Ansia, malessere e dolori al petto: come distinguerli da possibile infarto del miocardo?
Buonasera.
E' ormai risaputo che un attacco d'ansia genera un ventaglio di sintomi che possono simulare una cardiopatia ischemica o un infarto del miocardo.
In generale non è mai possibile distinguere con certezza, senza un elettrocardiogramma e senza gli enzimi "cardiaci" (prelievo del sangue) se ad esempio un dolore al petto, accompagnato da altri sintomi dubbi, sia di origine cardiaca o meno.
Mentre un attacco di panico generalmente non è pericoloso e quindi si puo' "aspettare" che passi, in un infarto del miocardo ogni minuto è prezioso per la vita.
Quindi seguendo questa logica, nel dubbio, si dovrebbe andare tutte le volte al PS o chiamare il 118?
Oppure si potrebbe ragionare tenendo conto dei fattori di rischio come fumo, sedentarietà, diabete, età, sesso, familiarità, ecc.... e stimare quindi una percentuale di probabilità che possa tratatrsi o no di un infarto del miocardo ed agire di conseguenza?
PS: ho esposto questo quesito, considerando che il soggetto abbia eseguito annualmente almeno un ECG da sforzo, un ecocardiocolordoppler ed eventualmente un ECG 24 ore e che risulti sano.
Grazie
Cordiali saluti
E' ormai risaputo che un attacco d'ansia genera un ventaglio di sintomi che possono simulare una cardiopatia ischemica o un infarto del miocardo.
In generale non è mai possibile distinguere con certezza, senza un elettrocardiogramma e senza gli enzimi "cardiaci" (prelievo del sangue) se ad esempio un dolore al petto, accompagnato da altri sintomi dubbi, sia di origine cardiaca o meno.
Mentre un attacco di panico generalmente non è pericoloso e quindi si puo' "aspettare" che passi, in un infarto del miocardo ogni minuto è prezioso per la vita.
Quindi seguendo questa logica, nel dubbio, si dovrebbe andare tutte le volte al PS o chiamare il 118?
Oppure si potrebbe ragionare tenendo conto dei fattori di rischio come fumo, sedentarietà, diabete, età, sesso, familiarità, ecc.... e stimare quindi una percentuale di probabilità che possa tratatrsi o no di un infarto del miocardo ed agire di conseguenza?
PS: ho esposto questo quesito, considerando che il soggetto abbia eseguito annualmente almeno un ECG da sforzo, un ecocardiocolordoppler ed eventualmente un ECG 24 ore e che risulti sano.
Grazie
Cordiali saluti
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Un soggetto come dice lei, che non ha familiarità, che non fuma, che non abbia familiarità, etc etc. Il qualE presentasse uN dolore toracico non tipico per tipo e durata ha una scarsa probabilità di avere un attacco cardiaco
Cordialità
Cecchini
www.cecchinicuorze.org
Cordialità
Cecchini
www.cecchinicuorze.org
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.6k visite dal 12/06/2011.
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