Ernia iatale ed extrasistole
Saluto cordialmente. Sono un uomo di 68 anni. Da molto tempo mi è stata diagnosticata una ernia iatale con reflusso esofageo. Mi sono curato dapprima con ranidil, poi con famodil e malox sciroppo. Poi per tre anni ho assunto lansoprazolo e mi sono trovato benissimo. Ultimamente ho iniziato ad avvertire dei doloretti di stomaco dopo i pasti e alterazione del sapore. Il medico di base mi ha consigliato di prendere lucen in sostituzione del lansoprazolo. Mentre i doloretti sono rimasti solo al mattino dopo una tazza di latte, il sapore sembra essere ritornato. Quando avevo 13 anni sono stato operato di appendicite con la maschera di etere, ho vomitato sforzandomi per quasi due giorni. Il mio medico dice che forse l'ernia iatale è venuta a causa di quell'operazione. Da quella volta sono iniziate anche le extrasistole. In questo periodo hanno fortemente ripreso a tormentarmi. Mi sono sottoposto a visita cardiologica con ecg ed ecocardiocolordopler, ma a detta del cardiologo il mio cuore è sano e le extrasistole dipendono dall'ernia iatale. Ma mai sono state così frequenti, non posso stare seduto o in poltrona che iniziano in continuazione, al contrario in piedi e mentre cammino non ne avverto alcuna. il mio medico sospetta che la mia ernia non sia più da scivolamento ma che si sia trasformata in paraesofagea e che occorre una operazione chirurgica, poiché quando sono seduto lo stomaco entra nel torace e spinge sul cuore. Sono molto preoccupato e vi chiedo cortesemente se devo effettivamente operarmi o se esiste un farmaco calmante per queste maledette fastidiosissime extrasistole.
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Gentile Utente,
la valutazione specialistica gastroenterologica accerterà lo stato di avanzamento della patologia erniaria e la necessità o meno di un intervento chirurgico.
Quanto alle extrasistoli, esistono farmaci in grado di controllarle e di conferirle un temporaneo sollievo, ma l'approccio più corretto è sempre cercare di eliminare la causa scatenante.
Cordiali Saluti
la valutazione specialistica gastroenterologica accerterà lo stato di avanzamento della patologia erniaria e la necessità o meno di un intervento chirurgico.
Quanto alle extrasistoli, esistono farmaci in grado di controllarle e di conferirle un temporaneo sollievo, ma l'approccio più corretto è sempre cercare di eliminare la causa scatenante.
Cordiali Saluti
Dr. Vincenzo Russo
Medico-Chirurgo
Specialista in Cardiologia
[#2]
Ex utente
Gentile dottore la ringrazio per la risposta. Infatti è mia intenzione sottopormi a gastroscopia e visita gastroenterologa, tuttavia considerata la sua specialità può gentilmente indicarmi un farmaco specifico per le extrasistole. Le significo che al mattino assumo una pasticca di zestoretic.
Cordialmente.
Cordialmente.
[#3]
Ex utente
Gentile dottore la ringrazio per la risposta. Infatti è mia intenzione sottopormi a gastroscopia e visita gastroenterologa, tuttavia considerata la sua specialità può gentilmente indicarmi un farmaco specifico per le extrasistole. Le significo che al mattino assumo una pasticca di zestoretic.
Cordialmente.
Cordialmente.
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Gentile Amico,
le linee guida del sito medicitalia e la deontologia professionale mi impediscono di indicarLe un eventuale farmaco per le extrasistoli.
Le consiglio di rivolgersi al suo Medico di Famiglia per ipotizzare una visita specialistica cardiologica ed un elettrocardiogardiogramma prima di iniziare qualsiasi ulteriore trattamento.
Cordiali Saluti
le linee guida del sito medicitalia e la deontologia professionale mi impediscono di indicarLe un eventuale farmaco per le extrasistoli.
Le consiglio di rivolgersi al suo Medico di Famiglia per ipotizzare una visita specialistica cardiologica ed un elettrocardiogardiogramma prima di iniziare qualsiasi ulteriore trattamento.
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7k visite dal 15/04/2011.
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