Rischio endocardite dopo piccolo intervento
Egregi dottori, sono donna, ho 33 anni e in data odierna mi è stato asportato un nevo interscapolare.
Da un'ecografia del 1993 mi era stata riscontrato un leggero prolasso mitralico: lembo anteriore di aspetto ridondante con prolasso meso telesistolico. Con insufficienza di grado lieve (+/++++).
Da una successiva ecografia del 2005 risulta: minimo prolasso del lembo anteriore mitralico senza perdita del punto di coaptazione, minima insufficienza valvolare.
Dell'ecografia del 2010, confermata sei mesi dopo da una nuova, è risultato invece: valvola mitralica non ispessita al limite del prolasso senza rigurgito associato, ventricolo dx e sn non ingranditi e con normale funzione sistolica globale e regionale, atrio dx sn e radice aortica non ingranditi, assenza di aneurisma o ectasia della membrana del forame ovale. Durante queste due ultime ecografie, quindi, i cardiologi hanno detto che NON ho un prolasso mitralico, nonostante gli esami precedenti.
Prima di questa piccola operazione odierna (asportazione di un nevo e chiusura della ferita con punti di sutura) non ho effettuato una profilassi per l'endocardite batterica ma ho iniziato la copertura antibiotica di Macladin 500 assumendo la prima pastiglia entro la mezz'ora successiva all'intervento (continuerò l'assunzione per 9 giorni, 2 compresse al dì).
Ora però sono un pò agitata:
- sono a rischio di contrarre un'endocardite batterica non avendo preso l'antibiotico almeno un'ora prima dell'intervento?
- a quali sintomi devo stare attenta?
- dopo quanto tempo posso ritenermi "fuori pericolo"?
- per stare tranquilla, che controlli posso fare (ecocardiografia, valori del sangue) e dopo quanto tempo?
- oltre ad assumere l'antibiotico prescritto e tenere pulita e disinfettata la medicazione, c'è altro che posso fare?
Nel caso di un'estrazione dentaria, su un sito ho letto: "Qualora la profilassi, allorquando indicata, non venisse effettuata prima dell'esecuzione della procedura, il chemioterapico può essere assunto fino a 2 ore dopo l'esecuzione dell'intervento dentario."
E' vero?
Ringrazio per la Vostra attenzione
Da un'ecografia del 1993 mi era stata riscontrato un leggero prolasso mitralico: lembo anteriore di aspetto ridondante con prolasso meso telesistolico. Con insufficienza di grado lieve (+/++++).
Da una successiva ecografia del 2005 risulta: minimo prolasso del lembo anteriore mitralico senza perdita del punto di coaptazione, minima insufficienza valvolare.
Dell'ecografia del 2010, confermata sei mesi dopo da una nuova, è risultato invece: valvola mitralica non ispessita al limite del prolasso senza rigurgito associato, ventricolo dx e sn non ingranditi e con normale funzione sistolica globale e regionale, atrio dx sn e radice aortica non ingranditi, assenza di aneurisma o ectasia della membrana del forame ovale. Durante queste due ultime ecografie, quindi, i cardiologi hanno detto che NON ho un prolasso mitralico, nonostante gli esami precedenti.
Prima di questa piccola operazione odierna (asportazione di un nevo e chiusura della ferita con punti di sutura) non ho effettuato una profilassi per l'endocardite batterica ma ho iniziato la copertura antibiotica di Macladin 500 assumendo la prima pastiglia entro la mezz'ora successiva all'intervento (continuerò l'assunzione per 9 giorni, 2 compresse al dì).
Ora però sono un pò agitata:
- sono a rischio di contrarre un'endocardite batterica non avendo preso l'antibiotico almeno un'ora prima dell'intervento?
- a quali sintomi devo stare attenta?
- dopo quanto tempo posso ritenermi "fuori pericolo"?
- per stare tranquilla, che controlli posso fare (ecocardiografia, valori del sangue) e dopo quanto tempo?
- oltre ad assumere l'antibiotico prescritto e tenere pulita e disinfettata la medicazione, c'è altro che posso fare?
Nel caso di un'estrazione dentaria, su un sito ho letto: "Qualora la profilassi, allorquando indicata, non venisse effettuata prima dell'esecuzione della procedura, il chemioterapico può essere assunto fino a 2 ore dopo l'esecuzione dell'intervento dentario."
E' vero?
Ringrazio per la Vostra attenzione
[#1]
Non deve essere minimamente preoccupata per i seguenti motivi:
- da quello che lei riporta lei NON e' affetta da un vero prolasso mitralico
- il tipo di interventio che lei ha eseguito NON espone ad una batteriemia e quindi NON provoca endocardite.
Arrivederci
cecchini
www.cecchinicuore.org
- da quello che lei riporta lei NON e' affetta da un vero prolasso mitralico
- il tipo di interventio che lei ha eseguito NON espone ad una batteriemia e quindi NON provoca endocardite.
Arrivederci
cecchini
www.cecchinicuore.org
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Egregio Dottore,
innanzitutto mi preme ringraziarLa per la Sua risposta rapidissima e cortese!
Io Le ho trascritto fedelmente gli esiti delle ecografie pregresse e non mi spiego come mai nel 1993 c'era un prolasso mitralico con il lembo anteriore ridondante e una lieve insufficienza mentre nel 2010 tutto questo non c'era più.
Supponiamo, quindi, che un leggero prolasso ci sia comunque...Lei dice che l'intervento eseguito (asportazione di un neo) non espone a batteriemia; questo vale anche se l'intervento è stato effettuato nello studio del dermatologo (non in ospedale) e il medico non indossava una mascherina davanti alla bocca?
Il fatto che abbia preso la prima pastiglia di antibiotico (Macladin 500) entro la mezz'ora SUCCESSIVA (purtroppo non antecedente) all'intervento e che io lo stia assumendo due volte al giorno per 9 giorni mi può comunque proteggere da un rischio di endocardite (ipotizzando un leggero prolasso e l'intervento in studio con dermatolgo senza mascherina)?
Mi scuso per le domande banali e "da profana", ma, come avrà capito, sono una persona molto ansiosa.
Grazie ancora per la gentilezza!
innanzitutto mi preme ringraziarLa per la Sua risposta rapidissima e cortese!
Io Le ho trascritto fedelmente gli esiti delle ecografie pregresse e non mi spiego come mai nel 1993 c'era un prolasso mitralico con il lembo anteriore ridondante e una lieve insufficienza mentre nel 2010 tutto questo non c'era più.
Supponiamo, quindi, che un leggero prolasso ci sia comunque...Lei dice che l'intervento eseguito (asportazione di un neo) non espone a batteriemia; questo vale anche se l'intervento è stato effettuato nello studio del dermatologo (non in ospedale) e il medico non indossava una mascherina davanti alla bocca?
Il fatto che abbia preso la prima pastiglia di antibiotico (Macladin 500) entro la mezz'ora SUCCESSIVA (purtroppo non antecedente) all'intervento e che io lo stia assumendo due volte al giorno per 9 giorni mi può comunque proteggere da un rischio di endocardite (ipotizzando un leggero prolasso e l'intervento in studio con dermatolgo senza mascherina)?
Mi scuso per le domande banali e "da profana", ma, come avrà capito, sono una persona molto ansiosa.
Grazie ancora per la gentilezza!
[#3]
Utente
Egregio Dottore, ho eseguito un nuovo controllo cardiologico.
Dall'eco risulta:
Ventricolo sinistro di normali dimensioni e contrattilità, "ridondanza" dei lembi mitralici in assenza di insufficienza valvolari. Nella norma i restanti apparati valvolari.
Su internet ho letto che chi ha il prolasso mitralico può rischiare l'endocardite anche per via di piccoli interventi sulla cute, non solo per interventi nel cavo orale, urogenitale e gastointestinale.
Ho letto anche che:
Categoria a rischio moderato
"Prolasso valvolare mitralico con rigurgito valvolare o inspessimento dei lembi".
Dato che sono passate tre settimane dall'intervento (ho preso il primo Macladin 500 dopo mezz'ora dall'intervento e l'ho assunto due volte al giorno per dieci giorni) per quanto tempo ancora, vista la mia ansia, devo avere questo pensiero?
Su internet non trovo nessuna indicazione precisa in merito all'incubazione dell'endocardite battetica acuta e subacuta: si parla di pochi giorni, di 2/3 settimane oppure di mesi!
Dall'eco risulta:
Ventricolo sinistro di normali dimensioni e contrattilità, "ridondanza" dei lembi mitralici in assenza di insufficienza valvolari. Nella norma i restanti apparati valvolari.
Su internet ho letto che chi ha il prolasso mitralico può rischiare l'endocardite anche per via di piccoli interventi sulla cute, non solo per interventi nel cavo orale, urogenitale e gastointestinale.
Ho letto anche che:
Categoria a rischio moderato
"Prolasso valvolare mitralico con rigurgito valvolare o inspessimento dei lembi".
Dato che sono passate tre settimane dall'intervento (ho preso il primo Macladin 500 dopo mezz'ora dall'intervento e l'ho assunto due volte al giorno per dieci giorni) per quanto tempo ancora, vista la mia ansia, devo avere questo pensiero?
Su internet non trovo nessuna indicazione precisa in merito all'incubazione dell'endocardite battetica acuta e subacuta: si parla di pochi giorni, di 2/3 settimane oppure di mesi!
[#4]
Lei NON ha alcun rischio di endocardite.
La smetta di preoccuparsi.
Arrivederci
Cecchini
www.cecchinicuore.org
La smetta di preoccuparsi.
Arrivederci
Cecchini
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6k visite dal 23/02/2012.
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