Rigurgito mitralico in "cuore d'atleta"

Sono Luigi un giovane collega medico, grande appassionato di ciclismo (mountain bike) che pratico a livello agonistico da 5 anni con ottimi risultati (39 gare vinte).
Circa una settimana fa, facendo un eco cardiaco per il controllo del mio "cuore d'atleta" mi hanno riscontrato un piccolo pallonamento del lembo post. mitralico(senza prolasso) con un piccolo jet da rigurgito sistolico di scarso significato emodinamico( circa 2 anni fa non lo avevano riscontrato).I vari cardiologi consultati mi hanno detto che piccoli jet sono abbastanza frequenti negli atleti (Ipercardiovolume).
Vorrei un vostro parere in merito,visti i vostri vari studi condotti su atleti.Le dimensioni cardiache sono Ventricolo sx diast. 59 mm;Ventricolo sx sist. 38 mm; Setto interv. 12 mm; parete post 11 mm; E.F. 70%; Atrio sx 36 mm; Atrio dx 34 mm; Ventricolo dx 28 mm; Aorta 30 mm.
Ecg:ritmo sinusale a frequenza di 40 b/min'.Tracciato nei limiti della norma,all'ascultazione non si evidenziano soffi.
In gara a frequenze altissime (media di 170 b/min') non sono presenti disturbi...Anzi!!!
Età 27 anni altezza 185 cm, peso 73 Kg.

N.B.L'unico studio trovato,in rete, è stato "Ecocardiografia nel cuore d'atleta" (concluso nel 2003 da P.Caso, P.Zeppilli,M Scherillo,R. Calabrò) dove si desrivevano abbastanza frequentemente "rigurgiti fisiologici" in atleti di fondo.
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Dr. Daniele Gabrielli Cardiologo 35 1
Il riscontro del ‘bollowing’ del LPM con rigurgito mitralico emodinamicamente non significativo non giustifica, al momento, alcuna preoccupazione (da controllare serenamente tra un paio d’anni).
Direi che, anche le dimensioni cavitarie sinistre( TDVS: 59mm) e dello spessore del SIV (12mm) che, apparentemente sembrerebbero aumentate, invece, sono da considerare nei limiti della norma in relazione alla superficie corporea (185 cm di altezza e 73 kg di peso con una SC di 1,96 mq) e soprattutto alla presenza della bradicardia che determina un maggior riempimento ventricolare con conseguente aumento delle dimensioni diastoliche.
Più per curiosità che per preoccupazione, eseguirei un Ecg dinamico delle 24h secondo Holter, per valutare l’entità della bradicardia ed escludere la presenza di pause significative (rassicurandola però, sul frequente riscontro di bradicardia sinusale negli atleti ed, in particolare, nei ciclisti).
Cordiali saluti.

Dott. Daniele Gabrielli
Specialista in Cardiologia

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Utente
Utente
Sa di atleti che in seguito a ipercardiovolume hanno sviluppato piccoli "rigurgiti fisiologici"? Grazie

Oggi ho vinto la mia 40° gara in mountain Bike a Minturno (LT)!!! Media battiti cardiaci 169 b/min' per 46 minuti!
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Dr. Daniele Gabrielli Cardiologo 35 1
E' una cosa frequente per atleti e non. Da non preoccuparsi.
Complimenti per la vittoria.
Alla prossima.
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Utente
Utente
Grazie per le rassicuranti risposte!!!
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Utente
Utente

Oggi ho eseguito (in clinica da me a Piedimonte ,durante una pausa) un ecocardio sotto sforzo e.......il segnale doppler indicante il jet sistolico mitralico è completamente scomparso!!!!! A riposo sarà presente perche',essendo bradicardico, affluisce troppo sangue in ventricolo e, poi durante la sistole, dà quel piccolo rigurgito non potendo tutto affluire in aorta?
Mi date una vostra spiegazione. GRAZIE
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Utente
Utente
Affinchè chiunque altro atleta non passi quello che ho passato io in questo mese, inserisco questo Abstract.

Prevalence of multivalvular regurgitation in athletes.
Douglas PS, Berman GO, O'Toole ML, Hiller WD, Reichek N.
Cardiovascular Section, Hospital of the University of Pennsylvania, Philadelphia 19104.
To assess the effects of exercise training on the prevalence of valvular regurgitation, 2-dimensional echocardiography and Doppler flow mapping were performed in 45 athletes and 26 sedentary control subjects of similar age and sex. Mitral, tricuspid, aortic and pulmonic regurgitations were sought in all possible views and mitral and tricuspid flow velocities were recorded. Mitral and tricuspid anulus diameters and the maximal areas of regurgitant flow were planimetered. Regurgitation of at least one of the cardiac valves was found in 91% of athletes but in only 38% of control subjects (p less than 0.001). Mitral and tricuspid regurgitation occurred more commonly in athletes than in control subjects (mitral 69 vs 27%; tricuspid 76 vs 15%). The prevalence of aortic and pulmonic regurgitation was similar. Although athletes and sedentary normal subjects differed with respect to heart rate, right and left ventricular filling patterns and tricuspid and mitral anulus diameters, none of these variables was related to the presence or severity of regurgitation. Thus, exercise training is associated with an increased prevalence of mitral and tricuspid regurgitation and altered ventricular inflow patterns. The mechanism of these findings is unclear. Multivalvular regurgitation is common in athletes and does not imply structural valvular abnormalities.
PMID: 2662745 [PubMed - indexed for MEDLINE]