Post operazione ostium secondum
Buongiorno,
ho 30 anni e quando avevo sette anni (nel 1988) ho subito un intervento al cuore per difetto interatriale ostium secondum, con applicazione di un supporto sintetico.
L'intervento non ha avuto complicazioni e mi ha permesso di avere un vita normalissima e sportivamente attiva.
Da sempre inoltre sono soggetto a laringiti, tonsilliti (mi sono state tolte 2 anni fa) e ad infezioni alla gola.
Da qualche anno, visto il persistere quasi annualmente di queste patologie, tuttosommato non gravi, il mio medico mi ordina ogni volta antibiotici (Zitromax, Augmentin), giustificando il fatto che avendo subito un operazione al cuore, eventuali batteri potrebbero proliferare nei tessuti cicatrizzati del cuore e quindi queste patologie, apparentemente innocue, nel mio caso vanno trattate con farmaci più efficaci.
Volevo un Vostro parere a riguardo, in quanto mi scoccia assumere antibiotici particolaremente forti e con controindicazioni non irrilevanti per un mal di gola o qualora effettivamente non ce ne sia bisogno.
ho 30 anni e quando avevo sette anni (nel 1988) ho subito un intervento al cuore per difetto interatriale ostium secondum, con applicazione di un supporto sintetico.
L'intervento non ha avuto complicazioni e mi ha permesso di avere un vita normalissima e sportivamente attiva.
Da sempre inoltre sono soggetto a laringiti, tonsilliti (mi sono state tolte 2 anni fa) e ad infezioni alla gola.
Da qualche anno, visto il persistere quasi annualmente di queste patologie, tuttosommato non gravi, il mio medico mi ordina ogni volta antibiotici (Zitromax, Augmentin), giustificando il fatto che avendo subito un operazione al cuore, eventuali batteri potrebbero proliferare nei tessuti cicatrizzati del cuore e quindi queste patologie, apparentemente innocue, nel mio caso vanno trattate con farmaci più efficaci.
Volevo un Vostro parere a riguardo, in quanto mi scoccia assumere antibiotici particolaremente forti e con controindicazioni non irrilevanti per un mal di gola o qualora effettivamente non ce ne sia bisogno.
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Dopo 20 anni il patch sintetico che le e' stato applicato e' sicuramente stato ricoperto dal mormale tessuto cardiaco e pertanto lei non ha maggiore esposizione all'endocardite di quanto lo abbia un soggetto normale.
Non vedo necessita' pertanto di alcuna terapia profilattica per l'endocardite
Cordialita'
cecchini
www.cecchinicuore.org
Non vedo necessita' pertanto di alcuna terapia profilattica per l'endocardite
Cordialita'
cecchini
www.cecchinicuore.org
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 10/02/2012.
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