Dolore al petto sotto sforzo
salve, ho 69 anni, 1,73 per 74 chili, nessun problema specifico di salute
come precedenti ho un intervento di TURP, due anni fa, che ha risolto il problema
Da circa 30 anni faccio footing, fino a pochi anni fa , una o due volte la settimana, e da circa tre anni tre o quattro volte la settimana, fino a 25 km. di corsa leggera, non affaticante
Non ho mai fatto visite cardiologiche specifiche , salvo quella prima della TURP, che immagino non abbia evidenziato problemi, visto che l'intervento è stato fatto.
IL medico di famiglia mi ha visitato una volta e mi ha fatto i complimenti per il battito a 50/52, anche se sei mesi fa mi ha prescritto il ranidil, 5 mg, per la pressione max 160/80 nel tardo pomeriggio, per cautela, ha detto, visto che corro, contro la sovrapressione all'inizio dello sforzo.
Tutto cio premesso, ho un rilievo da fare. Da circa un anno, quindi prima del ranidil, dopo circa cinque minuti di corsa, avverto un dolore acuto al petto, non sempre ma molto spesso, che mi obbliga a rallentare. Proseguo quindi con passo anche svelto per alcuni minuti, e poi riprendo la corsa, senza più avvertire alcunche.
Aggiungo che dopo la corsa, che dura un'oretta, con pause respiratorie, salgo i sei piani di scale senza sforzarmi e senza avvertire nessun dolore.
Però la cosa mi crea un certo allarme. E' il caso di effettuare specifici esami? A cosa può essere dovuto il dolore che avverto, che, ripeto, mi obbliga a fermarmi, essendo discretamente acuto.
A correre ci terrei, oltre a far bene fisicamente, ne sento anche un notevole beneficio psicologico, toglie i cattivi pensieri tipici dell'età.
grazie a tutti
come precedenti ho un intervento di TURP, due anni fa, che ha risolto il problema
Da circa 30 anni faccio footing, fino a pochi anni fa , una o due volte la settimana, e da circa tre anni tre o quattro volte la settimana, fino a 25 km. di corsa leggera, non affaticante
Non ho mai fatto visite cardiologiche specifiche , salvo quella prima della TURP, che immagino non abbia evidenziato problemi, visto che l'intervento è stato fatto.
IL medico di famiglia mi ha visitato una volta e mi ha fatto i complimenti per il battito a 50/52, anche se sei mesi fa mi ha prescritto il ranidil, 5 mg, per la pressione max 160/80 nel tardo pomeriggio, per cautela, ha detto, visto che corro, contro la sovrapressione all'inizio dello sforzo.
Tutto cio premesso, ho un rilievo da fare. Da circa un anno, quindi prima del ranidil, dopo circa cinque minuti di corsa, avverto un dolore acuto al petto, non sempre ma molto spesso, che mi obbliga a rallentare. Proseguo quindi con passo anche svelto per alcuni minuti, e poi riprendo la corsa, senza più avvertire alcunche.
Aggiungo che dopo la corsa, che dura un'oretta, con pause respiratorie, salgo i sei piani di scale senza sforzarmi e senza avvertire nessun dolore.
Però la cosa mi crea un certo allarme. E' il caso di effettuare specifici esami? A cosa può essere dovuto il dolore che avverto, che, ripeto, mi obbliga a fermarmi, essendo discretamente acuto.
A correre ci terrei, oltre a far bene fisicamente, ne sento anche un notevole beneficio psicologico, toglie i cattivi pensieri tipici dell'età.
grazie a tutti
[#1]
Premesso verosimilmente che ha riportato il nome errato del farmaco per l'ipertensione (il Ranidil non e' un antiipertensivo e non e' quello il dosaggio..), i sintomi che lei riferiscce meritano un'accurata valutazione.
Programmerei un ECG sotto sforzo, in attesa del quale sospenderei la sua attivita' sportiva.
Arrivederci
cecchini
www.cecchinicuore.org
Programmerei un ECG sotto sforzo, in attesa del quale sospenderei la sua attivita' sportiva.
Arrivederci
cecchini
www.cecchinicuore.org
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Ringrazio per la fulminea risposta.
MI scuso, in effetti il farmaco è il Ramipril.
Provvedo senz'altro all'esame da lei suggerito.
Mi rimane la curiosità di capire come sia possibile che un problema coronarico, come quello che immagino Lei paventi, ed anch'io, si manifesti solo all'inizio dello sforzo, mentre scompaia durante l'attività successiva, perfino più intensa.
Aggiungo che faccio anche attività ciclistica, ed in quel caso non avverto alcun problema, nemmeno in condizioni di importante impegno.
Aggiungo ancora che non fumo, non bevo se non moderate quantità di vino a pasto, e seguo un regime alimentare piuttosto "sano", con pochi grassi animali e poca carne rossa.
Riferirò sul sito, l'esito dell'esame, ancora ringraziandola.
MI scuso, in effetti il farmaco è il Ramipril.
Provvedo senz'altro all'esame da lei suggerito.
Mi rimane la curiosità di capire come sia possibile che un problema coronarico, come quello che immagino Lei paventi, ed anch'io, si manifesti solo all'inizio dello sforzo, mentre scompaia durante l'attività successiva, perfino più intensa.
Aggiungo che faccio anche attività ciclistica, ed in quel caso non avverto alcun problema, nemmeno in condizioni di importante impegno.
Aggiungo ancora che non fumo, non bevo se non moderate quantità di vino a pasto, e seguo un regime alimentare piuttosto "sano", con pochi grassi animali e poca carne rossa.
Riferirò sul sito, l'esito dell'esame, ancora ringraziandola.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.6k visite dal 17/04/2012.
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