La fibrillazione atriale
Anch'io come un mio coetaneo (utente 5064) ho letto attentamente alcune risposte riguardo la fibrillazione atriale. Ho 43 anni e, purtroppo, mi sento di affermare che a tutt'oggi non esiste una cura valida per questa patologia. Io sono affetto da FA da più di 15 anni ma solo da un anno mi è stata diagnosticata. Questo purtroppo per negligenza dei cardiologi. Ho fatto Holter, Ecocolordoppler, elettrocardiogrammi vari. Nessun problema cardiaco. Atrio sn nella norma. Le FA durano ormai anche 30 giorni. Per confrontarmi con il coetane utente 5064 posso dire che ho provato il Rytmonorm, L'Almarytm ma non sono stati efficaci. Al riguardo posso solo dire che sono farmaci gravati da vari effetti collaterali. Non si possono usare questi farmaci per curare la FA quando come effetto collaterale possono dare una fibrillazione ventricolare vi pare normale?
Ho provato betabloccanti come il Sotalex ma come risultato ho ottenuto che la fibrillazione non mi si è più interrotta, non mi rallentava il battito e mi abbassava la pressione. Oltretutto questi betabloccanti non possono essere sospesi se non gradualmente e possono dare problemi riguardo la tolleranza al glucosio. Ho interpellato più cardiologi, alcuni di fama mondiale ma...niente. Anche in questo sito alcuni si sono dati da fare ma purtroppo la medicina ha dei grossi limiti..e si ferma spesso. Dove non vuole fermarsi fa addirittura dei danni.
Mi è stato proposto un "tentativo" di ablazione transcateterale ma.....le percentuali di successo sono del 68% massimo. Un po' pochine non vi pare?
Conclusione del discorso. Credo che dovrò continuare a convivere con questa fibrillazione. Almeno non correrò il rischio di farmi provocare qualche effetto grave con i farmaci o qualche danno con l'ablazione.
All'utente 5064 se leggera questa mia lo invito a contattarmi. Magari potremmo darci notizie utili: e mail: pitone9@hotmail.com
Cordiali saluti a tutti
Ho provato betabloccanti come il Sotalex ma come risultato ho ottenuto che la fibrillazione non mi si è più interrotta, non mi rallentava il battito e mi abbassava la pressione. Oltretutto questi betabloccanti non possono essere sospesi se non gradualmente e possono dare problemi riguardo la tolleranza al glucosio. Ho interpellato più cardiologi, alcuni di fama mondiale ma...niente. Anche in questo sito alcuni si sono dati da fare ma purtroppo la medicina ha dei grossi limiti..e si ferma spesso. Dove non vuole fermarsi fa addirittura dei danni.
Mi è stato proposto un "tentativo" di ablazione transcateterale ma.....le percentuali di successo sono del 68% massimo. Un po' pochine non vi pare?
Conclusione del discorso. Credo che dovrò continuare a convivere con questa fibrillazione. Almeno non correrò il rischio di farmi provocare qualche effetto grave con i farmaci o qualche danno con l'ablazione.
All'utente 5064 se leggera questa mia lo invito a contattarmi. Magari potremmo darci notizie utili: e mail: pitone9@hotmail.com
Cordiali saluti a tutti
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quella della fibrillazione atriale è una problematica che in alcuni casi può rappresentare per il medico che deve trattarla un vero e proprio campo minato...
In effetti la sua analisi del problema con tanto di consulenze autorevoli fatte nel passato, la rendono un esperto della materia e le sue analisi sono assolutamente condivisibili. Tuttavia credo che vada fatta una considerazione ulteriore: se la FA non è clinicamente fastidiosa, non crea pericoli embolici (facendo antiaggreganti o anticoagulanti) a mio parere valga di più la pena di ricorrere a terapie per ridurre la frequenza cardiaca (come la digitale a bassi dosaggi) che non hanno grosse controindicazioni o effetti collaterali. Un trattamento ablativo transcatetere può esitare in un blocco completo con necessità di pace maker definitivo o non avere risultato positivo... Infine la trerapia chirurgica della FA è generalmente riservata ai pazienti che contemporaneamente fanno un intervento sul cuore per valvole o coronarie (ma non mi pare per il momento il suo caso)
In conclusione le auguro di trovare la terapia mirata per il suo caso e le consiglio di seguitare a convivere con la sua fibrillazione adottando comunque le misure per non avere effetti collaterali maggiori (mi riferisco alle embolie e quindi faccia gli anticoagulanti...)
cordialmente
Dr Guglielmo Actis Dato
Cardiochirugia Molinette di Torino
In effetti la sua analisi del problema con tanto di consulenze autorevoli fatte nel passato, la rendono un esperto della materia e le sue analisi sono assolutamente condivisibili. Tuttavia credo che vada fatta una considerazione ulteriore: se la FA non è clinicamente fastidiosa, non crea pericoli embolici (facendo antiaggreganti o anticoagulanti) a mio parere valga di più la pena di ricorrere a terapie per ridurre la frequenza cardiaca (come la digitale a bassi dosaggi) che non hanno grosse controindicazioni o effetti collaterali. Un trattamento ablativo transcatetere può esitare in un blocco completo con necessità di pace maker definitivo o non avere risultato positivo... Infine la trerapia chirurgica della FA è generalmente riservata ai pazienti che contemporaneamente fanno un intervento sul cuore per valvole o coronarie (ma non mi pare per il momento il suo caso)
In conclusione le auguro di trovare la terapia mirata per il suo caso e le consiglio di seguitare a convivere con la sua fibrillazione adottando comunque le misure per non avere effetti collaterali maggiori (mi riferisco alle embolie e quindi faccia gli anticoagulanti...)
cordialmente
Dr Guglielmo Actis Dato
Cardiochirugia Molinette di Torino
GM Actis Dato
Cardiochirurgo
Ospedale Mauriziano
Umberto I di Torino
[#2]
Ex utente
Egr. Dr. Actis
La ringrazio anzitutto per la risposta. Volevo precisarle che, in ogni modo, sono in terapia anticoagulante dal giugno 2004. Prendo 2 mg di Sintrom al giorno e tengo un INR intorno a 2. Oltre non vado, non me la sento proprio. In effetti però questa terapia anticoagulante mi infastidisce non poco. Non riesco ad accettarla anche perchè ho sempre praticato sport e la paura di avere emorragie ed ematomi mi disturba non poco. Inoltre c'è il discorso dei medicinali. Non puoi prendere l'aspirina, devi stare attento che altri medicinali non interferiscana ecc. Non potrei prendere l'aspirina invece del Sintrom ? So che la percentuale di protezione dall'embolia è minore ma questo Sintrom proprio non lo digerisco.
Per quanto riguarda la frequenza cardiaca al polso, a riposa si attesta quasi sempre tra i 78 e gli 84 battiti al minuto. Purtroppo mi pare di capire che all'elettrocardiogramma i battiti risultino essere superiori. Lei mi parla di digitale. Ma ormai non ci capisco più niente. I cardiologi non me l'hanno mai consigliata. Lei mi sconsiglia l'intervento e anche qui sono nella confusione più completa. C'è chi mi sta esortando a farlo ma io non mi convinco per le poche possibilità di successo e la paura di qualche effetto collaterale che lei mi conferma.
La cosa che poi mi manda in bestia è il fatto che sono uno sportivo. A parte questa fastidiosa FA mi sento benissimo. Ma purtroppo ho paura nel riprendere l'attività. Ora scuio di tanto in tanto. ma fino a qualche mese fa giocavo a calcetto e andavo in bici anche in FA.
In conclusione poi le dico la sincera verità. In questo momento ho più paura di un cardiologo che della FA. Io ci ho convissuto per tanti anni ma da quando sono in cura mi hanno peggiorato le cose.
Mi dispiace ma è la realtà.
Se ritiene di avere qualche consiglio utile lo leggerò. Mi scusi lo sfogo, ogni riferimento è puramente casuale. Ma purtroppo come ho già detto la realtà dei fatti mi spinge a dire certe cose contro questo ramo dellka medicina.
Cordiali saluti
La ringrazio anzitutto per la risposta. Volevo precisarle che, in ogni modo, sono in terapia anticoagulante dal giugno 2004. Prendo 2 mg di Sintrom al giorno e tengo un INR intorno a 2. Oltre non vado, non me la sento proprio. In effetti però questa terapia anticoagulante mi infastidisce non poco. Non riesco ad accettarla anche perchè ho sempre praticato sport e la paura di avere emorragie ed ematomi mi disturba non poco. Inoltre c'è il discorso dei medicinali. Non puoi prendere l'aspirina, devi stare attento che altri medicinali non interferiscana ecc. Non potrei prendere l'aspirina invece del Sintrom ? So che la percentuale di protezione dall'embolia è minore ma questo Sintrom proprio non lo digerisco.
Per quanto riguarda la frequenza cardiaca al polso, a riposa si attesta quasi sempre tra i 78 e gli 84 battiti al minuto. Purtroppo mi pare di capire che all'elettrocardiogramma i battiti risultino essere superiori. Lei mi parla di digitale. Ma ormai non ci capisco più niente. I cardiologi non me l'hanno mai consigliata. Lei mi sconsiglia l'intervento e anche qui sono nella confusione più completa. C'è chi mi sta esortando a farlo ma io non mi convinco per le poche possibilità di successo e la paura di qualche effetto collaterale che lei mi conferma.
La cosa che poi mi manda in bestia è il fatto che sono uno sportivo. A parte questa fastidiosa FA mi sento benissimo. Ma purtroppo ho paura nel riprendere l'attività. Ora scuio di tanto in tanto. ma fino a qualche mese fa giocavo a calcetto e andavo in bici anche in FA.
In conclusione poi le dico la sincera verità. In questo momento ho più paura di un cardiologo che della FA. Io ci ho convissuto per tanti anni ma da quando sono in cura mi hanno peggiorato le cose.
Mi dispiace ma è la realtà.
Se ritiene di avere qualche consiglio utile lo leggerò. Mi scusi lo sfogo, ogni riferimento è puramente casuale. Ma purtroppo come ho già detto la realtà dei fatti mi spinge a dire certe cose contro questo ramo dellka medicina.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.8k visite dal 23/03/2005.
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