I dolori al petto, localizzati
Buongiorno,
ho 44 anni e lo scorso novembre, in un periodo di forma fisica molto buona, sono stato colpito da un virus para-influenzale, con sensazione di tachicardia e alcuni dolori persistenti intercostali. Il primo giorno che ho avvertito questi sintomi coincideva casualmente con la visita d'idoneità per la palestra che frequentavo. Il medico che mi ha visitato mi ha consigliato una visita d'idoneità sportiva, che ho eseguito circa 20 giorni dopo, dando tempo alla risoluzione della para-influenza (con febbre mai sopra 37,5°C). L'elettrocardiogramma ha rivelato frequenti extra-sistole, e dunque sono stato sottoposto ad eco-cardiogramma e Holter a distanza di altri 10 giorni. Il risultato è stato confortante, sia il cardiologo che il mio medico di fiducia hanno diagnosticato un episodio virale che aveva interessato il cuore, e ordinato un periodo di riposo seguito da blanda attività fisica. Peraltro le analisi del sangue eseguite negli stessi giorni avevano rivelato altissimi valori di colesterolo e trigliceridi. Le cose sono migliorate con il tempo (anche i valori del sangue sono rientrati nella norma, grazie ad un regime alimentare idoneo) e da un paio di mesi ho ripreso a muovermi un po' soprattutto in bicicletta. Tuttavia in questi giorni, probabilmente per una situazione di stress lavorativo, avverto nuovamente quei sintomi, anche se in misura minore. Ciò che mi impressiona sono i dolori al petto, localizzati in punti precisi delle costole, che aumentano facendoci pressione sopra. E poi una sensazione di disagio, come se non riuscissi a fare sforzi (circa una settimana fa, aggiustando la mia bicicletta, ho avvertito una forte pressione al petto, senza aver fatto sforzi esagerati). Tra non molto ho intenzione di eseguire nuovamente i controllo cardiologici, ma speravo di arrivarci in condizioni migliori. In passato non ho avuto mai problemi al cuore, e non c'è familiarità per patologie di questo tipo. Grazie.
ho 44 anni e lo scorso novembre, in un periodo di forma fisica molto buona, sono stato colpito da un virus para-influenzale, con sensazione di tachicardia e alcuni dolori persistenti intercostali. Il primo giorno che ho avvertito questi sintomi coincideva casualmente con la visita d'idoneità per la palestra che frequentavo. Il medico che mi ha visitato mi ha consigliato una visita d'idoneità sportiva, che ho eseguito circa 20 giorni dopo, dando tempo alla risoluzione della para-influenza (con febbre mai sopra 37,5°C). L'elettrocardiogramma ha rivelato frequenti extra-sistole, e dunque sono stato sottoposto ad eco-cardiogramma e Holter a distanza di altri 10 giorni. Il risultato è stato confortante, sia il cardiologo che il mio medico di fiducia hanno diagnosticato un episodio virale che aveva interessato il cuore, e ordinato un periodo di riposo seguito da blanda attività fisica. Peraltro le analisi del sangue eseguite negli stessi giorni avevano rivelato altissimi valori di colesterolo e trigliceridi. Le cose sono migliorate con il tempo (anche i valori del sangue sono rientrati nella norma, grazie ad un regime alimentare idoneo) e da un paio di mesi ho ripreso a muovermi un po' soprattutto in bicicletta. Tuttavia in questi giorni, probabilmente per una situazione di stress lavorativo, avverto nuovamente quei sintomi, anche se in misura minore. Ciò che mi impressiona sono i dolori al petto, localizzati in punti precisi delle costole, che aumentano facendoci pressione sopra. E poi una sensazione di disagio, come se non riuscissi a fare sforzi (circa una settimana fa, aggiustando la mia bicicletta, ho avvertito una forte pressione al petto, senza aver fatto sforzi esagerati). Tra non molto ho intenzione di eseguire nuovamente i controllo cardiologici, ma speravo di arrivarci in condizioni migliori. In passato non ho avuto mai problemi al cuore, e non c'è familiarità per patologie di questo tipo. Grazie.
[#1]
Gentile Utente,
i dolori puntori che aumentano con la digitopressione non sono a genesi cardiaca.
Può comunque inserire tra i prossimi controlli cardiologici un Test da Sforzo che La tranquillizzerà ulteriormente circa lo stato di salute del suo cuore.
Cordiali Saluti
i dolori puntori che aumentano con la digitopressione non sono a genesi cardiaca.
Può comunque inserire tra i prossimi controlli cardiologici un Test da Sforzo che La tranquillizzerà ulteriormente circa lo stato di salute del suo cuore.
Cordiali Saluti
Dr. Vincenzo Russo
Medico-Chirurgo
Specialista in Cardiologia
[#2]
Ex utente
gentili dottori,
riprendo a distanza di 2 mesi l'argomento.
Premetto che nel mese di settembre, finite le ferie e tornato ad un ritmo per così dire "regolare", effettuerò i nuovi controlli cardiologici.
La situazione è la seguente. Da circa 1 anno sono sottoposto ad un carico di lavoro molto intenso, e, a differenza degli anni passati, non ho modo di equilibrare le ore passate in ufficio o in auto con adeguata attività fisica. Ciò per il motivo di cui ho parlato nella precedente comunicazione. La sensazione, ora che sono in ferie, è che il mio fisico sia stato "congelato"; ora che pratico un po' di nuoto al mare o eseguo alcuni lavori in casa piuttosto pesanti, provo una stanchezza enorme e avverto una tachicardia frequente. Ho misurato la pressione (125/75) che mi sembra buona e i battiti, che anche a riposo sono vicini a 80, sono sempre più alti del solito. Avverto, ma non regolarmente, i dolori intercostali di cui sopra, che si diffondono in aree diverse del torace.
Ripeto, la mia sensazione è che il mio fisico voglia tornare a muoversi come prima (non soltanto con i "45 minuti di camminata veloce" consigliati dal mio medico), ma non sia ancora in grado di farlo; come un cane che si morde la coda, più permane questa situazione di scarsa mobilità, più le cose peggiorano. Spero che questo periodo (breve) di riposo scarichi un po' di stress, ma sinceramente non so come comportarmi alla ripresa del lavoro, che (... per fortuna!) sarà sicuramente ancora molto intenso.
grazie anticipatamente delle cortesi risposte.
riprendo a distanza di 2 mesi l'argomento.
Premetto che nel mese di settembre, finite le ferie e tornato ad un ritmo per così dire "regolare", effettuerò i nuovi controlli cardiologici.
La situazione è la seguente. Da circa 1 anno sono sottoposto ad un carico di lavoro molto intenso, e, a differenza degli anni passati, non ho modo di equilibrare le ore passate in ufficio o in auto con adeguata attività fisica. Ciò per il motivo di cui ho parlato nella precedente comunicazione. La sensazione, ora che sono in ferie, è che il mio fisico sia stato "congelato"; ora che pratico un po' di nuoto al mare o eseguo alcuni lavori in casa piuttosto pesanti, provo una stanchezza enorme e avverto una tachicardia frequente. Ho misurato la pressione (125/75) che mi sembra buona e i battiti, che anche a riposo sono vicini a 80, sono sempre più alti del solito. Avverto, ma non regolarmente, i dolori intercostali di cui sopra, che si diffondono in aree diverse del torace.
Ripeto, la mia sensazione è che il mio fisico voglia tornare a muoversi come prima (non soltanto con i "45 minuti di camminata veloce" consigliati dal mio medico), ma non sia ancora in grado di farlo; come un cane che si morde la coda, più permane questa situazione di scarsa mobilità, più le cose peggiorano. Spero che questo periodo (breve) di riposo scarichi un po' di stress, ma sinceramente non so come comportarmi alla ripresa del lavoro, che (... per fortuna!) sarà sicuramente ancora molto intenso.
grazie anticipatamente delle cortesi risposte.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.1k visite dal 13/06/2011.
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