Dolore toracico a riposo
Buongiorno. Chiedo il Vostro aiuto perché negli ultimi anni ho avuto diversi episodi di dolore toracico. L'ultimo (che mi portato nuovamente dal cardiologo) risale a due giorni fa. Mi sono svegliata improvvisamente di notte con un dolore acuto e costrittivo nella zona del seno dx,irradiato verso lo sterno,con tachicardia e sudorazione. Il dolore si è attenuato nel giro di circa 15 minuti, ma in seguito ho avuto nella zona interessata una sensazione di bruciore e dolore meno acuto, ma più costante.
Il cardiologo mi ha sottoposta a ecg e ecocardiogramma che sono risultati nella norma (solo in eco rigurgito valvolare mitralico lieve). Negli scorsi anni mi era stato anche eseguito Holter 24h e ecg sotto sforzo: entrambi nella norma. Il cardiologo mi ha suggerito di sottopormi a ecostress farmacologico, ma io ho il terrore di rischi collaterali.
Preciso che, al fine di definire la causa, ho fatto anche controlli gastroenterologici dai quali è emersa una lieve forma di gastrite con reflusso gastroesofageo.
Vi chiedo, tenuto conto del ripetersi nel tempo di questi dolori e degli esami già fatti, un parere su quale percorso seguire al fine di riuscire a capire con certezza la natura di questi dolori che, peraltro, hanno gli episodi scatenanti e più acuti a riposo (di notte).
Vi ringrazio anticipatamente.
Il cardiologo mi ha sottoposta a ecg e ecocardiogramma che sono risultati nella norma (solo in eco rigurgito valvolare mitralico lieve). Negli scorsi anni mi era stato anche eseguito Holter 24h e ecg sotto sforzo: entrambi nella norma. Il cardiologo mi ha suggerito di sottopormi a ecostress farmacologico, ma io ho il terrore di rischi collaterali.
Preciso che, al fine di definire la causa, ho fatto anche controlli gastroenterologici dai quali è emersa una lieve forma di gastrite con reflusso gastroesofageo.
Vi chiedo, tenuto conto del ripetersi nel tempo di questi dolori e degli esami già fatti, un parere su quale percorso seguire al fine di riuscire a capire con certezza la natura di questi dolori che, peraltro, hanno gli episodi scatenanti e più acuti a riposo (di notte).
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
E' molto versoimile che il dolore che lei descrive cosi' precisamente sia legato al reflusso gastroesofageo.
Per tale motivo penso le converrbbe, in accordo ovviamente col Curante, provare con farmaci inibitori della pompa protonica per bloccare la secrezione gastrica, cosi' come porre uno spessore di 4-5 cm sotto le zampe del letto , in modo che la testa sia piu' alta dei piedi e quindi ridurre il reflusso gastroesofageo.
Per cio' che concerne l'ecostress e' un esame che non comporta alcun rischio, si tranquillizzi,. Spesso la diagnosi differenziale tra un dolore esofageo e cardiaco non e' facile, e l'ecostress sarebbe indicato se lei avesse altri fattori di rischio cardiovascolare, come la familiarita' per infarto ed ictsu, una ipertensione , l'assunzione di anticoncezionali o,peggio ancora, l'abitudine al fumo.
Cordialmente
cecchini
www.cecchinicuore.org
Per tale motivo penso le converrbbe, in accordo ovviamente col Curante, provare con farmaci inibitori della pompa protonica per bloccare la secrezione gastrica, cosi' come porre uno spessore di 4-5 cm sotto le zampe del letto , in modo che la testa sia piu' alta dei piedi e quindi ridurre il reflusso gastroesofageo.
Per cio' che concerne l'ecostress e' un esame che non comporta alcun rischio, si tranquillizzi,. Spesso la diagnosi differenziale tra un dolore esofageo e cardiaco non e' facile, e l'ecostress sarebbe indicato se lei avesse altri fattori di rischio cardiovascolare, come la familiarita' per infarto ed ictsu, una ipertensione , l'assunzione di anticoncezionali o,peggio ancora, l'abitudine al fumo.
Cordialmente
cecchini
www.cecchinicuore.org
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
La ringrazio per la pronta risposta. Seguirò il suo consiglio e mi rivolgerò nuovamente al gastroenterologo.
Avevo già seguito tempo fa una terapia per il modesto reflusso che mi era stato diagnosticato ma non avevo avuto grandi risultati. Per completezza di informazioni Le preciso che ho di norma il colesterolo oltre la norma (problematica di famiglia, non risolta nemmeno a dieta) ma non fumo, né ho familiarita' per infarto ed ictsu, ipertensione o assumo anticoncezionali.
Grazie ancora e buon lavoro.
Avevo già seguito tempo fa una terapia per il modesto reflusso che mi era stato diagnosticato ma non avevo avuto grandi risultati. Per completezza di informazioni Le preciso che ho di norma il colesterolo oltre la norma (problematica di famiglia, non risolta nemmeno a dieta) ma non fumo, né ho familiarita' per infarto ed ictsu, ipertensione o assumo anticoncezionali.
Grazie ancora e buon lavoro.
[#3]
Utente
Buongiorno.
Scrivo nuovamente per i miei dolori toracici, principalmente notturni (che mi fanno svegliare, in particolare se dormo su un fianco), all’altezza dello sterno (ma che quando proseguono per giorni sono accompagnati da dolori intrascapolari e zona mammaria) accompagnati talvolta da tachicardia. La mia preoccupazione è che nell’ultimo periodo avverto anche una sensazione marcata di “fiato corto” in particolare se salgo scale, ma anche semplicemente parlando mentre cammino. Nell’ultimo mese ho rivisto medico di base, cardiologo (con esame ECG + ecocardio) e gastroenterologo. Tutti e 3 sono orientati verso un problema esofageo esasperato dalla situazione di stress (lavorativo e familiare) che sto vivendo. Attualmente sto assumendo un farmaci inibitori della pompa protonica. I problemi respiratori possono essere legati al reflusso + spasmo esofageo o secondo voi sarebbe opportuno eseguire ulteriori accertamenti (es. dal pneumologo)?
Vi ringrazio anticipatamente per l’aiuto.
Scrivo nuovamente per i miei dolori toracici, principalmente notturni (che mi fanno svegliare, in particolare se dormo su un fianco), all’altezza dello sterno (ma che quando proseguono per giorni sono accompagnati da dolori intrascapolari e zona mammaria) accompagnati talvolta da tachicardia. La mia preoccupazione è che nell’ultimo periodo avverto anche una sensazione marcata di “fiato corto” in particolare se salgo scale, ma anche semplicemente parlando mentre cammino. Nell’ultimo mese ho rivisto medico di base, cardiologo (con esame ECG + ecocardio) e gastroenterologo. Tutti e 3 sono orientati verso un problema esofageo esasperato dalla situazione di stress (lavorativo e familiare) che sto vivendo. Attualmente sto assumendo un farmaci inibitori della pompa protonica. I problemi respiratori possono essere legati al reflusso + spasmo esofageo o secondo voi sarebbe opportuno eseguire ulteriori accertamenti (es. dal pneumologo)?
Vi ringrazio anticipatamente per l’aiuto.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.9k visite dal 27/05/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.