Tachicardia (tpsv) in seuito a colica renale.
Salve, volevo sottoporre un problema comparso a mia mamma ( 67 anni molto magra di corporatura ); l'unico medicinale che prende per pressione alta è MICARDIS PLUS.
Intorno al 20 di febbraio si reca al pronto soccorso dove le viene pronosticato (e successivamente confermato da ecografia) una colica renale ( calcolo 4 mm); è stato come un travaglio per una decina di giorni con dolore incessante ( antidolorifici: punture Toradol e successivamente Voltaren) e terapia con Flantadin 30 mg e OMNIC.
Inizialmente su sconsiglio del medico di famiglia non ha preso l'OMNIC, ma dopo visita specialistica dall'Urologo ha iniziato a prenderlo.
Dopo 6 giorni che prendeva l'OMNIC (5 marzo) si è recata al pronto soccorso in quanto nella notte ha avuto come una crisi , cuore si sente cuore battere forte; in pronto soccorso dopo gli accertamenti del caso le diagniosticano una tachicardia (TPSV) con battito 180 min, regredita con somministrazione di AENOSINA.
Il medico del pronto soccorso dice di sospendere subito l'OMNIC e fare visita dal Cardiologo ( il dolore per la colica renale è scomparso)
Il cardiologo conferma l'episodio di TPSV, e consiglia assunzione di un betabloccante (SELOKEN 100 MG 1/2 compressa sera e1/2 mattino) al posto del MICARDIS PLUS.
Mia mamma prendendo tale compressa si sente stanca,gambe molli e capogiro; telefona al cardiologo che le consiglia l'assunzione di solo più mezza compressa SELOKEN al mattino; il giorno successivo alla sera si riverifica tachicardia forte e si reca dinuovo al pronto soccorso dove le fanno lo somministrano lo stesso farmaco di AENOSINA, ma dopo che le passa la crisi e deve essere dimessa riprende la tachicardia che le viene fermata con una manovra VAGALE, il medico del pronto soccorso spiegando la situazione dice che secondo lui se si ripresentasse ancosa sarebbe necessario un intervento ABLAZIONE; la tengono in osservazione tutta la notte e il giorno dopo la visita il cardiologo del PS le dice che deve continuare a prendere betabloccanti SELOKEN, 1/2 cp il matt e 1/2 la sera non parlando più di intervento.
Tra 2 giorni ha un altro appuntamento col cardiologo.
A questo punto mi pongo diversi interrogativi:
- è possibile che visto che la tachicardia si è presentata dopo 5 giorni che prendeva L'OMNIC sia una conseguenza dell'assunzione di tale farmaco; ed possibile quindi che una settimana dopo aver sospeso l'assunzione si ripresenti ancora tachicardia con la stessa intensità?
-è possibile che tali episodi siano dovuti alla colica renale visto che i dolori sono stati molto forti e persistenti per 7-10 ( anche in considerazione che ha preso molti farmaci)
- se non tollera i betabloccanti occorre ricorrere all'intervento? ci va un po di tempo per abituarsi alla somministrazione dei medesimi?
Attendo una risposta, Grazie anticipatamente.
Intorno al 20 di febbraio si reca al pronto soccorso dove le viene pronosticato (e successivamente confermato da ecografia) una colica renale ( calcolo 4 mm); è stato come un travaglio per una decina di giorni con dolore incessante ( antidolorifici: punture Toradol e successivamente Voltaren) e terapia con Flantadin 30 mg e OMNIC.
Inizialmente su sconsiglio del medico di famiglia non ha preso l'OMNIC, ma dopo visita specialistica dall'Urologo ha iniziato a prenderlo.
Dopo 6 giorni che prendeva l'OMNIC (5 marzo) si è recata al pronto soccorso in quanto nella notte ha avuto come una crisi , cuore si sente cuore battere forte; in pronto soccorso dopo gli accertamenti del caso le diagniosticano una tachicardia (TPSV) con battito 180 min, regredita con somministrazione di AENOSINA.
Il medico del pronto soccorso dice di sospendere subito l'OMNIC e fare visita dal Cardiologo ( il dolore per la colica renale è scomparso)
Il cardiologo conferma l'episodio di TPSV, e consiglia assunzione di un betabloccante (SELOKEN 100 MG 1/2 compressa sera e1/2 mattino) al posto del MICARDIS PLUS.
Mia mamma prendendo tale compressa si sente stanca,gambe molli e capogiro; telefona al cardiologo che le consiglia l'assunzione di solo più mezza compressa SELOKEN al mattino; il giorno successivo alla sera si riverifica tachicardia forte e si reca dinuovo al pronto soccorso dove le fanno lo somministrano lo stesso farmaco di AENOSINA, ma dopo che le passa la crisi e deve essere dimessa riprende la tachicardia che le viene fermata con una manovra VAGALE, il medico del pronto soccorso spiegando la situazione dice che secondo lui se si ripresentasse ancosa sarebbe necessario un intervento ABLAZIONE; la tengono in osservazione tutta la notte e il giorno dopo la visita il cardiologo del PS le dice che deve continuare a prendere betabloccanti SELOKEN, 1/2 cp il matt e 1/2 la sera non parlando più di intervento.
Tra 2 giorni ha un altro appuntamento col cardiologo.
A questo punto mi pongo diversi interrogativi:
- è possibile che visto che la tachicardia si è presentata dopo 5 giorni che prendeva L'OMNIC sia una conseguenza dell'assunzione di tale farmaco; ed possibile quindi che una settimana dopo aver sospeso l'assunzione si ripresenti ancora tachicardia con la stessa intensità?
-è possibile che tali episodi siano dovuti alla colica renale visto che i dolori sono stati molto forti e persistenti per 7-10 ( anche in considerazione che ha preso molti farmaci)
- se non tollera i betabloccanti occorre ricorrere all'intervento? ci va un po di tempo per abituarsi alla somministrazione dei medesimi?
Attendo una risposta, Grazie anticipatamente.
[#1]
E' possibile che qualsiasi stimolo (colica renale, il farmaco OMNIC) abbia scatenato la TPSV di sua madre, ma sta di fatto che la Signora e' nata congenitamente con una via anomala elettrica nel cuore.
Lei puo' tentare una terapia medica, con SELOKEN o meglio con altri farmaci meglio tollerati e piu' efficaci, ma l'unica soluzione definitiva del problema e' lo studio elettrofisiologico con un tentativo di ablazione della via anomala.
Arrivederci
cecchini
www.cecchinicuore.org
Lei puo' tentare una terapia medica, con SELOKEN o meglio con altri farmaci meglio tollerati e piu' efficaci, ma l'unica soluzione definitiva del problema e' lo studio elettrofisiologico con un tentativo di ablazione della via anomala.
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cecchini
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Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Ex utente
La ringrazio Dottore
-Volevo chiedergli come altri farmaci meglio tollerati e piu' efficaci cosa intende e cosa si potrebbe somministrare?
-Visto che prima di questo episodio di colica renale, che è stato molto doloroso e duraturo con conseguenza assunzione di medicinali forti, non si era mai verificata la TPSV è possibile che dopo alcuni giorni lo stato fisico si normalizzi e anche la TPSV non si presenti più e quindi potrebbe tornare a prendere la normale pastiglia di MICARDIS PLUS da lei tollerata? ( inquesto caso sarebbe quindi opportuno aspettare prima di prendere una decisione facendo tentativi di ritornare a prendere le pastiglie agenti solo per pressione alta e quindi rischiare che si ripresenti la TPSV)
-Per quanto riguarda lo studio elettrofisiologico con conseguente intervento di ablazione, a quali rischi si va incontro e quali eventuali problemi/complicazioni possono sorgere ( considerando anche l'eta di 67 anni e la costituzione molto magra)?
La ringrazio ancora per l'attenzione, il tempo dedicato e la celerità della rispsta.
-Volevo chiedergli come altri farmaci meglio tollerati e piu' efficaci cosa intende e cosa si potrebbe somministrare?
-Visto che prima di questo episodio di colica renale, che è stato molto doloroso e duraturo con conseguenza assunzione di medicinali forti, non si era mai verificata la TPSV è possibile che dopo alcuni giorni lo stato fisico si normalizzi e anche la TPSV non si presenti più e quindi potrebbe tornare a prendere la normale pastiglia di MICARDIS PLUS da lei tollerata? ( inquesto caso sarebbe quindi opportuno aspettare prima di prendere una decisione facendo tentativi di ritornare a prendere le pastiglie agenti solo per pressione alta e quindi rischiare che si ripresenti la TPSV)
-Per quanto riguarda lo studio elettrofisiologico con conseguente intervento di ablazione, a quali rischi si va incontro e quali eventuali problemi/complicazioni possono sorgere ( considerando anche l'eta di 67 anni e la costituzione molto magra)?
La ringrazio ancora per l'attenzione, il tempo dedicato e la celerità della rispsta.
[#3]
I beta bloccanti sono una famiglia con almeno una decina di molecole le quali hanno diversi effetti: alcuni agiscono piu' sulla pressione arteriosa, altri piu' sui disturbi del ritmo. Inoltre nel suo caso forse antiaritmici puri sarebbero piu' indicati. Ovviamnete non e'0 lecito e ragionevole rpescrivere per via telematica una terapia a pazienti che non si conoscono.
E' verosimile che lo stimolo doloroso della colica renale abbia scatenato la TPSV, ma e' anche vero che se lei non avesse avuto una via anomala congenita pre-esistente questo non si sarebbe potuto verificare.
Lo studio elettrofisiologcio, in mani esperte, ha pochissimi rischi e la libererebbe dalla schiavitu' di assumere a vita farmaci antiariatmici.
Arrivederci
cecchini
www.cecchinicuore.org
E' verosimile che lo stimolo doloroso della colica renale abbia scatenato la TPSV, ma e' anche vero che se lei non avesse avuto una via anomala congenita pre-esistente questo non si sarebbe potuto verificare.
Lo studio elettrofisiologcio, in mani esperte, ha pochissimi rischi e la libererebbe dalla schiavitu' di assumere a vita farmaci antiariatmici.
Arrivederci
cecchini
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[#4]
Ex utente
Mia mamma ha avuto un altra visita dal cardiologo che la segue il quale ha riferito quanto segue:
1)secondo lui deve provare ancora per qualche settimana a prendere i farmaci sempre SELOKEN 100 MG (1/2 CP MATT E 1/2 CP SERA) dicendo che secondo lui non è dovuto al farmaco la stanchezza e le gambe molli, ma che tale tipo di farmaco agendo anche sul sistema nervoso può cambiare l'umore e di conseguenza provocare una senzazione di stanchezza.
2) riguardo all'intervento lui dice che è sempre da preferire prima una terapia farmacologica e solo nel caso in cui risulta inefficace contro la tachicardia e/o intollerante il farmaco per il paziente si interviene con l'Ablazioe, dicendo che il rischio maggiore di tale intervento riguarda il fatto che potrebbero insorgere complicazioni per cui sarebbe necessario mettere peismecher, dicendo che tale rischio è basso ma non infrequente.
3)L'altra mattina a mia mamma sono gonfiate un po le caviglie ( mai capitato prima), ma il cardiologo dice che ciò non dipende dai betabloccanti( secondo lui la dose che prende è una quantità generalmente media e non eccessiva, ma sufficiente per il suo caso) che prende avendo tutti valori pressione e battiti nella norma ; in effetti mia mamma la notte non si era coricata perche non riusciva a prendere sonno e ciò potrebbe esser dovuto a quello, e/o al fatto che ha cambiato il tipo di pastiglie( MICARDIS PLUS agiva anche un pò contro i liquidi).
A suo giudizio , in base a quanto le ho riportato (mi scusi x i termini che a volte non sono proprio tecnici) ciò è verosimile e fa bene ( sempre che si abbitui a prendere tali farmaci e che i medesimi abbiano effetto permanente) a continuare a prendere Seloken (senza provare altro tipo di farmaco) sempre con queste dosi, mettendo come ultima l' Ablazione? Consideratà anche l'età irischi derivanti da Ablazione sono superiori, quali sono di preciso?
Sarebbe opportuno chidere parere a un altro cardiologo o un aritmologo?
La Ringrazio ancora Dottore per il tempo dedicatomi.
1)secondo lui deve provare ancora per qualche settimana a prendere i farmaci sempre SELOKEN 100 MG (1/2 CP MATT E 1/2 CP SERA) dicendo che secondo lui non è dovuto al farmaco la stanchezza e le gambe molli, ma che tale tipo di farmaco agendo anche sul sistema nervoso può cambiare l'umore e di conseguenza provocare una senzazione di stanchezza.
2) riguardo all'intervento lui dice che è sempre da preferire prima una terapia farmacologica e solo nel caso in cui risulta inefficace contro la tachicardia e/o intollerante il farmaco per il paziente si interviene con l'Ablazioe, dicendo che il rischio maggiore di tale intervento riguarda il fatto che potrebbero insorgere complicazioni per cui sarebbe necessario mettere peismecher, dicendo che tale rischio è basso ma non infrequente.
3)L'altra mattina a mia mamma sono gonfiate un po le caviglie ( mai capitato prima), ma il cardiologo dice che ciò non dipende dai betabloccanti( secondo lui la dose che prende è una quantità generalmente media e non eccessiva, ma sufficiente per il suo caso) che prende avendo tutti valori pressione e battiti nella norma ; in effetti mia mamma la notte non si era coricata perche non riusciva a prendere sonno e ciò potrebbe esser dovuto a quello, e/o al fatto che ha cambiato il tipo di pastiglie( MICARDIS PLUS agiva anche un pò contro i liquidi).
A suo giudizio , in base a quanto le ho riportato (mi scusi x i termini che a volte non sono proprio tecnici) ciò è verosimile e fa bene ( sempre che si abbitui a prendere tali farmaci e che i medesimi abbiano effetto permanente) a continuare a prendere Seloken (senza provare altro tipo di farmaco) sempre con queste dosi, mettendo come ultima l' Ablazione? Consideratà anche l'età irischi derivanti da Ablazione sono superiori, quali sono di preciso?
Sarebbe opportuno chidere parere a un altro cardiologo o un aritmologo?
La Ringrazio ancora Dottore per il tempo dedicatomi.
[#5]
Certamente la paziente puo' tentare la terapia medica (ma le ripeto ci sono anche altri farmaci oltre il Seloken) , purche' abbia chiaro che dovra' assumerli a vita.
Per cio' che riguarda il pace-maker e' vero che in una piccola percentuali di casi puo' essere necessario l'impianto di uno stimolatore, ma lo studio elettrofisiologico serve proprio a capire che tipo di via anomala sua madre abbia e pertanto trovare la terapia piu' adatta alla paziente.
Cordialmente
cecchini
www.cecchinicuore.org
Per cio' che riguarda il pace-maker e' vero che in una piccola percentuali di casi puo' essere necessario l'impianto di uno stimolatore, ma lo studio elettrofisiologico serve proprio a capire che tipo di via anomala sua madre abbia e pertanto trovare la terapia piu' adatta alla paziente.
Cordialmente
cecchini
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[#6]
Ex utente
Dottore il medico della mutua ha cambiato il Seloken 100 mg con Dilatrend 25 mg (ha iniziato a prenderlo da stamattina la prima 1/2 compressa).
Il medico di famiglia ha detto che secondo lui visto che non tollerava il Seloken ( dopo quasi 3 settimane che la assume continua a provocarle gambe molli che tremano e stanchezza) il Dilatrend dovrebbe diminuire tali effetti.
Sempre in questi giorni mia mamma sta assumendo LORAZEPAN 1 mg ( di solito1/2 cp. la sera che la aiuta a dormire e 1/4 al mattino), dicendo che la rendono più tranquila.
Dopo che oggi ha preso la prima 1/2 cp di Dilatrendice di sentirsi sempre stanca e gambe molli.
Secondo lei ci vanno un po di giorni per capire se tollera il Dilatrend ( col passare dei giorni gli effetti negativi come stanchezza e tremore alle gambe possono scomparire)?
Tali effetti negativi possono essere dovuti a un fattore nervoso, visto anche che il Lorazepan tende a diminuire tali effetti negativi da lei percepiti?
Lei saprebbe consigliarmi eventualmente altri farmaci da proporre al medico di famiglia? ( il cardiologo specialista non le ha proposto farmaci alternativi.....)
La ringrazio ancora per l'attenzione.
Il medico di famiglia ha detto che secondo lui visto che non tollerava il Seloken ( dopo quasi 3 settimane che la assume continua a provocarle gambe molli che tremano e stanchezza) il Dilatrend dovrebbe diminuire tali effetti.
Sempre in questi giorni mia mamma sta assumendo LORAZEPAN 1 mg ( di solito1/2 cp. la sera che la aiuta a dormire e 1/4 al mattino), dicendo che la rendono più tranquila.
Dopo che oggi ha preso la prima 1/2 cp di Dilatrendice di sentirsi sempre stanca e gambe molli.
Secondo lei ci vanno un po di giorni per capire se tollera il Dilatrend ( col passare dei giorni gli effetti negativi come stanchezza e tremore alle gambe possono scomparire)?
Tali effetti negativi possono essere dovuti a un fattore nervoso, visto anche che il Lorazepan tende a diminuire tali effetti negativi da lei percepiti?
Lei saprebbe consigliarmi eventualmente altri farmaci da proporre al medico di famiglia? ( il cardiologo specialista non le ha proposto farmaci alternativi.....)
La ringrazio ancora per l'attenzione.
[#7]
Il Dilatrend è un bel beta bloccante che pero ha pochissimo effetto sui disturbi del ritmo, molto meno del Seloken.
Se uno volesse continuare coi beta bloccanti ve ne sono altri che sono molti attivi sul ritmo ( sotalolo, propanololo, etc) e quindi ben tollerati.
Vi sono inoltre farmaci non beta bloccanti che sono teoricamente molto indicati ( flecainide, propafenone, lo sesso amiodarone).
Qui di, a parte l ablazione, ci sono altre vie farmacologiche da percorrere e son certo che il cardiologo che cura sua madre potrà esserle di aiuto.
Cecchini
www.cecchinicuore.org
Se uno volesse continuare coi beta bloccanti ve ne sono altri che sono molti attivi sul ritmo ( sotalolo, propanololo, etc) e quindi ben tollerati.
Vi sono inoltre farmaci non beta bloccanti che sono teoricamente molto indicati ( flecainide, propafenone, lo sesso amiodarone).
Qui di, a parte l ablazione, ci sono altre vie farmacologiche da percorrere e son certo che il cardiologo che cura sua madre potrà esserle di aiuto.
Cecchini
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[#8]
Ex utente
Buongiorno Dottore
Il Cardiolo ha prescritto un altro farmaco al posto del Dilatrend, l'Isoptin Press che mia mamma comincerà ad assumere lunedi prossimo.
Ci possono essere conseguenze se da un giorno all'altro cambia farmaco ( passando da un beta-bloccante ad un farmaco diverso)?
Deve assumerne 1/2 cp di Isoptin al amttino e 1/2 la sera; se per caso la pressione tende ad alzarsi ( visto che mia mafre soffre anche di pressione alta) ha detto di assumere anche 1 cp di Aprovel 100 al giorno.
A suo giudizio puo andare bene come farmaco?
Spero che questo medicinale abbia effetto e sia meglio tollerato.
grazie in anticipo Dottore
Il Cardiolo ha prescritto un altro farmaco al posto del Dilatrend, l'Isoptin Press che mia mamma comincerà ad assumere lunedi prossimo.
Ci possono essere conseguenze se da un giorno all'altro cambia farmaco ( passando da un beta-bloccante ad un farmaco diverso)?
Deve assumerne 1/2 cp di Isoptin al amttino e 1/2 la sera; se per caso la pressione tende ad alzarsi ( visto che mia mafre soffre anche di pressione alta) ha detto di assumere anche 1 cp di Aprovel 100 al giorno.
A suo giudizio puo andare bene come farmaco?
Spero che questo medicinale abbia effetto e sia meglio tollerato.
grazie in anticipo Dottore
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 6k visite dal 19/03/2012.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.