Scompenso cardiaco e lyrica

Gent.mi Dottori, sarebbe per me preziosa una vostra valutazione del seguente caso:
- donna, 89 anni;
- alle'età di 55 circa, tumore alla mammella con asportazione seno;
- affetta dall'età di 50 (o prima) da tachicardia sopravetricolare sinistra trattata con diverse terapie, per poi stabilizzarsi efficacemente con Isoptin 40;
- all'età di 72 avvenuta trombosi all'emisfero sinistro con conseguente perdita del linguaggio e di capacità motoria nel lato destro del corpo, recuperata in buona parte, col risultato di essere quasi autosufficiente e affrontare persino lunghe passeggiate se accompagnata;
- la sua terapia prevede da quel momento Isoptin40, Cardioaspirina, Cacit Vitamina D3 1000 Mg e inizialmente Temgesic per i postumi dolorosi della trombosi (in seguito sospeso perché non più necessario);
- all'età di 86 anni viene introdotto il Lyrica, per i persistenti formicolii alla metà destra del corpo, l'effetto sembra essere buono, sopratutto per una facilitazione del sonno notturno (i formicolii forse sono meno insistenti, ma è difficile stabilirlo, date le difficoltà espressive della paziente);
- due settimane fa viene ricoverata per affanno e stanchezza eccessiva, pergiunte in maniera quasi improvvisa, diagnosi scompenso cardiaco, ipercalcemia, marker tumorali elevati, linfomi di 3cm. (rilevati con ecografia addominale), polmoni e valori generali nella norma.

Domanda: potrebbe essere il Lyrica una causa scatenante dello scompenso e/o un farmaco inadatto in questa situazione? Nel bugiardino leggo:
"Durante la fase di commercializzazione del medicinale sono stati segnalati casi di scompenso cardiaco in alcuni pazienti in trattamento con pregabalin. Queste reazioni si osservano principalmente in pazienti anziani con malattia cardiovascolare in trattamento con pregabalin per il dolore neuropatico.
Pregabalin deve essere utilizzato con cautela in questi pazienti. La sospensione del trattamento con pregabalin può risolvere questa condizione."

I medici curanti si dimostrano in apparente disaccordo, con sospensioni e riprese della terapia.

Inoltre: è normale che in due settimane di ricovero e uno scompenso persistente, le uniche terapie siano state l'ossigeno, diuretico e un ciclo intensivo di antibiotici (per precauzione e per infezione a vie urinarie a seguito catetere)? E' nella norma che nessuna rivisitazione della terapia cardiaca con rimedi più specifici sia stata finora introdotta?

Grazie in anticipo
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
La valutazione di uno scompenso cardiaco necessita almeno di un ecocolordoppler cardiaco e degli esami di funzionalità renale Su quest ultima infatti farmaci come il lirica hanno un effetto molto negativo specie nell anziano . Inoltre sarebbe opportuno conoscere il ritmo di base della signora: sinusale o fibrillazione atriale . Cordialità
Cecchini
www.cecchinicuore.org

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Cecchini, la ringrazio per la pronta e gentile risposta.
Purtroppo non mi risulta sia stato ancora esegutio un ecocolordoppler, ne un ecocardiogramma (lo specifico nel caso siano due esami diversi)... solo una rx al torace, l'ecografia sopra menzionata, qualche elettrocardiogramma e gli esami di routine.
La mia triste impressione è che l'età della paziente stia determinando (negativamente) le modalità dell'assistenza medica. Chiusa questa breve considerazione personale, mi accingo a fornirle i dati di cui sono in possesso:
EMATOCHIMICA
- Glicemia 109
- Azotemia 33
- Uricemia 13,13
- Creatinemia 1,45
- Bilirubina tot-diretta 0,53-0,14
- Protid. tot. 6,2

P.A. 130/70

Questi i dati il giorno segente al ricovero.
Per quanto riguarda invece il ritmo di base, non ho informazioni recenti, ma ricordo chiaramente da precedenti esami che il tipo di tachicardia presente nella paziente è quello parossistico.

Grazie ancora
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Gli esami non sono drammatici 8almeno quelli che lei mi riporta9; si evince una riduzione della funzione emuntoria del rene consona all'eta'. Non penso che sia l'0eta' anagrafica della paziente ad influenzare il ricorso ad un semplice ecocolordoppler cardiaco.
tale esame risulterebbe molto importante nell'impostazione di una adeguata terapia (funzione ventricolare sinistra, pressione polmonare, dati sulla compliance diastolica..)
cordialmente
cecchini
www.cecchinicuore.org
[#4]
Utente
Utente
Gent.le Dottor Cecchini, eppure pur informandomi quotidianamente col medico del reparto in cui è ricoverata la paziente (medicina generale), non mi risulta ci sia in programma un ecocolordoppler o si stiano attivando in un qualsiasi altro modo per impostare una terapia per lo scompenso.
A causa della forte debolezza e dell'affanno, la paziente è alimentata tramite sonda naso-gastrica: perdoni l'eventuale banalità, ma potrebbe essere questo dunque il motivo del mancato esame? O forse la presenza di linfomi?
L'Ospedale incomincia a parlare di dimissioni della paziente, di valori del sangue stabili... ma l'affanno c'è ancora e la terapia è rimasta immutata (a parte l'ossigeno) dal prima del ricovero.

Mi perdoni, ma se in Ospedale non si decidono da loro, forse potrebbe il medico di famiglia prescriverle questo ecocolordoppler da eseguire all'interno della struttura stessa?
E per tornare alla domanda iniziale, alla luce dei nuovi dati fornitele, come si esprimerebbe in merito all'utilizzo del Lyrica?

Grazie ancora
[#5]
Utente
Utente
Gent.mi, aggiorno la situazione in vista di eventuali risposte da parte vostra.
Ieri è stata per la prima volta modificata la terapia cardiologica, con la sostituzione dell'Isoptin con il Cordarone via endovenosa.
E' stato inoltre sospeso il Lyrica (senza la progressione di una settimana di cui leggo prescrive la letteratura in merito).
Oggi il Cordarone è stato sostituito con il Lanoxin, sempre via endovenosa.
Significa questo che l'ecocolordoppler è stato effettuato? La paziente è assistita 24h/24 dai parenti, ma nessuno si è mai accorto di un esame del genere, mentre i medici - forse comprensibilmente - non hanno fornito questo genere di dettagli a noi profani.
Tuttavia una vostra opinione sarebbe ancora preziosa, solo a scopo di rassicurazione o altrimenti ancor più.

Grazie in anticipo
[#6]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Vede, mi pare che lei non comprenda appieno che la paziente della quale lei fornisce dati ha 90 anni....ed e' emiplegia, e cardiopatica.
Cio' non vuol dire, mi intenda, "tirare i remi in barca", ma significa che una persona matura dovrebbe comprendere che la vita ha un inizio, un acme e poi un tramonto.,
NOn sara' certo un ecocolordoppler cardiaco, eseguito anche dal miglior cardiologo del mondo, a cambiare il destino di questa paziente.
Con cordialita'
cecchini
www.cecchinicuore.org
[#7]
Utente
Utente
Dott. Cecchini, io la ringrazio certamente per la rinnovata disponibilità... ma mi creda, non sempre si tratta di mancata comprensione, alcune volte sono proprio gli elementi da comprendere a mancare, che età e situazione pregressa (nonché aspettative di vita relative), sono sempre stati tenuti in considerazione.
Sono sicuro e consapevole che non sarà un ecocolordoppler a cambiare il destino, e infatti non è su quest'ultimo che mi interrogavo, quanto su un'assistenza medica più o meno puntuale, sul fare il fattibile o - se preferisce - su una dipartita più serena.
Comprendo comunque la sua buona intenzione e per questo la ringrazio.
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