Sospensione brusca betabloccante

Prendo da quasi 20 anni una pastiglia al giorno di Atenololo 100 per tenere sotto controllo l'ipertensione. Negli ultimi mesi sto soffrendo di claudicatio intermittens che non sembra avere una causa vascolare (ho già fatto parecchi accertamenti).
Il mio medico curante sospetta che il problema possa essere dovuto all'atenololo e mi ha consigliato di sospendere la terapia con il betabloccante e passare subito ad una terapia con Valsartan 160.
Ma è corretto interrompere così bruscamente una terapia con betabloccante che dura da così tanto tempo? Non sarebbe più corretto dismettere il betabloccante in maniera graduale come riportato anche dalle istruzioni del farmaco?
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.6k 145
Innanzitutto, data la Sua costituzione fisica e la presenza del diabete, il trattamento antiipertensivo con betabloccanti non rappresenta la prima scelta, specie con l'atenololo, a meno che all'epoca non Le sia stato prescritto per altre patologie concomitanti.
Comunque, se per la claudicatio non viene evidenziata nessuna causa vascolare (e già questo mi pare difficile in un paziente diabetico) non avrebbe senso sospendere il betabloccante. In ogni caso, a meno di assoluta necessità tale sospensione andrebbe eseguita con gradualità, durante l'introduzione in terapia del valsartan che ha un lungo tempo di latenza prima di raggiungere l'effetto terapeutico.
Riassumendo, mi sembra il caso che Lei si sottoponga ad una visita specialistica cardiologica per l'ottimizzazione della terapia, oltre che ad una consulenza neurologica ed ortopedica per chiarire l'origine del disturbo della deambulazione.
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta celere.

Vorrei però precisare alcune cose: non sono diabetico (almeno per ora), ho solo i livelli di glicemia superiori alla norma (116 a digiuno all'ultimo controllo, 5.8 l'emoglobina glicata). Per la claudicatio mi sono già sottoposto agli esami del caso (esami completi del sangue, ecocolordoppler TSA, ecocolordoppler arterioso e venoso agli arti inferiori) e sono risultati tutti negativi.
Il sospetto che potesse essere il betabloccante a provocare la claudicatio è successivo agli accertamenti diagnostici che hanno escluso la causa vascolare.

Mi sembra comunque di capire dalle sue parole che lei non crede che possa essere il betabloccante la causa del mio disturbo.
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.6k 145
Mi scuso per aver equivocato, ma una frettolosa lettura della Sua precedente richiesta di consulto mi aveva fatto erroneamente attribuire il Suo caso ad un paziente diabetico.
Per chiarire ulteriormente il mio pensiero, non escludo la possibilità che il betabloccante possa causarle il disturbo, semplicemente lo reputo poco probabile. Il Suo medico, che La visita e conosce il Suo caso ha a disposizione molti più elementi di me per decidere per il meglio.
Ciò nonostante, Le confermo l'opportunità di un visita ortopedica e/o neurologica, e qualora venisse confermata la prescrizione di sospensione del betabloccante, di procedere con gradualità.
Cordiali saluti
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