Minoxidil e tachicardia
Buongiorno,
ho 25 anni e recentemente ho iniziato ad usare Minoxidil 5% topicamente per infoltire i miei capelli leggermente diradati.
Ho sicuramente commesso qualche errore nell'applicazione del farmaco (non avevo letto che i capelli devono essere asciutti al momento dell'applicazione e che non si dovrebbe massaggiare lo scalpo), che ha comportato un eccessivo assorbimento ed inoltre di natura ho la tendenza ad avere la pressione bassa, fatto sta che ho iniziato dopo una decina di giorni ad avere problemi durante il sonno come mancanza del respiro, tachicardia e dolori toracici.
In questo momento sto quindi cercando di capire se e' opportuno continuare con l'assunzione del farmaco o meno.
Leggendo varie testimonianze sembra emergere sia che questo problema e' abbastanza comune, sia che i cardiologi generalmente tendono a tranquillizzare chi sperimenta questo tipo di disturbi non ritenendoli pericolosi.
Ora, pur considerando positivamente il fatto che spesso i medici non diano particolare importanza a questi sintomi, dato che si tratta del cuore ritengo particolarmente importante chiarire alcune questioni prima di proseguire ignorando questi campanelli d'allarme.
In primis, volevo capire se tutti i sintomi sperimentati siano esattamente riferibili ad un abbassamento eccessivo della pressione (motivo tra l'altro per cui si presentano in particolare durante il sonno), e se il consumo in leggere quantità di alimenti che aumentano la pressione (ad es. liquirizia) possa essere d'aiuto. L'importanza di questa domanda deriva dal fatto che pratico sport (mezzofondo) molto intensamente (talvolta raggiungo 200 pulsazioni/min) e chiaramente la possibilità che il farmaco possa aumentare i battiti mi fa pensare ad un rischio. Chiaramente se l'aumento del battito cardiaco fosse conseguente ad un abbassamento della pressione, nel momento in cui corro non si dovrebbe verificare contrariamente a quando sono a riposo. In caso contrario invece (se l'aumento del battito si presentasse in qualunque situazione), mi costringerebbe sicuramente a prestare molta attenzione.
Poi volevo capire se è sempre possibile trovare (anche soprattutto considerando di utilizzare la soluzione al 2%) una quantità da assumere tale da non presentare alcun sintomo cardiaco o se in taluni casi ci può essere un'intolleranza, tale per cui anche esigue quantità assunte possano far emergere i sintomi riportati. Ovviamente potrei cercare di verificarlo da solo con alcune prove, ma il parere di un esperto mi aiuterebbe a non autocondizionarmi nella loro valutazione.
Ultimo punto ma non certo in importanza sono le conseguenze a lungo termine dei sintomi riportati, e quindi se un'abitudine del cuore a battere più frequentemente possa portare ad un indebolimento irreversibile negli anni.
Grazie infinite per la cortese attenzione.
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Gentile utente,
considerando l'assorbimento locale della soluzione, la possibilità che tale sostanza possa dar luogo a problematiche cardiache, sia attualmente che eventualmente in fututo, sono a dir poco basse se non nulle.
Stia sereno, saluti.
considerando l'assorbimento locale della soluzione, la possibilità che tale sostanza possa dar luogo a problematiche cardiache, sia attualmente che eventualmente in fututo, sono a dir poco basse se non nulle.
Stia sereno, saluti.
Dr. Vincenzo MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 19.9k visite dal 22/04/2012.
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