Blocco fascicolare anteriore sinistro

Gentile dottore,
mio padre di 58 anni, nel corso di un ricovero ospedaliero di controllo post-prostatectomia radicale per neoplasia, è stato sottoposto a ECG di routine da cui è risultato:
"Ritmo sinusale. Blocco fascicolare anteriore sinistro."
Abbiamo rappresentato ai medici che dagli ECG effettuati in passato era sempre risultato tutto regolare (infatti il 10 maggio u.s. è stato sottoposto a intervento chirurgico)dunque, adducendo la diagnosi alla "vetustà" e imperfezione di funzionamento dei macchinari, hanno ripetuto l'esame con la seguente diagnosi "RITMO SINUSALE COMPATIBILE CON PATOLOGIA POLMONARE. BLOCCO FASCICOLARE ANTERIORE SINISTRO. INTERVALLO QT ALLUNGATO. ECG ANORMALE."
Atteso che mio padre non ha mai sofferto di patologie cardiaco/polmonari (rx torace torace di aprile u.s. nella norma - spirometria complessa effettuata il 05.04.2011 nella norma) non mi spiego di cosa possa trattarsi e se invece la diagnosi sia effettivamente compatibile con un "problema" dei macchinari.
Riporto la diagnosi di una ECG del 9.4.2011 effettuata presso altro ospedale:
O.C. : toni cardiaci ritmici, parafonici;
O.P. : murmure aspro
Non soffi carotidei, addominali o sui punti di repere delle arterie renali. Assenza di edemi declivi
Di cosa si tratta e quale strada ci consiglia di percorrere?
Grazie
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.6k 146
Si tratta evidentemente di un referto scritto per mezzo di un software per l'interpretazione automatica dei tracciati ECG. Questi software non potranno mai sostituire l'occhio del cardiologo, in quanto "ragionano" in termini strettamente matematici senza considerare quindi la situazione clinica di ogni singolo paziente, nè tanto meno la sua età, costituzione fisica, patologie intercorrenti, farmaci assunti, eccetera. In tal modo vengono evidenziate (come probabilmente nel caso di Suo padre) come patologiche minime alterazioni dei parametri elettrocardiografici che in caso di interpretazione "umana" non vengono neanche descritte, in quanto considerate non patologiche per quel determinato paziente.
In ogni caso, le alterazioni riscontrate non rivesterebbero carattere di particolare importanza.
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

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