Cardiopatia ipertensiva
L'esame ecocolordoppler ha evidenziato quanto segue:
Atrio sinistro di normali dimensioni
Valvola aortica tricuspide, cuspidi normomobili
Lieve dilatazione dell'aorta ascendente 3,8 mm
Ventricolo sinistro di normali dimensioni, lievemente ipertrofico e con conservata funzione di pompa complessiva. Non evidenti anomalie della cinetica zonale.
DTD cm.5 DTS cm.3,2 SIV e PP cm.1,2 FE 58%
Lembi mitralici ispessiti, mobili, con coaptazione in sede.
Cavità destre non alterate significativamente.
Alterato rilasciamento del ventricolo di sinistra.
Trascurabile reflusso mitralico e minimo reflusso aortico.
Diagnosi: Cardiopatia ipertensiva con conservata funzione di pompa.
Il medico ha sottolineato che il problema è essenzialmente dovuto alla ipertensione. I miei valori sono normalmente di 140/90 (per eccesso) con picchi saltuari di 150 max 160 che riguardano solo la massima.
Ho avuto, lo scorso inverno, in un periodo di freddo intenso i seguenti sintomi:
Senso di costrizione parte alta del petto, dispnea e reflusso esofageo.
Senso di spossatezza generale, talvolta vertigine lieve, senso di stordimento dopo una fatica. Con l'estate i sintomi si sono attenuati quasi a scomparire del tutto. In seguito ai sintomi sopradescritti, in un giorno di particolare intensità, mi sono recato al pronto soccorso del mio ospedale dove, dopo gli esami di rito peraltro negativi, mi hanno diagnosticato ipertensione e suggerito, vista l'età ed un rischio familiare (padre morto d'infarto a 59 anni) l'uso di ACE inibitori ed aspirina cardiaca.
Ho iniziato la terapia contro l'ipertensione con il mio medico di famiglia, provando il Ramipril che ho però sospeso dopo un paio di settimane a causa del rapido abbassamento di pressione e conseguente aumento del battito cardiaco (110/120), in attesa di ecocolordoppler che ho eseguito ieri 22 luglio e visita cardiologica che effettuerò il 7 ottobre.
Nel frattempo vorrei sapere se devo riprendere l'uso dei farmaci per l'ipertensione e come fronteggiare il problema della tachicardia. Anche altre tipologie di farmaci ipotensivi non hanno ottenuto l'effetto di riportare il battito su valori normali ma, in compenso, mi hanno devastato a causa dei sintomi collaterali pressochè uguali per tutti.
Cosa ne pensate? Ritenete che sia il caso di provvedere ad una Tac coronarica ed ulteriori accertamenti?
Vi ringrazio per l'attenzione e vi auguro sempre buon lavoro!
Atrio sinistro di normali dimensioni
Valvola aortica tricuspide, cuspidi normomobili
Lieve dilatazione dell'aorta ascendente 3,8 mm
Ventricolo sinistro di normali dimensioni, lievemente ipertrofico e con conservata funzione di pompa complessiva. Non evidenti anomalie della cinetica zonale.
DTD cm.5 DTS cm.3,2 SIV e PP cm.1,2 FE 58%
Lembi mitralici ispessiti, mobili, con coaptazione in sede.
Cavità destre non alterate significativamente.
Alterato rilasciamento del ventricolo di sinistra.
Trascurabile reflusso mitralico e minimo reflusso aortico.
Diagnosi: Cardiopatia ipertensiva con conservata funzione di pompa.
Il medico ha sottolineato che il problema è essenzialmente dovuto alla ipertensione. I miei valori sono normalmente di 140/90 (per eccesso) con picchi saltuari di 150 max 160 che riguardano solo la massima.
Ho avuto, lo scorso inverno, in un periodo di freddo intenso i seguenti sintomi:
Senso di costrizione parte alta del petto, dispnea e reflusso esofageo.
Senso di spossatezza generale, talvolta vertigine lieve, senso di stordimento dopo una fatica. Con l'estate i sintomi si sono attenuati quasi a scomparire del tutto. In seguito ai sintomi sopradescritti, in un giorno di particolare intensità, mi sono recato al pronto soccorso del mio ospedale dove, dopo gli esami di rito peraltro negativi, mi hanno diagnosticato ipertensione e suggerito, vista l'età ed un rischio familiare (padre morto d'infarto a 59 anni) l'uso di ACE inibitori ed aspirina cardiaca.
Ho iniziato la terapia contro l'ipertensione con il mio medico di famiglia, provando il Ramipril che ho però sospeso dopo un paio di settimane a causa del rapido abbassamento di pressione e conseguente aumento del battito cardiaco (110/120), in attesa di ecocolordoppler che ho eseguito ieri 22 luglio e visita cardiologica che effettuerò il 7 ottobre.
Nel frattempo vorrei sapere se devo riprendere l'uso dei farmaci per l'ipertensione e come fronteggiare il problema della tachicardia. Anche altre tipologie di farmaci ipotensivi non hanno ottenuto l'effetto di riportare il battito su valori normali ma, in compenso, mi hanno devastato a causa dei sintomi collaterali pressochè uguali per tutti.
Cosa ne pensate? Ritenete che sia il caso di provvedere ad una Tac coronarica ed ulteriori accertamenti?
Vi ringrazio per l'attenzione e vi auguro sempre buon lavoro!
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Gentile utente,
lei presenta il tipico quadro del soggetto iperteso, con iniziale danno cardiaco, meritevole senz'altro di una adeguata terapia farmacologica. In tal senso, on line, è deontologicamente vietato indicarle una classe di farmaci, ma inizialmente può recarsi anche dal medico di famiglia per un iniziale approccio terapeutico. Non necessita, al momento, di nessuna TAC coronarica, semmai tra un paio di mesi, si sottoponga ad un test da sforzo.
Saluti
lei presenta il tipico quadro del soggetto iperteso, con iniziale danno cardiaco, meritevole senz'altro di una adeguata terapia farmacologica. In tal senso, on line, è deontologicamente vietato indicarle una classe di farmaci, ma inizialmente può recarsi anche dal medico di famiglia per un iniziale approccio terapeutico. Non necessita, al momento, di nessuna TAC coronarica, semmai tra un paio di mesi, si sottoponga ad un test da sforzo.
Saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7k visite dal 23/07/2011.
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