Farmaci per l'ipertensione

Buongiorno, scrivo per avere un consulto in merito alla terapia che sta seguendo mia nonna. Non ha mai avuto problemi di cardiaci, di ipertensione o di ipercolesterolemia fino a quando tre settimane fa abbiamo dovuto portarla in ospedale in quanto diceva di non sentire le forze, respiro affaticato, edema agli arti inferiori. All'ECG non è stata diagnosticata nessun tipo di insuff cardiaca nè anomalie valvolari, pressione 150/90, esami del sangue, tiroide, urine a posto, solo il colesterolo un pò alto (220 mg/dl). E' stata dimessa in giornata con la seguente terapia: LASIX 20mg 2 cpr al dì + RAMIPRIL dosaggio iniziale 2,5 mg 1 cpr al mattino. Dopo soli 3 gg di terapia si è sentita peggio di prima, infatti la pressione le era scesa a 110/60. Il medico di base ci ha detto di togliere il RAMIPRIL e di continuare col LASIX solo 1 cpr al mattino. Sono 2 sett che prende solo LASIX e la pressione è tornata a posto ma avverte comunque quel senso di affaticamento. Quanto deve andare avanti col LASIX dato che ormai non ha più ritenzione di liquidi? Sarebbe meglio se prendesse 1 cpr di RAMIPRIL da 2,5 mg al posto del LASIX?
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.6k 145
Fermo restando che con questo mezzo non è possibile nè porre diagnosi nè dare consigli sulle terapie, dai pochi sintomi che ha descritto sembra che sua nonna sia stata ricoverata proprio per una insufficienza cardiaca, detta anche scompenso cardiaco.
Se così fosse, c'è necessità di sottoporla ad un sollecito controllo specialistico cardiologico, per la indispensabile rivalutazione del trattamento.
Per ottenere maggiori chiarimenti, comunque, è preferibile che Lei ci indichi con precisione la diagnosi riportata sulla lettera di dimissione.
Cordiali saluti
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.6k 145
Fermo restando che con questo mezzo non è possibile nè porre diagnosi nè dare consigli sulle terapie, dai pochi sintomi che ha descritto sembra che sua nonna sia stata ricoverata proprio per una insufficienza cardiaca, detta anche scompenso cardiaco.
Se così fosse, c'è necessità di sottoporla ad un sollecito controllo specialistico cardiologico, per la indispensabile rivalutazione del trattamento.
Per ottenere maggiori chiarimenti, comunque, è preferibile che Lei ci indichi con precisione la diagnosi riportata sulla lettera di dimissione.
Cordiali saluti
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Attivo dal 2010 al 2023
Ex utente
Buongiorno dottore, le riporto il referto della visita cardiologica come da lei richiesto.
Obiettività: paziente euponoica che tollera bene la posizione clinostatica. PA 150/90 toni ritmici no soffi di rilievo, torace non evidenti rumori patologici. modesta succulenza arti inferiori.
Valutazioni: Ecocardioscopia: ventricolo sinistro ipertrofico con funzione di pompa normale e segni doppler di alterato rilasciamento. Sezioni Dx normali. Lieve rigurgito mitralico e tricuspidale con ipertensione polmonare di grado moderato (vel. max. 2,6 m/sec)
Diagnosi: quandro clinico compatibile con cardiopatia sclero-ipertensiva in compenso labile di circolo. Obesità. Consiglio dieta iposodica e ipocalorica. Lasix 25 mg 1c X 2 (ore 8-15) e inizierei con un ace-inibitore (ad es. Triatec 2,5 mg aumentabile fino a 10 mg a seconda dei valori di PA e creatininemia).

Attualmente prende una compressa di Lasix al mattino, assume Toradol al bisogno per dolore artrosico alle mani, allopurinolo a giorni alterni, integratori di calcio e vit D, PA 120-75, continua ad avvertire debolezza.

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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.6k 145
La situazione descritta non sembra di particolare gravità. In ogni caso Sua nonna necessita di costante controllo del medico curante oltre che di periodici consulti specialistici cardiologici per la indispensabile rivalutazione della terapia, che in questi casi va frequentemente modulata a seconda delle condizioni cardio-circolatorie del momento.
Cordiali saluti
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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