Potrebbero esserci correlazioni tra extrasistoli e ansia/depressione
Sono bradicardico da sempre. In occasione di un elettrocardiogramma per un normale controllo (l'ultimo era del 2007, tutto ok)sono emerse extrasistoli.
Ho effettuato i seguenti esami: Holter: ore analizzate 20.52.23 battiti totali 86136 Eventi ventricolari 33560 %battiti 38,96 forme 1 coppie 0 triplette 0 salve bigeminia 3162; Eventi sopraventricolari battiti totali 1. Ritmo sinusale durante tutta la registrazione con conservata escursione della frequenza cardiaca in relazione al ciclo nictemerale ed alla attività fisica. Rarissime extrasistoli sopraventricolari isolate. Numerose extrasistoli ventricolari monomorfe, non precoci, isolate e associate in numerosi lembi di bigeminismo e trigeminismo. Assenti pause patologiche. Tratto ST senza alterazioni significative durante la registrazione. Durante la sintomatologia riportata si rileva extrasistolia ventricolare a cadenza bigemina.
Ecocardiografia: non mi dilungo, ma tutto normale
Test da sforzo: test ergometrico massimale V stadio (102% della f.C.max teorica)negativo per angor ed ischemia miocardica. Cpv monomorfe isolate, non precoci, in lembi di bi e trigeminismo nel basale che si riducono sino a scomparire durante lo sforzo con ricomparsa nel recupero. FC 74 min. P.A. 120/90 mmHg
Il cardiologo mi ha prescritto seloken 100 (inizio con 1/4 mattino e 1/4 sera, poi passare a 1/2e 1/2) Tra sei mesi ripetizione dei test. Dice che non dovrebbero esserci patologie preoccupanti, ma usa molto i condizionali e tra le altre cose mi ha chiesto con molta cautela se esistano nella mia famiglia precedenti di morte improvvisa. La risposta è no. In questo periodo sono -da circa un anno- piuttosto ansioso e depresso per motivi di lavoro, e la mia indole è comunque ansiosa, così come è sempre stata quella dei miei genitori. In passato,circa 13 anni fa, all'insorgenza di una gammopatia monoclonale poi rivelatasi di incerto significato e che continuo periodicamente a monitorare, ho già attraversato analogo stato depressivo e ansioso. Ne sono uscito con una cura prescrittami dal neurologo a base di paroxetina (seroxat). Ho avuto successivamente due ricadute lievi, lievi perchè al rendermi conto del protrarsi nel tempo di uno stato d'animo depresso intervenivo, ovviamente su consiglio del neurologo, con periodi di cura mai inferiori ad un anno sempre assumendo Seroxat. I miei stati d'ansia si concentrano al risveglio, al mattino. Ho da alcuni mesi una certa facilità al pianto. Ora vorrei assumere nuovamente paroxetina,ma temo possano esistere controindicazioni o interazioni con il seloken. Potrebbero esserci correlazioni tra extrasistoli e ansia/depressione? Ho messo al corrente il mio cardiologo dei miei stati ansiosi(tra l'altro un conoscente stretto al quale però non ho parlato per pudore dei miei precedenti episodi depressivi ma solo dell'attuale ansia)e quindi non gli ho manifestato l'intenzione di assumere nuovamente paroxetina. Posso far coincidere le due terapie, seloken e paroxetina? Grazie dottore.
Ho effettuato i seguenti esami: Holter: ore analizzate 20.52.23 battiti totali 86136 Eventi ventricolari 33560 %battiti 38,96 forme 1 coppie 0 triplette 0 salve bigeminia 3162; Eventi sopraventricolari battiti totali 1. Ritmo sinusale durante tutta la registrazione con conservata escursione della frequenza cardiaca in relazione al ciclo nictemerale ed alla attività fisica. Rarissime extrasistoli sopraventricolari isolate. Numerose extrasistoli ventricolari monomorfe, non precoci, isolate e associate in numerosi lembi di bigeminismo e trigeminismo. Assenti pause patologiche. Tratto ST senza alterazioni significative durante la registrazione. Durante la sintomatologia riportata si rileva extrasistolia ventricolare a cadenza bigemina.
Ecocardiografia: non mi dilungo, ma tutto normale
Test da sforzo: test ergometrico massimale V stadio (102% della f.C.max teorica)negativo per angor ed ischemia miocardica. Cpv monomorfe isolate, non precoci, in lembi di bi e trigeminismo nel basale che si riducono sino a scomparire durante lo sforzo con ricomparsa nel recupero. FC 74 min. P.A. 120/90 mmHg
Il cardiologo mi ha prescritto seloken 100 (inizio con 1/4 mattino e 1/4 sera, poi passare a 1/2e 1/2) Tra sei mesi ripetizione dei test. Dice che non dovrebbero esserci patologie preoccupanti, ma usa molto i condizionali e tra le altre cose mi ha chiesto con molta cautela se esistano nella mia famiglia precedenti di morte improvvisa. La risposta è no. In questo periodo sono -da circa un anno- piuttosto ansioso e depresso per motivi di lavoro, e la mia indole è comunque ansiosa, così come è sempre stata quella dei miei genitori. In passato,circa 13 anni fa, all'insorgenza di una gammopatia monoclonale poi rivelatasi di incerto significato e che continuo periodicamente a monitorare, ho già attraversato analogo stato depressivo e ansioso. Ne sono uscito con una cura prescrittami dal neurologo a base di paroxetina (seroxat). Ho avuto successivamente due ricadute lievi, lievi perchè al rendermi conto del protrarsi nel tempo di uno stato d'animo depresso intervenivo, ovviamente su consiglio del neurologo, con periodi di cura mai inferiori ad un anno sempre assumendo Seroxat. I miei stati d'ansia si concentrano al risveglio, al mattino. Ho da alcuni mesi una certa facilità al pianto. Ora vorrei assumere nuovamente paroxetina,ma temo possano esistere controindicazioni o interazioni con il seloken. Potrebbero esserci correlazioni tra extrasistoli e ansia/depressione? Ho messo al corrente il mio cardiologo dei miei stati ansiosi(tra l'altro un conoscente stretto al quale però non ho parlato per pudore dei miei precedenti episodi depressivi ma solo dell'attuale ansia)e quindi non gli ho manifestato l'intenzione di assumere nuovamente paroxetina. Posso far coincidere le due terapie, seloken e paroxetina? Grazie dottore.
[#1]
La terapia con seloken piu' paroxetina e' senz'altro raccomandabile.
Le aritmie ventricolari che lei riferisce non paiono preoccupanti dal momento che scompaiono con l'aumento del carico da sforzo.
stia sereno
cecchini
www.cecchinicuore.org
Le aritmie ventricolari che lei riferisce non paiono preoccupanti dal momento che scompaiono con l'aumento del carico da sforzo.
stia sereno
cecchini
www.cecchinicuore.org
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
La ringrazio dottore della sollecita risposta. Inizierò domani la terapia con Seloken e, dopo un paio di settimane per testare la risposta a questo primo farmaco, abbinerò la paroxetina. Circa l'eventuale correlazione tra ansia/depressione e presenza di extrasistoli qual'è la sua opinione? A suo parere possono le prime scatenare un così elevato numero di extrasistoli?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 15.4k visite dal 09/02/2011.
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