Necessità ecocardiogramma
Buongiorno. Ho 31 anni, 181 cm x 76 kg, nessun parente affetto da disturbi cardiaci.
Da circa una settimana, dopo una corsa di 50 minuti particolarmente faticosa in cui mi sono sentito leggermente mancare alla fine dell'allenamento (non sono svenuto, è durato davvero poco questo "mancamento") soffro di brutte sensazioni (anche se non dolori) all'altezza del petto a sinistra sopra il cuore, che nei momenti peggiori si propagano al braccio sinistro e mi hanno anche fatto temere un infarto la prima volta che si sono manifestate.
Due ECG basali con visita generale di due cardiologi diversi, ed un ECG sotto sforzo non hanno rilevato nessuna anomalia al cuore, definito sanissimo.
Una delle ipotesi prospettatemi è uno stato ansioso. Non avendo mai sofferto d'ansia in vita mia e non sentendomi neppure stressato, trovo difficile accettare una causa psicologica di questo mio malessere.
La mia domanda è questa: è saggio ed utile voler chiedere un ecocardiogramma per sicurezza? Oppure se qualcosa non andava sarebbe già emersa quantomeno dall'Ecg sotto sforzo?
È dura per me pensare di immaginarmi tutto e somatizzare malesseri psicologici, ma se così è ne devo prendere atto perchè la prima fase della guarigione è l'accettazione della malattia. E l'ultima cosa che voglio è apparire ipocondriaco (o meglio, cardiofobico), chiedendo inutili esami aggiuntivi per alimentare la mia convinzione di esser malato fisicamente.
Ringrazio in anticipo per la risposta.
Da circa una settimana, dopo una corsa di 50 minuti particolarmente faticosa in cui mi sono sentito leggermente mancare alla fine dell'allenamento (non sono svenuto, è durato davvero poco questo "mancamento") soffro di brutte sensazioni (anche se non dolori) all'altezza del petto a sinistra sopra il cuore, che nei momenti peggiori si propagano al braccio sinistro e mi hanno anche fatto temere un infarto la prima volta che si sono manifestate.
Due ECG basali con visita generale di due cardiologi diversi, ed un ECG sotto sforzo non hanno rilevato nessuna anomalia al cuore, definito sanissimo.
Una delle ipotesi prospettatemi è uno stato ansioso. Non avendo mai sofferto d'ansia in vita mia e non sentendomi neppure stressato, trovo difficile accettare una causa psicologica di questo mio malessere.
La mia domanda è questa: è saggio ed utile voler chiedere un ecocardiogramma per sicurezza? Oppure se qualcosa non andava sarebbe già emersa quantomeno dall'Ecg sotto sforzo?
È dura per me pensare di immaginarmi tutto e somatizzare malesseri psicologici, ma se così è ne devo prendere atto perchè la prima fase della guarigione è l'accettazione della malattia. E l'ultima cosa che voglio è apparire ipocondriaco (o meglio, cardiofobico), chiedendo inutili esami aggiuntivi per alimentare la mia convinzione di esser malato fisicamente.
Ringrazio in anticipo per la risposta.
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L ECG sotto sforzo se eseguito bene e cioè al cicloergometro o tapis roulant e massimale da sufficienti garanzie. Un ecocolordoppler cardiaco ben fatto fornisce dati diversi come la funzione di pompa, eventuali valvulopatie etc. Diciamo che sono esami complementari. Cordialità
Cecchini
www.cecchinicuore.org
Cecchini
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Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 22/05/2011.
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