Pressione differenziale e farmaci
Mio padre,73 anni,dializzato da 10,alto 1,60 per 58 kg,e' in trattamento antipertensivo con i seguenti farmaci:
mattino:
Sequacor 1,25mg 1/2cp
Triatec 5 mg 1cp
sera:
Vasexten 10 mg 1cp
Inoltre nei giorni in cui non fa dialisi gli e' stata prescritta 1/2 cp di Ticlopidina che lui solitamente non prende in alcuni periodi anche piu' o meno lunghi.
Nelle misurazioni casalinghe ha valori con un gap troppo alto tra sistolica 165/155 e diastolica 80/70 .
Qualche sera sul tardi,ultimamente anche valori 190/80.
Durante i trattamenti dialitici invece i valori sono molto piu' vicini alla media di 140/150 e 80/70.
La dialisi e' ben tollerata anche perche' molto preciso e attento nella dieta.
Volevo sapere se puo' dipendere da qualcuno dei farmaci o da come sono "mixati" tra loro,e cosa e' il caso di approfondire con i medici che lo hanno in cura.
Grazie e saluti
mattino:
Sequacor 1,25mg 1/2cp
Triatec 5 mg 1cp
sera:
Vasexten 10 mg 1cp
Inoltre nei giorni in cui non fa dialisi gli e' stata prescritta 1/2 cp di Ticlopidina che lui solitamente non prende in alcuni periodi anche piu' o meno lunghi.
Nelle misurazioni casalinghe ha valori con un gap troppo alto tra sistolica 165/155 e diastolica 80/70 .
Qualche sera sul tardi,ultimamente anche valori 190/80.
Durante i trattamenti dialitici invece i valori sono molto piu' vicini alla media di 140/150 e 80/70.
La dialisi e' ben tollerata anche perche' molto preciso e attento nella dieta.
Volevo sapere se puo' dipendere da qualcuno dei farmaci o da come sono "mixati" tra loro,e cosa e' il caso di approfondire con i medici che lo hanno in cura.
Grazie e saluti
[#1]
L'aumento della pressione arteriosa limitatamente ai valori sistolici è abbastanza comune nel paziente uremico, ed è di solito trattato efficacemente dai nefrologi che praticano il trattamento emodialitico.
Nel caso di Suo padre, sempre considerando i limiti di un consulto a distanza e non potendo prescrivere terapie con questo mezzo, si potrebbe prendere in considerazione l'aumento del dosaggio di barnidipina a 20 mg/die.
Consulti a questo proposito il cardiologo ed il nefrologo di fiducia.
Cordiali saluti
Nel caso di Suo padre, sempre considerando i limiti di un consulto a distanza e non potendo prescrivere terapie con questo mezzo, si potrebbe prendere in considerazione l'aumento del dosaggio di barnidipina a 20 mg/die.
Consulti a questo proposito il cardiologo ed il nefrologo di fiducia.
Cordiali saluti
Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo
[#2]
Utente
Si,come anche da suo gentilissimo consiglio a mio padre e' stata aumentata la dose di barnidipina che prendeva alla sera(Vasexten) da 10 a 20 mg.
In effetti la sistolica e' diminuita un bel po' in giornata,mentre alla sera e' ancora con valori medi alti (tra 170 e 180) anche se sensibilmente piu' bassi di qualche settimana fa.
Approfitto per chiedere se vi sono altri correttivi che si potrebbero prendere in considerazione per diminuire ulteriormente il gap tra sistolica e diastolica,che non mi sembra nei limiti,diciamo,di sicurezza.
Grazie anticipatamente e saluti.
In effetti la sistolica e' diminuita un bel po' in giornata,mentre alla sera e' ancora con valori medi alti (tra 170 e 180) anche se sensibilmente piu' bassi di qualche settimana fa.
Approfitto per chiedere se vi sono altri correttivi che si potrebbero prendere in considerazione per diminuire ulteriormente il gap tra sistolica e diastolica,che non mi sembra nei limiti,diciamo,di sicurezza.
Grazie anticipatamente e saluti.
[#3]
Fermi restando tipo e dosaggio dei farmaci assunti, si potrebbe trarre ulteriore vantaggio invertendo fra loro l'orario di assunzione dei Triatec e del Vasexten.
Ricordi che questa non vuol essere (nè potrebbe esserlo) un prescrizione, ma è un semplice consiglio che va necessariamente confermato dai curanti.
Cordiali saluti
Ricordi che questa non vuol essere (nè potrebbe esserlo) un prescrizione, ma è un semplice consiglio che va necessariamente confermato dai curanti.
Cordiali saluti
[#5]
Utente
Riprendendo l'argomento della pressione sistolica alta volevo sapere perche' nonostante mio padre assuma questi farmaci antipertensivi risulta comunque così "arduo" tenerla almeno vicina ai limiti normali.
Il medico di famiglia aveva parlato anche dei farmaci antipertensivi del tipo inibitori AT-II,ma poi si e' optato per il classico calcio antagonista + ace inibitore.
Vi sono motivi particolari per questa scelta,oppure gli inibitori AT-II potrebbero essere presi in considerazione?O comunque qualche altra categoria di farmaci di cui magari ignoro l'esistenza e sempre tenendo conto che mio padre e' dializzato da 12 anni.
Grazie e saluti
Il medico di famiglia aveva parlato anche dei farmaci antipertensivi del tipo inibitori AT-II,ma poi si e' optato per il classico calcio antagonista + ace inibitore.
Vi sono motivi particolari per questa scelta,oppure gli inibitori AT-II potrebbero essere presi in considerazione?O comunque qualche altra categoria di farmaci di cui magari ignoro l'esistenza e sempre tenendo conto che mio padre e' dializzato da 12 anni.
Grazie e saluti
[#6]
In effetti, recenti studi apparsi sulla letteratura scientifica evidenziano il vantaggioso utilizzo di farmaci appartenenti alla classe da Lei citata, ed in particolare del telmisartan aggiunto agli ACE-inibitori, nel trattamento dei pazienti sottoposti ad emodialisi. E' ovvio però che la scelta terapeutica più vantaggiosa per ogni singolo paziente è esclusivamente riservata ai nefrologi curanti che, qualora lo ritengano necessario, chiedono la consulenza dello specialista cardiologo.
Tenga presente comunque che il trattamento della ipertensione arteriosa in questa tipologia di pazienti è spesso difficile, e reso ancor più complicato proprio dalle periodiche sedute di emodialisi.
Cordiali saluti
Tenga presente comunque che il trattamento della ipertensione arteriosa in questa tipologia di pazienti è spesso difficile, e reso ancor più complicato proprio dalle periodiche sedute di emodialisi.
Cordiali saluti
[#7]
Utente
I medici che hanno in cura mio padre gli hanno prescritto il cerotto Catapresan tts2,per cui volevo sapere se c'erano particolari attenzioni da avere su eventuali effetti collaterali o interazioni con gli altri ipertensivi (Vasexten e Triatec) e il Sequacor che lui dovrebbe continuare a prendere.
Grazie
Grazie
[#8]
Non vi sono particolari interazioni con la restante terapia antiipertensiva, se non un ovvio potenziamento dell'effetto sulla pressione arteriosa. Tenga presente che ci vorrà qualche giorno per il raggiungimento del massimo effetto terapeutico e che potrebbe presentarsi secchezza delle fauci (peraltro via via più sopportabile col passare dei giorni).
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#9]
Utente
Siccome il battito cardiaco e' regolare e non molto alto (sempre intorno alla media di 60) e la diastolica altrettanto nella norma e mai superiore a 70-75 pensavo a particolari effetti sulla ulteriore "caduta" di queste o a qualche tipo di aritmia come leggevo anche nei fogli illustrativi e nelle caratteristiche del farmaco in questione.
Grazie per la consueta sollecitudine e competenza.
Grazie per la consueta sollecitudine e competenza.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 6.1k visite dal 20/12/2010.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.