Tachicardia innescata da sforzo

Gentili Dottori,
ho 47 anni, normopeso, parametri ematici nella norma, a periodi di indole piuttosto ansiosa e praticante regolare attività fisica aerobica a livello amatoriale.
Mi capita,da oltre 10 anni, di incorrere in sporadici episodi di extrasistolia (più evidenti in certi periodi dell’anno) a fronte dei quali ho condotto gli accertamenti di rito: ECG, ecocardiogramma , ECG ergometrico: l’unico dato di rilievo emerso è stato il riscontrare un lieve prolasso della valvola mitralica.
Da gennaio 2012 si sono aggiunti degli episodi di tachicardia che non avevo mai sperimentato in precedenza: mentre stavo facendo una sessione di allenamento aerobico (tappeto in palestra) a frequenza contenuta (circa 130 bpm) ho avvertito un’extrasistole e, nonostante a seguito della stessa avessi rallentato il passo fino a fermarmi, ho notato (cardiofrequenzimetro al polso) che la frequenza cardiaca continuava invece a salire,arrivando a raggiungere la soglia dei 171 bpm circa (circa il 100% della mia fcmax) per poi ridiscendere nel giro di uno o due minuti.
L’evento si è ripresentato un paio di volte,sempre con la stessa modalità (anche se le volte succesive il battito ectopico non era stato avvertito), e solamente una mattina invece,a riposo, appena sveglio (probabilmente con frequenza massima inferiore).
Ho eseguito nuovamente, a distanza di 12 anni un ecocardiogramma,che sostanzialmente ha riconfermato il quadro precedente per quanto concerne il PVM e anche un holter ECG che ha evidenziato dei “rarissimi battiti ectopici sopraventricolari isolati e ventricolari isolati e monomorfi (<10) e nessuna pausa patologica.
A parte questi episodi vorrei segnalare che ci sono giorni in cui, a riposo e durante le normali attività quotidiane, avvero più marcato e “potente” (mi scuso per l’aggettivo scarsamente medico)il battito cardiaco fino quasi a percepire un lieve nodo alla gola e altre invece nelle quale dimentico di avere una pulsazione (come dovrebbe essere).
Preciso inoltre che non sto seguendo alcuna terapia farmacologica alla quale imputare questi episodi.
Potete aiutarmi a comprendere il motivo di questi recente aritmie?
Grazie e buona giornata.
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 113.4k 3.7k
Se la frequenza cardiaca registrata dal cardiofrequenzimetro fosse reale e' probabile che lei abbia presentato una tachicardia sopraventricolare (di solito si accompagna a poliuria cioè' il bisogno di urinare abbondantemente urine molto chiare).
Queste non si presentano sempre per cui un solo holter spesso non basta a coglierle.
Se il disturbo dovesse ripetersi c'e' un sistema (a volte chiamato "cardiobip" ) che non e' altro che un piccolo registratore, dotato di tre elettrodi da applicare sul torace in caso di distrbi, capace di registrare l'aritmia.
L'apparecchio viene consegnato al paziente per 2-3 settimane e riconsegnato dallo stesso una volta che pensa di aver registrato l'ECG durante il disturbo.
Cordialmente
cecchini
www.cecchinicuore.org

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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Gentile Dott. Cecchini,
la ringrazio anzitutto per la sollecita risposta.
Volevo chiederle, sempre a proposito della situazione descritta, che valenza abbia il fatto che questa tachicardia compaia sotto sforzo (fatta eccezione di una mattina al risveglio) e se potrebbe essere utile ripetere l’ECG ergometrico per cercare di documentare l’evento.
Negli ultimi giorni, forse legato ad un periodo stressante, ho avuto modo di rilevare anche un incremento pressorio 145/80 (in genere la mia pressione è stata sempre 120/80): ci può essere correlazione tra rialzo pressorio e l’aritmia descritta?
E Il prolasso della mitrale potrebbe avere qualche influenza?
Ancora grazie per l’aiuto e buona giornata.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 113.4k 3.7k
In effetti ripeterei la prova da sforzo che deve essere eseguita correttamente e cioe' massimale e su cicloergometro o tapis roulant.
Il "cardiobip" puo' risultare pero' utilissimo.
cordialmente
cecchini
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