Fà giocando a calcio ho avuto un attacco di tachicardia
Buongiorno,sono un ragazzo di 24anni,circa4anni fà giocando a calcio ho avuto un attacco di tachicardia(è da quando era bambino che saltuariamente mi venivano ma mai mi ero preoccupato),mi sono spaventato ho avuto paura di morire e i battiti sono saliti circa a 250, da allora non sono più riuscito a praticare alcuno sport,ad andare in montagna o altro,tutto frenato da paura di morire,evito posti dove so di non potere avere un soccorso rapido e basta che faccia un minimo sforzo perchè il cuore batta a mille inoltre da allora anche determinate situazioni come uno spavento ecc.. i portano ad un aumento dei battiti (prima non mi era mai successo) sostanzialmente la mia è paura di avere un infarto,ho provato a riiniziare a giocare a calcio ma ho smesso subito perchè un qualsiasi affanno,battito irregolare o dolorino mi spaventavano a morte con conseguenze che tutto peggiorava.Da quel giorno la mia vita è cambiata e non sò più cosa fare non posso pensare di passare la mia vita a frequentare solo posti vicino a ospedali e non fare più sforzi.Sempre da quel giorno sono diventato estremamente ipocondriaco cosa che non ero mai stato . Grazie.
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Ex utente
Buona sera Dottore, dopo che ho avuto quell'episodio ho effettuato elettrocardiogramma sia normale che sotto sforzo ed ecocardiogramma,tutto nella norma,il cardiologo mi ha detto che non riuscendo a "cogliere sul fatto" la tachicardia non poteva stabilire se sia beningna o maligna ma opta per il primo tipo vedendo i sintomi, inoltre ogni anni mi convinco di riiniziare a giocare a pallone e supero senza problemi la visita medico sportiva( forse perchè mi sento in un ambiente "sicuro")poi però demordo.Purtroppo la diagnosi del cardiologo non mi ha tranquillizzato sinceramente non credo che uno psicologo possa tranquillizzarmi preferirei delle certezze mediche.Posso chiederLe cosa mi consiglia di fare a livello medico? Grazie della risposta.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Se il test da sforzo è stato condotto correttamente, da uno specialista cardiologo e soprattutto è risultato massimale, sinceramente non vedo indicazione ad eseguire ulteriori accertamenti in tal senso.
Come già detto, il compito dello psicologo non è "tranquillizzare", ma aiutarLa a superare un immotivato timore di essere malato o di andare incontro a malattie mortali, che a quanto pare sta condizionando pesantemente la Sua qualità di vita.
Cordiali saluti
Come già detto, il compito dello psicologo non è "tranquillizzare", ma aiutarLa a superare un immotivato timore di essere malato o di andare incontro a malattie mortali, che a quanto pare sta condizionando pesantemente la Sua qualità di vita.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10k visite dal 26/08/2011.
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