Ischemia transitoria
Gentile Dottore, lo scorso gennaio ho avuto un TIA durato qualche secondo con oscuramento della vista. Recatomi al PS sono stato trattenuto in ospedale per accertamenti e cure per 7 gg. Preciso che nel corso della vita non ho mai avuto problemi di salute, non fumo, non bevo, sono pensionato da 15 anni e faccio una vita sostanzialmente sana: tuttavia curo una gastrite cronica (Lucen 20) e sono tendenzialmente iperteso ma con Tareg 80 i valori pressori sono normalmente 80/140. La lettera di dimissione dice:
TAC: normale rappresentazione delle cavità ventricolari e degli spazi periencefalici. Sfumata circoscritta ipodensità è presente in sede occipitale ds possibile espressione di lesione ischemica in atto. Leucoaraiosi periventricolare; presenza di diverse aree sfumatamente ipodense, anch'esse di aspetto gliotico post vascolare, in sede sottocorticale frontale e parietale bilaterale. Aspetto globalmente ectasico dei vasi del poligono. Successiva TAC a 6 giorni: ben evidente piccola ipodensità occipitale paramediana destra da ischemia in atto. Non segni di massa o iperdensità ematiche. L'ecodoppler carotidi, oftalmiche e vertebrali non presenta placche o o spessori anomali. Rx torace: nulla. Esami ematochimici normali (lievi alterazioni di protidemia (65,7) e albuminemia (38). Holter ECG 24h: Ritmo sinusale 77 battiti, conduzione nei limiti, rarissime extrasistoli (14 nelle 24H). Nei successivi esami del sangue i valori sono ulteriormente migliorati e risultano tutti entro i valori di norma. L'attuale terapia prevede, oltre i già citati Lucen e Tareg, anche la cardioaspirina da 5mg, amlodipina 5mg e atorvastatina 80mg (per protezione vascolare). Complessivamente mi sento bene, faccio moderata attività fisica quasi quotidiana e l'unico postumo del Tia è una piccola macchia opaca della vista che però non mi impedisce di leggere normalmente, e comunque notevolmente meno fastidiosa delle "mosche volanti" che da decenni ho nel campo visivo. Tutto quanto premesso il mio quesito riguarda l'attività sessuale (ovviamente ridotta per l'età) e cioè la possibilità di assumere una compressa di Cialis ogni 15-20 giorni. Grazie per l'attenzione.
TAC: normale rappresentazione delle cavità ventricolari e degli spazi periencefalici. Sfumata circoscritta ipodensità è presente in sede occipitale ds possibile espressione di lesione ischemica in atto. Leucoaraiosi periventricolare; presenza di diverse aree sfumatamente ipodense, anch'esse di aspetto gliotico post vascolare, in sede sottocorticale frontale e parietale bilaterale. Aspetto globalmente ectasico dei vasi del poligono. Successiva TAC a 6 giorni: ben evidente piccola ipodensità occipitale paramediana destra da ischemia in atto. Non segni di massa o iperdensità ematiche. L'ecodoppler carotidi, oftalmiche e vertebrali non presenta placche o o spessori anomali. Rx torace: nulla. Esami ematochimici normali (lievi alterazioni di protidemia (65,7) e albuminemia (38). Holter ECG 24h: Ritmo sinusale 77 battiti, conduzione nei limiti, rarissime extrasistoli (14 nelle 24H). Nei successivi esami del sangue i valori sono ulteriormente migliorati e risultano tutti entro i valori di norma. L'attuale terapia prevede, oltre i già citati Lucen e Tareg, anche la cardioaspirina da 5mg, amlodipina 5mg e atorvastatina 80mg (per protezione vascolare). Complessivamente mi sento bene, faccio moderata attività fisica quasi quotidiana e l'unico postumo del Tia è una piccola macchia opaca della vista che però non mi impedisce di leggere normalmente, e comunque notevolmente meno fastidiosa delle "mosche volanti" che da decenni ho nel campo visivo. Tutto quanto premesso il mio quesito riguarda l'attività sessuale (ovviamente ridotta per l'età) e cioè la possibilità di assumere una compressa di Cialis ogni 15-20 giorni. Grazie per l'attenzione.
[#1]
Gentile Utente,
dal punto di vista neurologico il cialis non dovrebbe essere assunto da pazienti che hanno avuto problemi cerebrovascolari negli ultimi 6 mesi, pertanto chieda anche al neurologo che La segue. Sposto il consulto nella sezione "Cardiologia" per avere il parere anche del cardiologo.
Cordiali saluti
dal punto di vista neurologico il cialis non dovrebbe essere assunto da pazienti che hanno avuto problemi cerebrovascolari negli ultimi 6 mesi, pertanto chieda anche al neurologo che La segue. Sposto il consulto nella sezione "Cardiologia" per avere il parere anche del cardiologo.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Per noi cardiologi i farmaci tipo Cialis (taladafil) o Viagra (sildenafil) non sono controindicati se non in pazienti che presentino scompenso congestizio o che assumino nitrati in cronico.Hanno inoltre buoni effetti sul circolo polmonare e coronarico.
Ovviamente la decisione e la successiva prescrizione debbono essere fatti dal suo medico curante, il quale sicuramente la conosce molto meglio di noi.
Cordialita'
cecchini
www.cecchinicuore.org
Ovviamente la decisione e la successiva prescrizione debbono essere fatti dal suo medico curante, il quale sicuramente la conosce molto meglio di noi.
Cordialita'
cecchini
www.cecchinicuore.org
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.2k visite dal 10/05/2012.
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