Dolore al petto e al braccio sinsitro, ex assuntore di cocaiana
Gentile dottore,
sono un uomo di 41 anni che per un paio d'anni ha avuto la "brillante" idea di assumere cocaina, sia per via nasale, che fumandola (inumidendo la sigaretta con la lingua e rotolando la stessa sulla sostanza stupefacente, in modo che i cristalli di cocaina si "fondessero" con il tabacco)...
Ovviamente non ero diventato un "drogato", ma un c.d. assuntore occasionale, in quanto facevo uso di questa sostanza in maniera piuttosto saltuaria, diciamo un paio di volte al mese, anche se quando succedeva le serate erano molto "intense"..
Negli ultimi tempi (iniziando da 5-6 mesi a questa parte), nel risvegliarmi da queste serate di sballo, al mattino seguente, avvertivo dolori nella parte sinistra del torace, che si estendevano alla spalla ed anche all'interno del braccio sinistro (dolori al braccio paragonabili alla stretta del laccio che mette l'infermiere prima di fare il prelievo del campione di sangue), fino a raggiungere la mano. All'inizio erano dolori che duravano poco e che sparivano nel giro di qualche ora, poi con l'andar del tempo sono diventati sempre più persistenti, tanto che mi sono iniziato a spaventare parecchio. Tale spavento ha avuto due effetti immediati:
1- Smettere immediatamente di fare uso di quella "porcheria";
2- Andare a fare un visita da un cardiologo, portandogli i risultati di ECG ed ecocardiogramma, che mie ero fatto prescrivere dal mio medico condotto.
Il cardiologo (a cui ho confessato questo mio "vizietto") mi ha detto che dagli esami strumentali usciva fuori un cuore in "perfetto stato" e che questi miei dolori potevano avere altra origine, di tipo meccanico (ad esempio non ha escluso che la causa di questo fastidio derivasse dal fatto che mi mancano due denti nella parte anteriore sinistra, oppure da problemi di cervicale), o di tipo epatico, oppure dovuti ad elevati tassi di colesterolo o glicemia nel sangue.
In attesa di fare altri accertamenti in tal senso, però, pur essendo quasi due mesi che non tocco più quella "robaccia", i miei sintomi non solo sono continuati, ma hanno ora una permanenza molto più continua: possono durare giorni e giorni, intervallati solo da qualche ora di "tregua"...In più, raramente, oltre al dolore sula parte sinistra del torace, ne avverto uno, retrosternale, anche sulla parte destra..
Alla fine di tutta questa premessa, la mie domande sono:
1- possibile che quella "robaccia" abbia creato dei danni permanenti all'apparato cardiovascolare, che non risultano da esami generici quali ECG ed ecocardiogramma?
2- è probabile che questi dolori dipendano da "deficenze" circolatorie dovute ad eventuale danneggiamento e/o sopravvenute malformazioni all'interno di vene e arterie?
3- ritiene utile in tal senso sottoporsi ad esami come ECOCOLORDOPPLER cardiaco e dei vasi epiartoci?
4- è possibile che invece il problema risieda nell'apparato respiratorio e quindi nei polmoni?
La ringrazio in anticipo della risposta, ed invito tutti a non...INIZIARE MAI!!! Specie a 40 anni....
sono un uomo di 41 anni che per un paio d'anni ha avuto la "brillante" idea di assumere cocaina, sia per via nasale, che fumandola (inumidendo la sigaretta con la lingua e rotolando la stessa sulla sostanza stupefacente, in modo che i cristalli di cocaina si "fondessero" con il tabacco)...
Ovviamente non ero diventato un "drogato", ma un c.d. assuntore occasionale, in quanto facevo uso di questa sostanza in maniera piuttosto saltuaria, diciamo un paio di volte al mese, anche se quando succedeva le serate erano molto "intense"..
Negli ultimi tempi (iniziando da 5-6 mesi a questa parte), nel risvegliarmi da queste serate di sballo, al mattino seguente, avvertivo dolori nella parte sinistra del torace, che si estendevano alla spalla ed anche all'interno del braccio sinistro (dolori al braccio paragonabili alla stretta del laccio che mette l'infermiere prima di fare il prelievo del campione di sangue), fino a raggiungere la mano. All'inizio erano dolori che duravano poco e che sparivano nel giro di qualche ora, poi con l'andar del tempo sono diventati sempre più persistenti, tanto che mi sono iniziato a spaventare parecchio. Tale spavento ha avuto due effetti immediati:
1- Smettere immediatamente di fare uso di quella "porcheria";
2- Andare a fare un visita da un cardiologo, portandogli i risultati di ECG ed ecocardiogramma, che mie ero fatto prescrivere dal mio medico condotto.
Il cardiologo (a cui ho confessato questo mio "vizietto") mi ha detto che dagli esami strumentali usciva fuori un cuore in "perfetto stato" e che questi miei dolori potevano avere altra origine, di tipo meccanico (ad esempio non ha escluso che la causa di questo fastidio derivasse dal fatto che mi mancano due denti nella parte anteriore sinistra, oppure da problemi di cervicale), o di tipo epatico, oppure dovuti ad elevati tassi di colesterolo o glicemia nel sangue.
In attesa di fare altri accertamenti in tal senso, però, pur essendo quasi due mesi che non tocco più quella "robaccia", i miei sintomi non solo sono continuati, ma hanno ora una permanenza molto più continua: possono durare giorni e giorni, intervallati solo da qualche ora di "tregua"...In più, raramente, oltre al dolore sula parte sinistra del torace, ne avverto uno, retrosternale, anche sulla parte destra..
Alla fine di tutta questa premessa, la mie domande sono:
1- possibile che quella "robaccia" abbia creato dei danni permanenti all'apparato cardiovascolare, che non risultano da esami generici quali ECG ed ecocardiogramma?
2- è probabile che questi dolori dipendano da "deficenze" circolatorie dovute ad eventuale danneggiamento e/o sopravvenute malformazioni all'interno di vene e arterie?
3- ritiene utile in tal senso sottoporsi ad esami come ECOCOLORDOPPLER cardiaco e dei vasi epiartoci?
4- è possibile che invece il problema risieda nell'apparato respiratorio e quindi nei polmoni?
La ringrazio in anticipo della risposta, ed invito tutti a non...INIZIARE MAI!!! Specie a 40 anni....
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Gentile utente,
per come descritta non è affatto addebitabile al cuore la sua sintomatologia, che potrebbe paradossalmente esser legata anche a problemi di postura. Effettui per sicurezza un test da sforzo, negativo questo, si consulti sul curante sugli eventuali accertamenti diagnostici suppletivi.
Saluti
per come descritta non è affatto addebitabile al cuore la sua sintomatologia, che potrebbe paradossalmente esser legata anche a problemi di postura. Effettui per sicurezza un test da sforzo, negativo questo, si consulti sul curante sugli eventuali accertamenti diagnostici suppletivi.
Saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.8k visite dal 27/03/2012.
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