Fc max a 220 e dolore al petto

salve, sono un uomo di 41 anni, peso 83 kg, sportivo moderato (ciclismo-mtb e corsa), ho fatto una visita medico sportiva con prova da sforzo con gradino, conclusa positivamente, attraverso un cardio frequenzimetro ho verificato che la mia fc max arriva a 220, proprio qui avverto dolore al petto (sembra che sia il cuore a lanciare questo messaggio), adesso, chiedo se è normale questo sintomo, oppure c'è qualcosa che non va, al medico sportivo ho evidenziato questa situazione e mi ha consigliato di non arrivare a quei livelli di sforzo, tuttavia a livello muscolare lo sforzo riesco a sopportarlo benissimo (in mountain bike, su salite molto ripide e lunghe arriverei facilmente alla fine) ma il dolore al cuore deve farmi fermare. Quindi, la fc max è troppo elevata? c'è qualcosa che posso fare per migliorare o ridurre questa problematica?
P.S. : assumo l-carnitina
Grazie e saluti.
Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.6k 146
I valori di frequenza cardiaca che riferisce mi sembrano francamente troppo elevati per essere reali, probabilmente si tratta di artefatti del cardiofrequenzimetro.
Tuttavia, vista la sintomatologia descritta e l'elevato impegno muscolare legato all'attività sportiva, ritengo indispensabile un test da sforzo massimale, condotto possibilmente da uno specialista cardiologo e con strumentazione adeguata (cicloergometro o pedana mobile).
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

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a distanza di 2 anni. 43 anni peso 83 kg alto 1.80, secondo la formula utilizzata per i battiti per minuto (220-età, che per i 40 enni va bene lo stesso oltre la formula di tanaka) dovrei avere un fc max di 178 mentre arrivo a 195 sotto sforzo prolungato, la fc min a riposo è di 65 bpm, il problema è che appena inizio uno sforzo sono già a 175 bpm dopo pochi minuti di esercizio (bici o corsa) e se sforzo un pochino sono già a 190, mi domando se sia normale. visto che chi mi è accanto solitamente ha un bpm di 130/140 massimo mentre io sono a 180. grazie e saluti
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.6k 146
Confermo quanto detto due anni fa: nel Suo caso è particolarmente indicato un test cardiovascolare da sforzo, anche per una obiettiva valutazione dell'apparente anomalo andamento della frequenza cardiaca in corso di sforzo fisico.
Cordiali saluti
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nuovamente grazie. il fatto è che la prova da sforzo fatta con gradino presso medico dello sport, non ha rilevato (anche questa volta), a suo dire, nulla di anomalo, anzi i tempi di recupero (riduzione dei bpm) sono ottimali, e mi consigliava di non sforzare molto, però l'anomalia da me riscontrata è l'elevato numero di bpm rispetto agli altri, nonostante il basso sforzo, ad es. corsa lenta battiti a 175 dopo 6/7 minuti, e se voglio continuare devo portare il cuore a 180 e lì resta fino alla fine della sessione di corsa sempre lenta, ma non si abbassa sempre che non mi fermi. saluti.
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p.s. quindi il test cardiovascolare da sforzo è un esame differente dal test da sforzo con gradino? grazie.
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.6k 146
Il test cardiovascolare da sforzo con cicloergometro o con pedana mobile è un esame totalmente differente dall'obsoleta prova di Masters (o dei due gradini). Quest'ultima, infatti, è utilizzata ormai soltanto per un iniziale screening in medicina dello sport, e nessun cardiologo la utilizzerebbe nella sua pratica clinica. Se rilegge la mia prima replica, Le consigliai infatti di sottoporsi a "un test da sforzo massimale, condotto possibilmente da uno specialista cardiologo e con strumentazione adeguata (cicloergometro o pedana mobile)".
Le ripeto, a distanza di quasi due anni, il medesimo consiglio.
Cordiali saluti
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grazie.
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