Ectasia e prolasso
Carissimi dottori a seguito di una visita cardiologica,ecografia o ecocuore, eseguita il 1/03/2006 mi sono state riscontrate due patologie: la prima è un prolasso del lembo anteriore mitralico con lieve rigurgito secondario, la seconda è una ectasia anuloaortica con calibro max di 35-36mm senza rigurgito. La dottoressa che mi ha visitato mi ha suggerito di effettuare nello stesso anno sia un'elettrocardiogramma sotto sforzo che un'holter.L'elettrocardiogramma sotto sforzo non ha riscontrato nessuna patologia e l'holter non ha riportato aritmie significative.
Il 6/10/2007 mi sono recato dalla stessa dotoressa per effettuare un'altro ecocuore o ecografia, e le conclusioni riportate sono: prolasso lieve del lembo anteriore mitralico con minimo rigurgito secondario, lieve ectasia anuloaortica con calibro max di circa 37mm invariato rispetto al precedente controllo. Arco aortico nella norma, aorta addominale di normali dimensioni, assenza di dilatazione aneurismatica. Quello che mi viene spontaneo chiedervi è se questa ectasia potrà diventare aneurisma, se e quali saranno i problemi relativi al prolasso, ma sopratutto se posso svolgere una vita normale facendo sport e quant'altro fanno le persone normali. Inoltre secondo il vostro parere ogni quanto dovrei rifare i controlli? esiste inoltre un'qualche esame per verificare se questa ectasia sia dovuta ad aterosclerosi?Certo di un riscontro competente colgo l'occasione per porgere distinti saluti.
Il 6/10/2007 mi sono recato dalla stessa dotoressa per effettuare un'altro ecocuore o ecografia, e le conclusioni riportate sono: prolasso lieve del lembo anteriore mitralico con minimo rigurgito secondario, lieve ectasia anuloaortica con calibro max di circa 37mm invariato rispetto al precedente controllo. Arco aortico nella norma, aorta addominale di normali dimensioni, assenza di dilatazione aneurismatica. Quello che mi viene spontaneo chiedervi è se questa ectasia potrà diventare aneurisma, se e quali saranno i problemi relativi al prolasso, ma sopratutto se posso svolgere una vita normale facendo sport e quant'altro fanno le persone normali. Inoltre secondo il vostro parere ogni quanto dovrei rifare i controlli? esiste inoltre un'qualche esame per verificare se questa ectasia sia dovuta ad aterosclerosi?Certo di un riscontro competente colgo l'occasione per porgere distinti saluti.
[#1]
Caro Utente, nell’adulto l’aorta presenta un diametro di circa 3 cm all’origine, di 2.5 cm nella porzione toracica discendente. Si considera aneurismatica una dilatazione dell’aorta che a seconda dei vari segmenti superi i 4 cm mentre l’indicazione all’intervento per l’aneurima dell’aorta toracica è generalmente 5.5-6 cm. Generalmente si riconoscono aneurismi: degenerativi (ectasia anuloaortica, aterosclerosi), congeniti (sindrome di behcet, sindrome di marfan, sindrome di ehlers-danlos), infiammatori (arterite di takayasu, arterite a cellule giganti), infettivi (endocardite infettiva). Nel tuo caso non si parla di aneurisma ma di estasia (lieve dilatazione). E’ però importante monitorare questa estasia aortica mediante uno screening cardiologico. L’angio-TC multistrato con ricostruzioni 3D è l’esame da eseguire per valutare il diametro aortico mentre l’ecocardiocolordoppler e/o ecocardio-transesofageo sono gli esami diagnostici per valutare l’entità dell’eventuale insufficienza valvolare aortica.
Per quanto riguarda il prolasso mitralico, questa è una patologia presente nell’1-6% della popolazione e consiste nella protrusione di uno o entrambi i lembi della valvola mitrale all’interno dell’atrio sinistro durante la sistole associato al relativo soffio cardiaco durante la contrazione del ventricolo (soffio telesistolico). Il prolasso può essere primitivo o secondario: nel primo caso la causa è rappresentata da un alterazione congenita dei lembi valvolari mitralici mentre le forme secondarie sono spesso causate dalla malattia reumatica (tonsilliti recidivanti nel corso dell’età pediatrica). L’esame ecocardiocolordoppler è la metodica di scelta nella valutazione delle patologie valvolari, perché permette di vedere sia la morfologia degli apparati valvolari sia il funzionamento nel corso del ciclo cardiaco.
Generalmente il paziente con prolasso mitralico non presenta sintomi (asintomatico). Raramente si associa a sintomi (dolore toracico e/o aritmie, extrasistolie ) che determinano “la sindrome del prolasso mitralico”, che può richiedere un trattamento farmacologico. Nel suo caso cosa fare?
- condurre uno stile di vita normale con attività sportiva “non agonistica”
- sottoporsi ad un ecocardiocolordoppler annualmente
- ricordarsi di eseguire la profilassi antibiotica nelle seguenti condizioni (prima di un intervento chirurgico, per estrazioni dentarie, pulizia dentale o comunque tutte le procedure in cui si puo' verificare sanguinamento) secondo lo schema (profilassi generica Amoxicillina 2 gr. 1 ora prima dell’intervento se allergici alla penicillina; Clindamicina 600 mg) Dott.R. Casana per saperne di più può consultare il sito web: http://www.renatocasana.it/ Arca Medica http://arcamedica.net/
Per quanto riguarda il prolasso mitralico, questa è una patologia presente nell’1-6% della popolazione e consiste nella protrusione di uno o entrambi i lembi della valvola mitrale all’interno dell’atrio sinistro durante la sistole associato al relativo soffio cardiaco durante la contrazione del ventricolo (soffio telesistolico). Il prolasso può essere primitivo o secondario: nel primo caso la causa è rappresentata da un alterazione congenita dei lembi valvolari mitralici mentre le forme secondarie sono spesso causate dalla malattia reumatica (tonsilliti recidivanti nel corso dell’età pediatrica). L’esame ecocardiocolordoppler è la metodica di scelta nella valutazione delle patologie valvolari, perché permette di vedere sia la morfologia degli apparati valvolari sia il funzionamento nel corso del ciclo cardiaco.
Generalmente il paziente con prolasso mitralico non presenta sintomi (asintomatico). Raramente si associa a sintomi (dolore toracico e/o aritmie, extrasistolie ) che determinano “la sindrome del prolasso mitralico”, che può richiedere un trattamento farmacologico. Nel suo caso cosa fare?
- condurre uno stile di vita normale con attività sportiva “non agonistica”
- sottoporsi ad un ecocardiocolordoppler annualmente
- ricordarsi di eseguire la profilassi antibiotica nelle seguenti condizioni (prima di un intervento chirurgico, per estrazioni dentarie, pulizia dentale o comunque tutte le procedure in cui si puo' verificare sanguinamento) secondo lo schema (profilassi generica Amoxicillina 2 gr. 1 ora prima dell’intervento se allergici alla penicillina; Clindamicina 600 mg) Dott.R. Casana per saperne di più può consultare il sito web: http://www.renatocasana.it/ Arca Medica http://arcamedica.net/
Dott. Renato Casana
Responsabile Chirurgia Vascolare e Angiologia
Istituto Auxologico Italiano IRCCS
Dipartimento Chirurgico Capitanio
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 10.1k visite dal 06/03/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Aritmie
Cos'è un'aritmia cardiaca? Fibrillazione atriale, extrasistoli, tachicardia: scopri quali sono le alterazioni del ritmo cardiaco e come trattare le aritmie.