Ipertensione a 22 anni, possibile?

Buongiorno,
sono Michele, uno studente di 22 anni, sono alto 1.80 e peso 67 Kg e da circa 4 mesi mi hanno diagnosticato una cardiopatia ipertensiva in fase iniziale.
Ora vi descriverò brevemente le vicende che hanno portato alla diagnosi.
In quest'anno ci sono stati 4 episodi separati tra di loro, il primo a febbraio l'ultimo a settembre, di febbre che si manifestava improvvisamente, senza alcun sintomo e che svaniva altrettanto rapidamente senza prendere alcun medicinale con forte sudorazione e tremori e fastidio nella parte lombare,diciamo all'altezza dei reni, che io ho imputato alla tensione dei muscoli per il freddo e tremore che sentivo. Tutto l'episodio durava in media 6-7 ore. La febbre in un episodio è arrivata anche a superare i 40 °C ed in genere arrivava a 39 °C, 3 episodi si sono manifestati di notte dopo una serata al pub con gli amici dove ho bevuto birra anche se non in quantità eccessiva. Ho fatto allora analisi del sangue ed urino coltura poichè il mio medico aveva pensato alla gotta o a infezione alle vie urinarie che non è stata riscontrata. L'ultimo episodio, quello di settembre si è invece manifestato dopo pranzo, dove avevo bevuto vino. In concomitanza erano un paio di giorni che avevo come una sensazione di confusione perenne e senso di palpitazioni che io ho imputato all'ansia accumulata per gli esami universitari appena finiti. Cmq passata la febbre questa volta mi sono deciso a chiamare la guardia medica che durante la visita ha riscontrato una leggera faringite che io ho praticamente in maniera perenne e soprattutto ha misurato una pressione arteriosa di 180-100. Mi ha allora consigliato di andare in pronto soccorso e così ho fatto.
In p.s. la pressione era arrivata a 190-100, mi hanno allora somministrato del capoten e la pressione si è quasi normalizzata attestandosi su valori di 155-85. Da tutte le analisi che hanno effettuato (RX torace, sangue,elettrocardio) che hanno dato risultati normali tranne un valore un po' elevato della proteina c reattiva (6.2 mg/L).
A questo punto ho iniziato tutto l'iter diagnostico per l'ipertensione ed ho fatto le seguenti analisi con i seguenti risultati:
(Crasi ematica,indici di funzionalità renale,epatica e tiroidea, colesterolemia totale trigliceridemia, tests emocoagulativi di base, psa, protidogramma serico, albuminuria) rientrano nella norma tranne il colesterolo HDL 35mg/dl
ECG: nella norma
Ecocolordoppler alle arterie renali: nella norma
RX torace: nella norma
FOO: nella norma
Ecocardiografia: alterazione della fase di riempimento diastolico (rad a 31 AS 31 dtdvs 50 SIV 10 ppvs 9 FE 65%).
Holter pressorio 24h: ha dato valori di pressione nella maggior parte dei casi elevati e pulsazioni nella norma.
Mi è stato allora consigliato di smettere di fumare (ero fumatore abituale sia di sigarette che cannabis) e prescritto aprovel 300 1cp/die.
Ah, in famiglia ci sono altri casi di ipertensione + o - pesante: mio padre, molti miei zii paterni ed in maniera ancora leggera mio fratello di 37 anni.
Poichè il cardiologo che mi ha visitato, mi ha dato solo un foglio con risultati analisi, diagnosi e terapia senza avere la possibilità di parlare sono rimasto con mille dubbi.
1. Possibile che ha 22 mi ritrovo già a fare una terapia per l'ipertensione?
2. Le alterazioni della fase di riempimento riscontrate sono gravi, posso influenzare la qualità della mia vita?
3. Se a 22 anni il mio cuore è già così, come sarà ridotto a 50 anni?
4. Devo prendere degli accorgimenti nella mia vita? Posso svolgere attività sportiva?
5. Perchè nessuno sembra aver dato peso agli episodi febbrili?
6. Secondo voi dovrei continuare l'iter diagnostico e fare qualche altra analisi o ritenete che abbia già fatto tutto ciò che è necessario?

Scusate se mi sono dilungato ma ho creduto opportuno descrivervi in maniera dettagliata la situazione.
Attendendo una vostra risposta vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Utente
Utente
Salve,
come mai nessuno risponde? Non c'è nessuno che possa darmi qualche chiarimento sulla mia situazione?
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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