Dopo aver impiantato il defibbrillatore l'attività motoria consentita
salve a tutti,vi scrivo per una questione di prevenzione,mio padre che a maggio compie 70 anni,ha avuto impiantato il defibbrillatore nel 2002,nel 2008 è stata sostituita la batteria allo stesso. Da 2 anni a ora ho fatto abituare mio padre a fare annualmente le analisi del sangue,e a tenere sotto controllo il colosterolo ,l'ho fatto dimagrire qualche chilo attraveso una giusta(spero)attività motoria. Tutte le sere lui esegue 15 minuti di cyclette al minimo con resistenza 0,monitorando la sua Fc attraverso un display,la sua velocità e le calorie perse. Alla fine faccio fare lo streatching per gli arti inferiori.La sua Fc comunque non supera mai i 100 Bat/min,faccio compiere a mio padre quindi un lavoro aerobico di resistenza spero adatto al suo tipo di deficit.Una cosa di cui mi preoccupo è però che la cyclette con la quale esegue questa attività è una DIADORA MAGNETICA GENESIS DB7,che io ho comprato esclusivamente per me visto che frequento l'università di scienze motorie. Da quanto mi sono informato,mio padre dovrebbe stare lontano da fonti magnetiche per un corretto funzionamento del defibbrillatore.Adesso volevo chiedere,può eseguire questa attività utilizzando questa cychette?C'è rischio di qualche inaspettato sgradevole evento?é corretto ciò che fà mio padre?ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluli
Cordiali saluli
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In effetti i portatori di pacemaker o di defibrillatore impiantabile non devono esporsi a campi magnetici. Ovviamente non è possibile rispondere con precisione al Suo caso specifico, e Le consiglio di rivolgersi direttamente ai produttori della cyclette ponendo loro il quesito.
Nel frattempo, può far utilizzare la cyclette a Suo padre avendo l'accortenza di non azionare la resistenza del freno (che immagino sia a comando magnetico).
Cordiali saluti
Nel frattempo, può far utilizzare la cyclette a Suo padre avendo l'accortenza di non azionare la resistenza del freno (che immagino sia a comando magnetico).
Cordiali saluti
[#2]
Utente
grazie mille per avermi risp,le volevo chiedere un ultima cosa,un pò indiscreta,in caso di malessere di questi soggetti portatori di pacemaker e di defibbrillatore,cosa si deve fare?Oltrte a chiamare il pronto soccorso(che nella maggior parte dei casi impiega più di mezz'ora ad arrivare)si può fare qualche cosa per non aggravare la situazione del paziente o magari per sarvarlo?oppure si potrebbe andare direttamente nell'ospedale più vicino senza rivolgersi al pronto soccorso?Purtroppo il timore che questi soggetti cardiopatici abbiano un malessere c'è sempre,e molte volte non si sa che fare. La ringrazio anticipatamente
Cordiali saluti...
Cordiali saluti...
[#3]
"Malessere" è una definizione troppo vaga per poter rispondere correttamente. In tutti i casi, per questi pazienti è sempre meglio non perdere tempo prezioso e ricorrere al Pronto Soccorso Ospedaliero, portando ovviamente con sè la documentazione riguardante le patologie pregresse e la tipologia dei dispositivi impiantati (l'apposito tesserino internazionale).
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#5]
Utente
Salve ancora dottore,le volevo porre un'altra domanda,solitamente e frequentemente avverto dei dolori a riposo sul lato sinistro del petto,non al muscolo pettorale direi,tipo dei bruciori interni,mi sono rivolto al dottore di fiducia e mi ha detto che possono essere dolori intercostali,nulla di che quindi,ma questi dolori comunque prima o poi non dovrebbero finire???Cmq io seguendo mio padre nelle visite(tra cui l'ultima è stata l'ecodoppler)ho chiesto al dottore cosa poteva essere questo dolore fastidioso che sorgeva a riposo. Guardando il mio cuore con l'apposito strumento con il quale ha visitato mio padre mi ha detto che godo di un'ottima salute.Ma il dolore c'è sempre.A dicembre cmq ho fatto la solita visita annuale per giocare a calcio,sempre in un cardilogo,ho esposto il mio problema,e dall'ecg mi ha riferito che ho un piccolo soffio al cuore di natura fisiologica e non patologico,questo a riposo,poi dopo 5minuti di lavoro(salire e scendere 2 gradini)ha ripetuto il test,mi ha detto che sotto sforzo ritorna tutto alla normalità. In effetti veramente il dolore scompare quando compio qualsiasi attività,sia lieve che intensa come durante una partita di calcio.Adesso mi chiedo,visto che mio padre è cardiopatico,sua sorella(mia zia)pure cardiopatica,un suo fratello è morto all'età di 34 anni per infarto,c'è la possibilità che anch'io soffra di cuore???devo fare delle analisi più approfondite?Anche perchè visto che influisce il fattore ereditario credo di essere predisposto,o sbaglio?
La ringrazio anticipatamente
Cordiali saluti
La ringrazio anticipatamente
Cordiali saluti
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Le caratteristiche del sintomo non appaiono di pertinenza cardiologica.
Le consiglio però, in considerazione della riferita familiarità per cardiopatia ischemica, di sottoporsi ad un test da sforzo al cicloegometro o al tappeto rotante in occasione del prossimo rilascio dell'idoneità alla attività sportiva: il test che ha eseguito (test di Master, noto anche come "cubo" o "gradini") è obsoleto e considerato attualmente privo di reale significato prognostico.
Cordiali saluti
Le consiglio però, in considerazione della riferita familiarità per cardiopatia ischemica, di sottoporsi ad un test da sforzo al cicloegometro o al tappeto rotante in occasione del prossimo rilascio dell'idoneità alla attività sportiva: il test che ha eseguito (test di Master, noto anche come "cubo" o "gradini") è obsoleto e considerato attualmente privo di reale significato prognostico.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.8k visite dal 01/03/2011.
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