Morire in campo
Gentili dottori,
nelle ultime settimane le cronache portano alla ribalta storie di sportivi morti in campo durante una normalissima partita.
Marco Bovolenta, giocatore di pallavolo della nazionale, morto in campo durante una partità con la sua squadra, il Forlì.
Oggi è toccato a Morosini, giocatore del Pescara.
Mi chiedo, come è possibile che una persona apparentemente sana, per giunta uno sportivo con un fisico ben abituato allo sforzo fisico e, presumo, sotto costante controllo medico, possa morire per un problema cardiocircolatorio?
La stessa cosa teoricamente potrebbe capitare a qualsiasi sportivo che pratica attività fisica anche a livello amatoriale? Anche un esame completo, con ECG, ecografia al cuore ed elettrocardiogramma sotto sforzo, può essere insufficiente per affermare con una sicurezza del 100% che una persona è esente da problemi al cuore che gli impediscano lo svolgimento di attività fisica?
Grazie.
nelle ultime settimane le cronache portano alla ribalta storie di sportivi morti in campo durante una normalissima partita.
Marco Bovolenta, giocatore di pallavolo della nazionale, morto in campo durante una partità con la sua squadra, il Forlì.
Oggi è toccato a Morosini, giocatore del Pescara.
Mi chiedo, come è possibile che una persona apparentemente sana, per giunta uno sportivo con un fisico ben abituato allo sforzo fisico e, presumo, sotto costante controllo medico, possa morire per un problema cardiocircolatorio?
La stessa cosa teoricamente potrebbe capitare a qualsiasi sportivo che pratica attività fisica anche a livello amatoriale? Anche un esame completo, con ECG, ecografia al cuore ed elettrocardiogramma sotto sforzo, può essere insufficiente per affermare con una sicurezza del 100% che una persona è esente da problemi al cuore che gli impediscano lo svolgimento di attività fisica?
Grazie.
[#1]
Guardi il discorso sulla morte improvvisa sarebbe estremamente lungo.
Le allego questo link che forse troverà' utile:
http://www.cecchinicuore.org/index.php?option=com_content&task=view&id=499&Itemid=1
cordialita'
cecchini
Le allego questo link che forse troverà' utile:
http://www.cecchinicuore.org/index.php?option=com_content&task=view&id=499&Itemid=1
cordialita'
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
La ringrazio dottore, ho letto con interesse il suo articolo.
Se ho ben capito, una attività fisica a livello agonistico, basata su intense sedute di allenamento e partite a distanza di 3 o 7 giorni, rischia di danneggiare il cuore anzichè migliorarlo.
Invece una moderata attività fisica, praticata regolarmente, fa bene alla salute generale, protegge da ipertensione e altre malattie cardiocircolatorie.
Chi di noi pratica calcio o ciclismo o bodybuilding a livello amatoriale per 2-3 volte a settimana, previa visita specialistica dal cardiologo, può stare tranquillo leggendo queste allarmanti notizie?
Se ho ben capito, una attività fisica a livello agonistico, basata su intense sedute di allenamento e partite a distanza di 3 o 7 giorni, rischia di danneggiare il cuore anzichè migliorarlo.
Invece una moderata attività fisica, praticata regolarmente, fa bene alla salute generale, protegge da ipertensione e altre malattie cardiocircolatorie.
Chi di noi pratica calcio o ciclismo o bodybuilding a livello amatoriale per 2-3 volte a settimana, previa visita specialistica dal cardiologo, può stare tranquillo leggendo queste allarmanti notizie?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 14/04/2012.
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