Un vostro gentile riscontro

Gentili dottori buonasera, torno a chiedere un Vostro gentile riscontro e parere in quanto da domenica scorsa ho cominciato ad avere dei dolori al torace (di durata non continuativa) e non so bene come comportarmi. Per ora mi sono rivolta solo al medico di base e non ho ancora contattato il mio cardiologo perchè non mi piace fare inutili allarmismi. La dottoressa voleva inviarmi al pronto soccorso per sicurezza, ma non ci sono andata. Premetto che il dolore non è un dolore insopportabile ma, fastidioso; a volte di tipo compressivo e a volte più trafittivo. La zona è localizzata nella parte sinistra del torace, prevalentemente nella parte medio/alta del seno e quella inferiore al seno; a volte il dolore si è esteso anche sotto l'ascella. In questi giorni la pressione è piuttosto bassa, la massima si è stabilizzata sui 107 circa, ho frequenti giramenti di testa. Vi dico anche che ci sono giorni in cui le "fitte" sono molto di meno rispetto ad altri anche se mai del tutto scomparse, e che non dipendono necessariamente da ciò che sto facendo o dalla posizione in cui mi trovo. Mi è anche parso che rispetto ad altre volte il cuore "salti" più spesso. In accordo col mio cardiologo a questo riguardo avevamo concordato la sospensione del betabloccante, dopo l'ultimo episodio di tachicardia occorso il mese scorso. Questo per poter vedere se se ne fosse ripresentata un'altra a breve e con l'obiettivo di riprenderre la terapia al più presto.
Spero possiate darmi un vostro parere al riguardo; io sono dell'idea che possa anche solo trattarsi di dolori di tipo muscolare visto che spesso, anche per lavoro mi capita di tenere in braccio bambini per molte ore, facendo carico proprio sulla parte sinistra del corpo. Se non fosse così ditemi Voi se è il caso che io approfondisca ulteriormente questa sintomatologia..
Grazie e cordiali saluti.
[#1]
Dr. Ugo Miraglia Cardiologo 1.1k 25
La sintomatogia che riferisce non sembra di natura cardiologica, ma se dovessero continuare i fastidi si faccia un ecg cosi' evita di entrare nella spirale dell'ipocondria. Cari saluti, Ugo

Dott. Ugo Miraglia