Un nuovo appuntamento del cardiologo, cortesemente vorrei un suo consiglio sulla possibile origine
Gentile Dottore buonasera,
sono un uomo di 63 anni. Dieci anni fa , sciando, ho rotto il femore sinistro. Dopo l'intervento, dopo la degenza a letto e la riabilitazione , alla ripresa della normale vita,cominciai ad avere le prime tachicardie improvvise. Il controllo ecografico, l'ecodoppler e l'holter dettero risultato negativo .
I sintomi diminuirono entro l'anno, ma nel 2005 si ripresentarono con frequenza trimestrale in media, cioè tre o 4 volte nell'anno. I controlli che rifeci risultarono sempre negativi. Il cardiologo mi prescrisse Verapamil 8o mg, da prendere due compresse all'occorrenza e una ogni 6 ore per due o tre giorni successivi. I sintomi diminuirono nell'anno successivo.
Nel 2009, per un cedimento vertebrale ( osteoporosi), sono stato a letto per tre mesi,alla ripresa della vita normale ho riaccusato le tachicardie ed ora queste mi si presentano con frequenza circa mensile e durata anche di due ore ( 170 bpm).
Prendo due compresse di verapamil quando ho i sintomi e una al pasto principale nei due tre giorni successivi.
In attesa di un nuovo appuntamento del cardiologo, cortesemente vorrei un suo consiglio sulla possibile origine dei sintomi e sulla eventuale esistenza di farmaci nuovi che possano bloccare più presto la tachicardia.
Grazie e cordiali saluti.
sono un uomo di 63 anni. Dieci anni fa , sciando, ho rotto il femore sinistro. Dopo l'intervento, dopo la degenza a letto e la riabilitazione , alla ripresa della normale vita,cominciai ad avere le prime tachicardie improvvise. Il controllo ecografico, l'ecodoppler e l'holter dettero risultato negativo .
I sintomi diminuirono entro l'anno, ma nel 2005 si ripresentarono con frequenza trimestrale in media, cioè tre o 4 volte nell'anno. I controlli che rifeci risultarono sempre negativi. Il cardiologo mi prescrisse Verapamil 8o mg, da prendere due compresse all'occorrenza e una ogni 6 ore per due o tre giorni successivi. I sintomi diminuirono nell'anno successivo.
Nel 2009, per un cedimento vertebrale ( osteoporosi), sono stato a letto per tre mesi,alla ripresa della vita normale ho riaccusato le tachicardie ed ora queste mi si presentano con frequenza circa mensile e durata anche di due ore ( 170 bpm).
Prendo due compresse di verapamil quando ho i sintomi e una al pasto principale nei due tre giorni successivi.
In attesa di un nuovo appuntamento del cardiologo, cortesemente vorrei un suo consiglio sulla possibile origine dei sintomi e sulla eventuale esistenza di farmaci nuovi che possano bloccare più presto la tachicardia.
Grazie e cordiali saluti.
[#1]
Comprendera' che e' molto difficile esprimersi , dal momento che non ho a disposizione alcun tracciato di queste "tachicardie" (sono episodi di f.a. parossistica? tachiaritmie sopraventricolari ?...); ne' ho alcuna indicazione della sua situazione ecocardiografica (funzione ventricolare, volumetria atriale e ventricolare, etc).
Detto questo e' opportuno, anzi indispensabile che lei, al di la' di una terapia antiaritmica che il suo cardiologo vorra' prescriverle (propafenone, oppuere flecainide o amiodarone...) lei esegua una terapia almeno antitrombotica con eparina a basso peso molecolare sottocute a dose congrua o meglio ancora terapia anticoagulante ortale con Coumadin. Ne parli con i Colleghi che lo hanno in cura.
Cordialita'
cecchini
www.cecchinicuore.org
Detto questo e' opportuno, anzi indispensabile che lei, al di la' di una terapia antiaritmica che il suo cardiologo vorra' prescriverle (propafenone, oppuere flecainide o amiodarone...) lei esegua una terapia almeno antitrombotica con eparina a basso peso molecolare sottocute a dose congrua o meglio ancora terapia anticoagulante ortale con Coumadin. Ne parli con i Colleghi che lo hanno in cura.
Cordialita'
cecchini
www.cecchinicuore.org
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
La tachicardia, usualmente non è una malattia, ma un sintomo, caro amico di Taranto. La frequenza cardiaca normale è tra 60 e 100. Ma le crisi di tachicardia che lei ha meritano indagini più approfondite per arrivare alla diagnosi: 170 bpm non vanno certo bene. Quindi ci vorrà una approfondita visita cardiologica integrata dalle indagini relative. Cari saluti.
Dr. Enzo Boncompagni, Medico Cardiologo
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 15/02/2011.
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