Plavix al posto della cardioaspirina
 Mia madre di 66 anni assume da circa dieci anni cardioaspirina 100 mg, a scopo preventivo, in quanto soggetto iperteso (in cura con betabloccante e diuretico in associazione al mattino e calcio antagonista al pomeriggio), con stenosi carotidea bilaterale (con riduzione del lume del 40%) e ipercolesterolemia (in trattamento con statina). Da circa sei mesi ha problemi di epistassi, non copiosa, per la presenza di una varice interna al naso. L’otorino le ha consigliato di sospendere la cardioaspirina, ed in effetti non si sono registrati episodi di epistassi quando non assumeva questo farmaco, mentre se lo riprendeva, ritornava l’epistassi. Secondo l’otorino la varice non va cauterizzata perchè non compromette il normale stile di vita, giacchè gli episodi di epistassi, si verificano circa una volta ogni 10 giorni, se la mamma assumeva la cardioaspirina regolarmente. Il cardiologo che la segue ha consigliato di sostituire la cardioaspirina con il plavix, da prendere anche per un lungo periodo, come prevenzione di attacchi di cuore o ictus. Leggendo il bugiaridno del plavix ho notato che (a differenza della cardioaspirina) ha quale effetto collaterale comune proprio l’epistassi, mentre leggendo in rete vedo che molti cardiologi non lo adottano per più di diciotto mesi. Quello che vi chiedo è: il plavix può essere preso da mia madre a scopo preventivo anche per lunghi periodi, cioè anni, o è rischioso?
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Il Clopidogrel si è rivelato essere un ottimo antiaggregante piastrinica, superiore alla stessa aspirina per le coronari parie, al punto che , da alcuni mesi, non è più necessario alcun piano terapeutico, ma è di libera prescrizione, anche da parte del medico di base.
Ovviamente, essendo un potente antiaggregante piastrinico , in caso di patologie venose come una varice delle coane nasali, ne favorisce il sanguinamento così come lo favorisce l aspiria. Ha invece meno azione gastro lesive Dell aspirina.
Dati i fattori di rischio della paziente (ipertensione, dislipidemia, etc) è importante che assuma antiaggregante piastrinico , eventualmente cauterizzando la varice nasale che periodicamente crea l epistassi .
Cordialità
Cecchini
www.cecchinicuore.org
Ovviamente, essendo un potente antiaggregante piastrinico , in caso di patologie venose come una varice delle coane nasali, ne favorisce il sanguinamento così come lo favorisce l aspiria. Ha invece meno azione gastro lesive Dell aspirina.
Dati i fattori di rischio della paziente (ipertensione, dislipidemia, etc) è importante che assuma antiaggregante piastrinico , eventualmente cauterizzando la varice nasale che periodicamente crea l epistassi .
Cordialità
Cecchini
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Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
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No, non puo' esistere, dal momento che per definizione l'antiaggregante piastrinico "favorisce" l'emorragia stessa. Anzi il fatto che vi sia qualche tipo di emorragia minore (epistassi, sanguinamento gengivale, etc) e' la dimostrazione dell'efficacia del farmaco il cui ruolo e' scongiurare la formazione di un trombo, attraverso l'antagonismo dell'emostasi primaria, a livello della placca coronarica o dei vasi cerebrali.
Arrivederci
cecchini
Arrivederci
cecchini
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 155.5k visite dal 07/05/2012.
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