, poi formicolio dapertutto, mi sembrava di dover cadere a terra da un momento all'altro, non vedevo più nulla, solo delle "stelline", diventai bianca, sudavo freddo, avevo le labbra viola e dovetti sdraiarmi perché non riuscivo più a stare in piedi. I miei mi portarono al pronto soccorso...non ricordo che cosa mi fecero, ma mi tattennero lì per tutta la notte.
Da quel giorno, la tachicardia non mi ha più abbandonata. All'epoca il mio pediatra disse che ero una bambina emotiva, ma a volte passavano mesi in cui stavo bene, altre volte avevo attacchi tutti i giorni, e a volte mi duravano 2 ore, altre volte anche un giorno intero ed era molto invalidante per me. Ogni volta andavo al pronto soccorso con gli stessi brutti sintomi che descrivevo prima,mi facevano un'iniezione di Isoptin, a cui sono poi diventata allergica, e in seguito, data la mia allergia, di calmanti. Oltre a tutti i sintomi sopra descritti, mi sembrava di soffocare, sentivo un nodo alla gola... ho fatto più elettrocardiogrammi io di un esercito: si va da un minimo di 190 a un massimo di 260 battiti al minuto...Sono andata avanti così fino a 21 anni: i miei genitori erano infatti convinti che io "mi facessi venire" la tachicardia tutte le volte che non volevo fare qualcosa...ma a me bastava chinarmi per raccogliere qualcosa o sollevare un peso perché la tachicardia partisse...in seguito ad un attacco fortissimo sono finalmente riuscita a convincerli a permettermi di fare una visita cardiologica e relativi accertamenti (ecografia cardiaca, ecocardio doppler, holter, elettrocardiogramma), diagnosi: tachicardia parossistica sopraventricolare. Finalmente vengo sottoposta ad un'ablazione cardiaca (tramite sondine inserite per via inguinale): ero felicissima!E invece niente da fare, dopo solo una settimana ho un nuovo, violentissimo attacco:l'intervento non è servito a nulla. Dopo 6 mesi (tempi indicatimi dai medici)mi sono rioperata: da quel giorno, niente più tachicardia, sono letteralmente rinata. Ora però, da circa 6 mesi, mi capita spesso (anche 10 volte a settimana) di ritrovarmi con il cuore che batte fortissimo, il fiato corto, il formicolio, mi sento strozzata...non è la tachicardia pre-intervento, il battito è diverso e meno forte (in anni di esperienza ho imparato a contare le pulsazioni, vado dai 120 ai 180 al minuto), ma comunque un brutto disturbo che compare all'improvviso e dura anche per 5,6 ore...possibile che a distanza di 5 anni la tachicardia stia tornando nonostante l'intervento?Mi ricordo che quando mi operai mi dissero che sarebbe potuto accadere.Che cosa può essere altrimenti?Grazie mille
Da quel giorno, la tachicardia non mi ha più abbandonata. All'epoca il mio pediatra disse che ero una bambina emotiva, ma a volte passavano mesi in cui stavo bene, altre volte avevo attacchi tutti i giorni, e a volte mi duravano 2 ore, altre volte anche un giorno intero ed era molto invalidante per me. Ogni volta andavo al pronto soccorso con gli stessi brutti sintomi che descrivevo prima,mi facevano un'iniezione di Isoptin, a cui sono poi diventata allergica, e in seguito, data la mia allergia, di calmanti. Oltre a tutti i sintomi sopra descritti, mi sembrava di soffocare, sentivo un nodo alla gola... ho fatto più elettrocardiogrammi io di un esercito: si va da un minimo di 190 a un massimo di 260 battiti al minuto...Sono andata avanti così fino a 21 anni: i miei genitori erano infatti convinti che io "mi facessi venire" la tachicardia tutte le volte che non volevo fare qualcosa...ma a me bastava chinarmi per raccogliere qualcosa o sollevare un peso perché la tachicardia partisse...in seguito ad un attacco fortissimo sono finalmente riuscita a convincerli a permettermi di fare una visita cardiologica e relativi accertamenti (ecografia cardiaca, ecocardio doppler, holter, elettrocardiogramma), diagnosi: tachicardia parossistica sopraventricolare. Finalmente vengo sottoposta ad un'ablazione cardiaca (tramite sondine inserite per via inguinale): ero felicissima!E invece niente da fare, dopo solo una settimana ho un nuovo, violentissimo attacco:l'intervento non è servito a nulla. Dopo 6 mesi (tempi indicatimi dai medici)mi sono rioperata: da quel giorno, niente più tachicardia, sono letteralmente rinata. Ora però, da circa 6 mesi, mi capita spesso (anche 10 volte a settimana) di ritrovarmi con il cuore che batte fortissimo, il fiato corto, il formicolio, mi sento strozzata...non è la tachicardia pre-intervento, il battito è diverso e meno forte (in anni di esperienza ho imparato a contare le pulsazioni, vado dai 120 ai 180 al minuto), ma comunque un brutto disturbo che compare all'improvviso e dura anche per 5,6 ore...possibile che a distanza di 5 anni la tachicardia stia tornando nonostante l'intervento?Mi ricordo che quando mi operai mi dissero che sarebbe potuto accadere.Che cosa può essere altrimenti?Grazie mille
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 02/08/2012.
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