Dolore persistente dopo angioplastica
In data 7 Gennaio 2012 al pronto soccorso dell'ospedale Molinette di Torino mi è stato diagnosticato un infarto miocardico acuto con soprallivellamento del tratto ST.
E stata riscontrata una "culprit lesion" a livello della circonflessa (1 tratto) trattata con tromboaspirazione e angioplastica PCI primaria con impianto stent tradizionale. residua lesione critica CDX 75%.
Nei giorni succcesivi all'operazione non ho accusato sintomi di rilievo, solo un lieve dolore toracico (lato dx) leggero e persistente, diverso da quello dell'infarto, nessun irradiamento agli arti o al collo. Più che un dolore un fastidio, sopportabile, ma sempre presente. Nessun disturbo del sonno, allo stomaco, alla pancia.
All'ecocardiogramma transtoracico del 10/1 risultava: ventricolo sx con ipocinesia lateroapicale e inferobasale ed FE conservata (FE 55%), lieve versamento pericardico anteriore privo di valenza emodinamica.
In data 11 Gennaio 2012 eseguito completamento della rivascolarizzazione miocardica con angioplastica stadiata + stent medicato sul tratto prossimale della CDx. Ripetuto controllo eco, confermati il versamento pericardico, FE conservata, lieve IM e IT.
Dismesso in data 13/01/2012 con la seguente terapia
Pantorc 20mg x 2 (a digiuno, mattino e sera)
Seloken 25mg x 2 (a digiuno, mattino e sera)
Cardio Aspirina 100mg x 1 (dopo pranzo)
Plavix (Clopidogrel) 75mg x 1 (dopo pranzo) per almeno un anno
Totalip 40mg x 1 (dopo cena)
Esapent 1000mg x1 (dopo cena)
Al momento mi trovo nelle seguenti condizioni:
La pressione min/max e le pulsazioni, in qualunque momento io misuri, sono mediamente e rispettivamente 80/55 per 40/42 bpm. Prima dell'infarto, la pressione è sempre stata nella norma.
Per il versamento ho preso delle dosi da 500mg di aspirina 2 volte al gg per 10gg. Tuttavia il dolore toracico non è diminuito. Anzi è diventato qualcosa di opprimente. Sono stato in ospedale già 2 volte, gli enzimi cardiaci sono nella norma. Una terza eco dice che il versamento si è ridotto ulteriormente, cioè è quasi sparito.
Al mattino eseguo delle lunghe camminate di circa 30/40 minuti al parco. Durante queste camminate, anche in questi giorni pieni di neve, non accuso alcun dolore o senso di fatica. Anzi mi sembra persino di stare meglio di prima. La freq. cardiaca misurata è mediamente 90 bpm. La max è 120. Per il memento se vado oltre i 100 bpm mi fermo o rallento.
Il dolore toracico compare la sera, diciamo dalle 16 in poi, è quasi sempre localizzato a dx e si irradia a volte allo sterno. Raramente prende a sx, mai agli arti. Battiti e pressione durante il dolore sono sempre gli stessi. Vorrei un suggerimento anche perché sono molto preoccupato.
Nei giorni in cui non passeggio o non compio sforzi il dolore compare lo stesso.
Mi prende quasi sempre da seduto o da sdraiato.
Grazie
Giuseppe
PS: Per completare il quadro delle informazioni, ho provato in un paio di occasioni a a prendere una pastiglia di trinitrina ma non ha sortito alcun che.
E stata riscontrata una "culprit lesion" a livello della circonflessa (1 tratto) trattata con tromboaspirazione e angioplastica PCI primaria con impianto stent tradizionale. residua lesione critica CDX 75%.
Nei giorni succcesivi all'operazione non ho accusato sintomi di rilievo, solo un lieve dolore toracico (lato dx) leggero e persistente, diverso da quello dell'infarto, nessun irradiamento agli arti o al collo. Più che un dolore un fastidio, sopportabile, ma sempre presente. Nessun disturbo del sonno, allo stomaco, alla pancia.
All'ecocardiogramma transtoracico del 10/1 risultava: ventricolo sx con ipocinesia lateroapicale e inferobasale ed FE conservata (FE 55%), lieve versamento pericardico anteriore privo di valenza emodinamica.
In data 11 Gennaio 2012 eseguito completamento della rivascolarizzazione miocardica con angioplastica stadiata + stent medicato sul tratto prossimale della CDx. Ripetuto controllo eco, confermati il versamento pericardico, FE conservata, lieve IM e IT.
Dismesso in data 13/01/2012 con la seguente terapia
Pantorc 20mg x 2 (a digiuno, mattino e sera)
Seloken 25mg x 2 (a digiuno, mattino e sera)
Cardio Aspirina 100mg x 1 (dopo pranzo)
Plavix (Clopidogrel) 75mg x 1 (dopo pranzo) per almeno un anno
Totalip 40mg x 1 (dopo cena)
Esapent 1000mg x1 (dopo cena)
Al momento mi trovo nelle seguenti condizioni:
La pressione min/max e le pulsazioni, in qualunque momento io misuri, sono mediamente e rispettivamente 80/55 per 40/42 bpm. Prima dell'infarto, la pressione è sempre stata nella norma.
Per il versamento ho preso delle dosi da 500mg di aspirina 2 volte al gg per 10gg. Tuttavia il dolore toracico non è diminuito. Anzi è diventato qualcosa di opprimente. Sono stato in ospedale già 2 volte, gli enzimi cardiaci sono nella norma. Una terza eco dice che il versamento si è ridotto ulteriormente, cioè è quasi sparito.
Al mattino eseguo delle lunghe camminate di circa 30/40 minuti al parco. Durante queste camminate, anche in questi giorni pieni di neve, non accuso alcun dolore o senso di fatica. Anzi mi sembra persino di stare meglio di prima. La freq. cardiaca misurata è mediamente 90 bpm. La max è 120. Per il memento se vado oltre i 100 bpm mi fermo o rallento.
Il dolore toracico compare la sera, diciamo dalle 16 in poi, è quasi sempre localizzato a dx e si irradia a volte allo sterno. Raramente prende a sx, mai agli arti. Battiti e pressione durante il dolore sono sempre gli stessi. Vorrei un suggerimento anche perché sono molto preoccupato.
Nei giorni in cui non passeggio o non compio sforzi il dolore compare lo stesso.
Mi prende quasi sempre da seduto o da sdraiato.
Grazie
Giuseppe
PS: Per completare il quadro delle informazioni, ho provato in un paio di occasioni a a prendere una pastiglia di trinitrina ma non ha sortito alcun che.
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Gentile utente,
a distanza è difficile comprendere la reale natura del suo dolore, che verosimilmente è di natura pleuro-pericardica. Potrebbe risultare utile anche una radiografia del torace, tuttavia, per la complessità della situazione e tenuto conto del carico farmacologico cui è sottoposto, sarebbe utile parlarne con il collega specialista che la segue.
Saluti
a distanza è difficile comprendere la reale natura del suo dolore, che verosimilmente è di natura pleuro-pericardica. Potrebbe risultare utile anche una radiografia del torace, tuttavia, per la complessità della situazione e tenuto conto del carico farmacologico cui è sottoposto, sarebbe utile parlarne con il collega specialista che la segue.
Saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 48.3k visite dal 03/02/2012.
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