Ipertensione diastolica e stress
salve ho 32 anni sono alto 1.73 per 69kg da circa 5 anni soffro di ansia generalizzata (ed alcuni attacchi di panico) sono in cura con alprazolam con 1,5 mg al giorno.
da quando ho cominciato a soffrire di ansia ho scoperto di avere la pressione alta..prima sia la sistolica che la diastolica mentre da più di un anno la mia ipertensione si limita alla diastolica che normalmente è sopra gli 80 arrivando spesso a 90-95 anche 100 a volte, mentre la sistolica difficilmente supera i 130. però d'estate la pressione si abbassa notevolmente, con la sistolica sotto i 110 e la distolica anche sotto i 70 ed avverto anche spossatezza soprattutto nelle giornate molto calde. il mio medico mi ha consigliato di ridurre un pò il peso ed eliminare il sale dalla dieta, cosa che sto facendo, ma non ho ottenuto risultati.
aggiungo che svoglo un lavoro sedentario, fumo 2 sigarette al giorno, sono quasi astemio e sto attento nell'alimentazione e faccio attività fisica 2 giorni alla settimana; però a causa di problemi sul lavoro e famigliari negli ultimi due anni ho affrontato periodi di forte stress che mi hanno portato anche all'insorgere di problemi gastrointestinali e una diagnosi di gastrite (per la quale prendo antiacidi o inibitori di pompa ora però solo all'occorrenza).
ho fatto due holter pressori nel giro di due anni (l'ultimo un anno fa) ed anche un holter ecg ma nulla di anormale; ho fatto anche esami per gli ormoni tiroidei, ecografia ranale, catecolamine urinarie ma tutto negativo, così come i valori ematologici sono tutti nella norma. prova da sforzo a settembre scorso e visita cardiologica per idonietà all'attività fisica, ed è risultato tutto nella norma. inoltre a volte avverto delle extrasistoli (diciamo 3-4 volte al giorno) o dopo i pasti (dopo i quali sono sempre gonfio e con digestione lenta) o in momenti in cui sono particolarmente ansioso..mentre non mi è mai capitato durante l'attività fisica.
aggiungo che i miei nonni (maschi) hanno avuto episodi di ischemia cardiaca però dopo i 75 anni, mentre mio padre ha avuto episodi di angina e messo due stant coronarici dopo i 55 anni (c'è da dire che soffriva di ipertensione da anni, fumava più di un pacchetto di sigarette al giorno, colesterolo e glicemia molto oltre i limiti, nessuna attività fisica e abbondanza di cibo..insomma non è mai stato attento al proprio stile di vita) mentre mia madre soffre di ipotiroidismo lieve.
il mio medico mi ha detto che se la pressione non si normalizza dovrò ricorrere a delle cure per controllarla..ma io non voglio iniziare una terapia di questo tipo che poi mi porterò dietro per sempre!!
cosa altro posso fare per risolvere questo problema di ipertensione? io sono sempre più convinto che dipenda da un fattore psicologico! ma può essere che il solo stress e l'ansia alteri in tal modo la pressione e causi anche altri problemi di salute?!
credo di non aver omesso nulla. La ringrazio in anticipo per la risposta
cordiali saluti
da quando ho cominciato a soffrire di ansia ho scoperto di avere la pressione alta..prima sia la sistolica che la diastolica mentre da più di un anno la mia ipertensione si limita alla diastolica che normalmente è sopra gli 80 arrivando spesso a 90-95 anche 100 a volte, mentre la sistolica difficilmente supera i 130. però d'estate la pressione si abbassa notevolmente, con la sistolica sotto i 110 e la distolica anche sotto i 70 ed avverto anche spossatezza soprattutto nelle giornate molto calde. il mio medico mi ha consigliato di ridurre un pò il peso ed eliminare il sale dalla dieta, cosa che sto facendo, ma non ho ottenuto risultati.
aggiungo che svoglo un lavoro sedentario, fumo 2 sigarette al giorno, sono quasi astemio e sto attento nell'alimentazione e faccio attività fisica 2 giorni alla settimana; però a causa di problemi sul lavoro e famigliari negli ultimi due anni ho affrontato periodi di forte stress che mi hanno portato anche all'insorgere di problemi gastrointestinali e una diagnosi di gastrite (per la quale prendo antiacidi o inibitori di pompa ora però solo all'occorrenza).
ho fatto due holter pressori nel giro di due anni (l'ultimo un anno fa) ed anche un holter ecg ma nulla di anormale; ho fatto anche esami per gli ormoni tiroidei, ecografia ranale, catecolamine urinarie ma tutto negativo, così come i valori ematologici sono tutti nella norma. prova da sforzo a settembre scorso e visita cardiologica per idonietà all'attività fisica, ed è risultato tutto nella norma. inoltre a volte avverto delle extrasistoli (diciamo 3-4 volte al giorno) o dopo i pasti (dopo i quali sono sempre gonfio e con digestione lenta) o in momenti in cui sono particolarmente ansioso..mentre non mi è mai capitato durante l'attività fisica.
aggiungo che i miei nonni (maschi) hanno avuto episodi di ischemia cardiaca però dopo i 75 anni, mentre mio padre ha avuto episodi di angina e messo due stant coronarici dopo i 55 anni (c'è da dire che soffriva di ipertensione da anni, fumava più di un pacchetto di sigarette al giorno, colesterolo e glicemia molto oltre i limiti, nessuna attività fisica e abbondanza di cibo..insomma non è mai stato attento al proprio stile di vita) mentre mia madre soffre di ipotiroidismo lieve.
il mio medico mi ha detto che se la pressione non si normalizza dovrò ricorrere a delle cure per controllarla..ma io non voglio iniziare una terapia di questo tipo che poi mi porterò dietro per sempre!!
cosa altro posso fare per risolvere questo problema di ipertensione? io sono sempre più convinto che dipenda da un fattore psicologico! ma può essere che il solo stress e l'ansia alteri in tal modo la pressione e causi anche altri problemi di salute?!
credo di non aver omesso nulla. La ringrazio in anticipo per la risposta
cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
se lei ha ricevuto una diagnosi di ansia generalizzata (da chi?) è opportuno che intervenga in maniera adeguata per porvi rimedio.
Chi ha impostato la terapia farmacologica?
Immagino che sia il medico di base, e se è così la invito a rivolgersi piuttosto ad un medico specializzato in psichiatria che possa magari indicarle un farmaco differente rispetto ad un sintomatico come quello che sta assumendo.
L'ipertensione dipende spesso da fattori anche o solo psicologici:
www.medicitalia.it/fmassaro/news/1655/L-ipertensione-come-risposta-allo-stress
Le consiglio di conseguenza di prendere contatto con uno psicologo della sua zona per affrontare la questione.
Questo non significa che se il suo curante ritiene che i suoi valori pressori sono preoccupanti e pericolosi non debba seguire le indicazioni che le darà dal punto di vista farmacologico, ma nel frattempo sarà utile che intraprenda un percorso psicologico che le permetta di affrontare diversamente i fattori di stress che può incontrare anche in futuro, senza sviluppare sintomi psicosomatici importanti e fastidiosi come quelli che ci ha descritto.
se lei ha ricevuto una diagnosi di ansia generalizzata (da chi?) è opportuno che intervenga in maniera adeguata per porvi rimedio.
Chi ha impostato la terapia farmacologica?
Immagino che sia il medico di base, e se è così la invito a rivolgersi piuttosto ad un medico specializzato in psichiatria che possa magari indicarle un farmaco differente rispetto ad un sintomatico come quello che sta assumendo.
L'ipertensione dipende spesso da fattori anche o solo psicologici:
www.medicitalia.it/fmassaro/news/1655/L-ipertensione-come-risposta-allo-stress
Le consiglio di conseguenza di prendere contatto con uno psicologo della sua zona per affrontare la questione.
Questo non significa che se il suo curante ritiene che i suoi valori pressori sono preoccupanti e pericolosi non debba seguire le indicazioni che le darà dal punto di vista farmacologico, ma nel frattempo sarà utile che intraprenda un percorso psicologico che le permetta di affrontare diversamente i fattori di stress che può incontrare anche in futuro, senza sviluppare sintomi psicosomatici importanti e fastidiosi come quelli che ci ha descritto.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
innazituto grazie per la risposta.
allora 5 anni fa in seguito a 2 episodi di attacchi di panico mi sono rivolto ad uno psichiatra che mi ha presscritto l'alprazolam ed il daparox, in seguito mi ma fatto itraprendere una terapia psicologica per circa 7-8 mesi..dopo i quali le cose sono andate un pò meglio; infatti lo psichiatra mi ha tolto il daparox (che ho preso per un anno circa) e mi ha detto di prendere l'alprazolam al bisogno, diciamo che fino a un anno e mezzo fa prendevo circa 0.25-0.50 mg al giorno. poi però da circa 2 anni a questa parte le cose dal punto di vista dell'ansia e dello stress sono peggiorate e sono arrivato a 1.5 mg (ma oramai è più l'effetto placebo che quello reale a fare effetto).
nel post iniziale non l'ho messo in quanto mi riferivo all'ipertensione..ma c'è da dire che l'ansia porta con se (nell'ultimo anno in maniera più accentuata) una forte ipocondria che mi ha portato a fare visite ed analisi ripetute soprattutto per controllare i parametri cardiaci.
durante il giorno sono per metà del tempo teso ed agitato ed a volte sento palpitazioni e dolori al collo.
comunque quello che mi preoccupa di più è la pressione alta! lei dice che posso escludere problemi di origine somatica..e che il mio problema di pressione è da imputare allo stress e all'ansia? che tipo di terapia dovrei intraprendere?!
grazie per la risposta
allora 5 anni fa in seguito a 2 episodi di attacchi di panico mi sono rivolto ad uno psichiatra che mi ha presscritto l'alprazolam ed il daparox, in seguito mi ma fatto itraprendere una terapia psicologica per circa 7-8 mesi..dopo i quali le cose sono andate un pò meglio; infatti lo psichiatra mi ha tolto il daparox (che ho preso per un anno circa) e mi ha detto di prendere l'alprazolam al bisogno, diciamo che fino a un anno e mezzo fa prendevo circa 0.25-0.50 mg al giorno. poi però da circa 2 anni a questa parte le cose dal punto di vista dell'ansia e dello stress sono peggiorate e sono arrivato a 1.5 mg (ma oramai è più l'effetto placebo che quello reale a fare effetto).
nel post iniziale non l'ho messo in quanto mi riferivo all'ipertensione..ma c'è da dire che l'ansia porta con se (nell'ultimo anno in maniera più accentuata) una forte ipocondria che mi ha portato a fare visite ed analisi ripetute soprattutto per controllare i parametri cardiaci.
durante il giorno sono per metà del tempo teso ed agitato ed a volte sento palpitazioni e dolori al collo.
comunque quello che mi preoccupa di più è la pressione alta! lei dice che posso escludere problemi di origine somatica..e che il mio problema di pressione è da imputare allo stress e all'ansia? che tipo di terapia dovrei intraprendere?!
grazie per la risposta
[#3]
Visto che ci ha riferito di essere seguito dal suo curante per questo problema immagino che le abbia fatto eseguire tutte le analisi del caso (ad es. per verificare che non siano presenti patologie renali o tiroidee).
Se questo non è avvenuto può riparlargli e valutare con lui se non sia il caso di effettuare ulteriori accertamenti.
Questo però non cambia il fatto che lei soffre di ansia e che in un numero rilevante di casi i fattori psicosomatici incidono sulla pressione arteriosa in genere elevandola, come trova scritto nell'articolo che le ho linkato.
Può dirci che tipo di psicoterapia ha effettuato e con che frequenza delle sedute e durata complessiva?
Ha interrotto la terapia concordandolo con chi la seguiva o di sua iniziativa?
Se questo non è avvenuto può riparlargli e valutare con lui se non sia il caso di effettuare ulteriori accertamenti.
Questo però non cambia il fatto che lei soffre di ansia e che in un numero rilevante di casi i fattori psicosomatici incidono sulla pressione arteriosa in genere elevandola, come trova scritto nell'articolo che le ho linkato.
Può dirci che tipo di psicoterapia ha effettuato e con che frequenza delle sedute e durata complessiva?
Ha interrotto la terapia concordandolo con chi la seguiva o di sua iniziativa?
[#4]
Ex utente
nel primo post ho scritto di aver fatto gli esami tirodei e renali con esito negativo,
la terapia psicologica l'ho fatto presso il csm della asl della mia città erano sedute di circa un'ora, all'inizio di una volta a settimana poi una ogni due ed alla fine una volta al mese..diciamo che la decisione di sospendere le sedute è stata presa dalla psicologa che mi seguiva..certo miglioramenti c'erano stati ma evidentemente non si è riusciti a curare del tutto il problema visto che dopo un paio di anni stavo "punto e a capo"!
da quello che ho capito le asl hanno poco tempo, poche risorse e molti utenti..evidentemente c'è un limite di tempo per risolvere il problema dopo di che si passa oltre visto che le liste di attesa sono lunghe (anche io all'inizio ho dovuto aspettare 2 mesi per iniziare la terapia).
ultimamente ho preso dei nominativi di due psicoterapeuti che si occupano di terapia cognitivo-comportamentale..ma ancora decido di iniziare! in quanto sono abbastanza onerose le sedute! volevo tornare al csm della asl ma credo che sia un altro buco nell'acqua!!
nel frattempo cerco di "curarmi" da solo e cercare di fuggire il più possibile dall situazioni stressanti..solo che ci sono dei periodi nei quali tutto è ansiogeno anche uscire per fare la spesa!!
il tutto si ripercuote sulla pressione e un anno a questa parte anche nei problemi gastrointestinali (gastrite soprattutto, diagnosticata con gastroscopia).
ma è possibile una tale somatizzazzione dell'ansia e dello stress!?!?!??!?!
mi sembra assurdo..anche perchè finchè non è venuta fuori questa ansia ero una persona iperattiva, facevo mille cose (lavori, sport, hobby) non mi feramavo mai..mentre ora mi è difficile anche andare in palestra!!
inoltre il problema della pressione alta mi preoccupa non poco!
secondo lei che tipo di terapia dovrei intraprendere? e nel frattempo cosa posso fare da solo?
grazie
la terapia psicologica l'ho fatto presso il csm della asl della mia città erano sedute di circa un'ora, all'inizio di una volta a settimana poi una ogni due ed alla fine una volta al mese..diciamo che la decisione di sospendere le sedute è stata presa dalla psicologa che mi seguiva..certo miglioramenti c'erano stati ma evidentemente non si è riusciti a curare del tutto il problema visto che dopo un paio di anni stavo "punto e a capo"!
da quello che ho capito le asl hanno poco tempo, poche risorse e molti utenti..evidentemente c'è un limite di tempo per risolvere il problema dopo di che si passa oltre visto che le liste di attesa sono lunghe (anche io all'inizio ho dovuto aspettare 2 mesi per iniziare la terapia).
ultimamente ho preso dei nominativi di due psicoterapeuti che si occupano di terapia cognitivo-comportamentale..ma ancora decido di iniziare! in quanto sono abbastanza onerose le sedute! volevo tornare al csm della asl ma credo che sia un altro buco nell'acqua!!
nel frattempo cerco di "curarmi" da solo e cercare di fuggire il più possibile dall situazioni stressanti..solo che ci sono dei periodi nei quali tutto è ansiogeno anche uscire per fare la spesa!!
il tutto si ripercuote sulla pressione e un anno a questa parte anche nei problemi gastrointestinali (gastrite soprattutto, diagnosticata con gastroscopia).
ma è possibile una tale somatizzazzione dell'ansia e dello stress!?!?!??!?!
mi sembra assurdo..anche perchè finchè non è venuta fuori questa ansia ero una persona iperattiva, facevo mille cose (lavori, sport, hobby) non mi feramavo mai..mentre ora mi è difficile anche andare in palestra!!
inoltre il problema della pressione alta mi preoccupa non poco!
secondo lei che tipo di terapia dovrei intraprendere? e nel frattempo cosa posso fare da solo?
grazie
[#5]
Benissimo, quindi si può pensare che lei sia in salute e possa occuparsi delll'aspetto psicologico del suo problema.
Tenga presente che ansia e "stress" possono provocare infiniti sintomi fisici, quindi non ci sta riferendo nulla di strano:
www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/1064/Quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-Disturbi-d-Ansia
L'idea di intraprendere una terapia cognitivo comportamentale è buona, e per decidere deve tenere conto non solo del costo ma soprattutto dei benefici che può attendersi.
Le segnalo, in aggiunta o in alternativa, la possibilità di utilizzare una tecnica di rilassamento come il Training Autogeno che aiuta sia a gestire ed eliminare l'ansia, sia ad abbassare i valori della pressione sanguigna negli ipertesi il cui rialzo pressorio non dipende da altre patologie:
www.medicitalia.it/fmassaro/news/932/Contro-l-Ipertensione-si-puo-imparare-anche-a-rilassarsi
Tenga presente che ansia e "stress" possono provocare infiniti sintomi fisici, quindi non ci sta riferendo nulla di strano:
www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/1064/Quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-Disturbi-d-Ansia
L'idea di intraprendere una terapia cognitivo comportamentale è buona, e per decidere deve tenere conto non solo del costo ma soprattutto dei benefici che può attendersi.
Le segnalo, in aggiunta o in alternativa, la possibilità di utilizzare una tecnica di rilassamento come il Training Autogeno che aiuta sia a gestire ed eliminare l'ansia, sia ad abbassare i valori della pressione sanguigna negli ipertesi il cui rialzo pressorio non dipende da altre patologie:
www.medicitalia.it/fmassaro/news/932/Contro-l-Ipertensione-si-puo-imparare-anche-a-rilassarsi
[#6]
Ex utente
ne ho sentito molto aprlare di questo training autogeno anzi mi ricordo che la psicologa che mi seguiva mi consigliò anche lo yoga..mi può consigliare un libro da seguire..visto che nelle librerie ormai si trova di tutto e di più su questi argomenti..ed è facile incappare in ciarlatani qualsiasi..grazie
ps: al mio post iniziale risponderà anche un cardiologo? o la "consulenza" rimane solo psicologica? non che non siano utili i suoi consigli anzi..era solo per avere un parere sull'argomento!
grazie ancora a tutti
ps: al mio post iniziale risponderà anche un cardiologo? o la "consulenza" rimane solo psicologica? non che non siano utili i suoi consigli anzi..era solo per avere un parere sull'argomento!
grazie ancora a tutti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 28.6k visite dal 31/01/2012.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.