Disturbo di battito accelerato e svenimento

Buonasera a tutti,
vorrei avere un vostro parere riguardo un disturbo che mi attanaglia da ormai qualche mese.
vi racconto la mia storia dall'inizio visto che penso possa essere utile per avere un quadro completo.
nel giugno del 2010 uscito a fare delle compere ho accusato uno strano senso di ottundimento e di battito accelerato e mi sono molto spaventato.Mio padre che soffre di cuore e proprio quel giorno si trovava dal cardiologo ha perciò proposto di farmi visitare dallo specialista conscio del fatto che lui ed altri suoi fratelli soffrono di cardiopatie.Dalla visita(un elettrocardiogramma) nonostante mi sentissi debole ed affaticato il medico non ha riscontrato alcun sintomo se non il battito accelerato e il suo responso è stato ansia.Io che vivo una situazione familiare particolare (mio papa è affetto anche da cancro) ho pensato fosse stress e perciò ho deciso di anticipare le vacanze e riposarmi.
Passate le vacanze (tranquille e "serene")ho riavvertito dopo mangiato tale sensazione ma questa volta con un florilegio di altri sintomi(sensazione continua di stomaco duro,sensazione di vista annebbiata al pc,eruttazioni frequenti ,continuo senso di peso al petto e pseudo formicolii agli arti) sono andato così dal medico generico che ipotizzando,dopo visita, un attacco di panico mi ha prescritto il valpinax (1 al dì).Il valpinax efficace all'inizio poi è divenuto inutile e su opinione del cardiologo lo abbiamo interrotto.Nei primi di novembre ho accusato un altro attacco mentre dormivo e allora sono corso al pronto soccorso :lì dopo un elettrocardiogramma due prelievi e una radiografia toracica il medico ha avvalorato la tesi di Attacco di panico(prescrivendomi tre gocce sublinguali di lexotan ad i primi sintomi di attacco) .Il disturbo è così giorno per giorno scemato fino a scomparire nei primi di dicembre.Oggi ,però, mentre correvo a prendere l'autobus ho avvertito il fiatone prolungato e un po di "sudarella" fino ad una sensazione di svenimento (non sono svenuto però) da li in poi è tornata la sensazione di oppressione al petto e il battito accelerato.
A rigor del vero è non volendo tralasciare nulla un paio di giorni fa dopo cena avevo avvertito uno pseudo formicolio agli arti con la sensazione di "pressione bassa" di solito precursore a questi episodi ed inoltre 3 anni fa a seguito di un intensissimo allenamento in palestra ho perso i sensi per breve.
specificando che normalmente la mia pressione è ok e al massimo un po alta durante questi attacchi e che il mio peso è un po aumentato dopo la tesi di laurea(così come la mia forma fisica peggiorata) quello che vorrei sapere è:

1) Si può escludere il cuore totalmente come sostengono tutti e il mio problema è veramente attacchi di panico?
2)posso riprendere a fare sport e pian piano a riprendere forma fisica?

3)le patologie cardiache sono tutte evidenziabili dal ecg?

ringraziando in anticipo di ogni preziosa risposta che riceverò,auguro a tutti buon lavoro e buona serata

cordialmente
gio
[#1]
Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.6k 145
1) In effetti la Sua sintomatologia non pare attribuibile ad un problema cardiaco;
2) se non sussistono controindicazioni (ne chieda conferma al medico curante) può senz'altro riprendere una graduale attività fisica, che unita ad un migliore regime alimentare contribuirà all'auspicabile calo ponderale;
3) con l'ECG si può confermare o escludere la presenza di parecchie malattie cardiache, non certo di tutte.
Se però Lei avesse avuto indicazione a praticare ulteriori approfondimenti, il collega cardiologo glieli avrebbe senz'altro prescritti.
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

[#2]
Utente
Utente
grazie Dr.Fedi per la tempestiva risposta,
spero allora che questo senso di debolezza scompaia con la convinzione di non aver nulla.
riguardo il mio medico egli nell'ultima visita mi disse che l'attività poteva riprendere gradualmente perciò riprenderò.
cordiali saluti
Gio
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto