Extrasistoli ed altri sintomi

Salve sono un ragazzo di 29 anni, da circa 4-5 anni soffro di extrasistoli, inizialmente lievi, sopportabili e solo per determinati periodi, da circa 2 anni invece le percepisco quasi tutti i giorni e spesso molto fastidiose...in dettaglio:

- Appaiono in fase di recupero da uno sforzo ( anche lieve, breve corsa, rampa di scale, etc )
- Talvolta anche a riposo sopratutto se sono stanco
- Più raramente sotto sforzo e comunque grossomodo < 120bpm
- A volte sembrano avere una causa "meccanica" ovvero sbadigliando, facendo un respiro profondo, cambiando posizione o mentre scendo uno scalino.
- In buona parte sono semplici extra ma a volte sono doppiette/trip o sembrano avere forme complesse (percepite come contrazioni completamente irregolari o polimorfiche)
- A volte sono accompagnate da dolore, breve fitta (sopportabile) che dura alcuni secondi ed amplificata dalle pulsazioni stesse.

Ancora nel corso di quest'anno ho fatto diversi esami tutti pressochè nella norma:
- esami del sangue (inizio 2010) nella norma anche i valori relativi alla tiroide
- egc (marzo 2010) nella norma
- eco, (aprile 2010) nella norma
- test da sforzo(aprile 2010) cyclette x 15min, carico max 195watt, riposo 85bpm, massimo 192bpm, pressione riposo 120/80, massima 190/90, 2 BEV singole non precoci in fase di recupero.
- holter (aprile 2010)
BEV:227 , forme:1 , max ve/min: 14 alle 20:46, max ve/ora 63 alle 20:00/21:00
BEVS: 59, max sve/min 7 alle 07:52, max sve/ora: 10 alle 10:00/11:00
fc min: 48, fc max: 178, fm media 71
NOTA: per assurdo il giorno in cui ho portato l'holter è stato un raro giorno in cui non ho percepito quasi nessuna extra, neanche cercando di scatenarmele.


Personalmente non fumo, non bevo, ritengo di seguire un'alimentazione sana (sono comunque magro di corporatura), cerco di dormire almeno 6-7 ore, sono sempre stato una persona piuttosto attiva anche se non pratico sport con costanza.
Faccio un lavoro sedentario (programmatore, da circa 4 anni)ma che mi piace e in un ambiente stimolante, non ritengo di avere stress da vita sregolata o da lavoro.
Nei mesi tra febbraio e aprile 2010 sotto consiglio del cardiologo mi sono dedicato alla corsa 2 volte alla settimana arrivando a fare circa 5.5km in mezzora, la fase di recupero e le successive ore erano sempre problematiche (extrasistoli, eccessivo senso di spossatezza) ma devo ammettere che globalmente durante la giornata mi sentivo meglio e più energico.
Dopo maggio per via del caldo ho sospeso e mi sono dedicato ad altro, in generale comunque cerco sempre di mantenermi un minimo in forma (stetching ed esercizi di bodyweight non pesanti), anche a casa d'inverno (ancora fino a un mese fa), proprio perchè consapevole di passare 10 ore al giorno seduto davanti ad un monitor.
Voglio precisare però che per via delle extra è da parecchio che non pratico attività fisiche intense (le più intense recenti sono state appunto le sessioni di corsa) , e mi rendo conto che fisicamente non riuscirei ad affrontare una partita di calcio, un giro in mountain bike o qualcosa di impegnativo.

Durante l'estate però la situazione è via via peggiorata , spesso mi sentivo affaticato, pasti abbondanti mi creavano capogiri, tensione allo stomaco , sforzi ridotti per affaticamente e mancanza di fiato.
A luglio durante una giornata molto calda mi sono sentito male dopo una breve attività fisica: nel giro di mezz'ora avevo extrasistoli ogni 3-4min, debolezza tale da non riuscire a stare seduto, difficolta a respirare, forte tensione al diaframma, mancanza di lucidità, non riuscivo a parlare bene e faticavo a capire cosa mi dicevano. Non sono svenuto. Mi hanno portato di peso al PS, fatto un ECG (nella norma, rilevata un extra), esami del sangue (potassio leggermente basso: 3.18 e hgb,htc,mcv,mch,rdw-sd appena sotto i limiti) e 2-3 flebo per reintegrare liquidi.
A fine novembre di nuovo un episodio uguale nei sintomi, però in una giornata fredda. Di mattina mentre mi recavo a piedi a lavoro (i primi sintomi poco dopo alzato durante le normali attività mattutine poi via via peggiorati) mi sono sentito male e dopo essermi ritrovato per terra (anche qui non ho perso i sensi ma mi sono dovuto letteralmente sedere per terra) ho deciso di recarmi personalmente al PS: esami del sangue (ok), ECG (ok, rilevate un paio di extra) , radiografia torace (Ok), mi rimandano a casa in serata senza una precisa diagnosi.
Nei periodi antecedenti e successivi a questi avvenimenti è sempre stato un "tira e molla" con questi problemi perchè per poter arrivare in fondo alla giornata dovevo sempre cercare di limitare qualsiasi tipo di attività .
Con questo non voglio dire che mi sono traumatizzato e spaventato di fare qualsiasi esercizio, anzi in ogni occasione in cui mi sentivo meglio ho sempre tentato un recupero tramite un attività fisica lenta e graduale ma ahimè sono sempre dovuto ritornare sui miei passi.

Inoltre ho deciso di scrivere perchè nell'ultima settimana la situazione è decisamente peggiorata, a tal punto da non riuscire a portare a termine la routine quotidiana.
In questi giorni infatti a stento sono riuscito ad andare a lavoro (2-3km di cammino) e venerdi nuovamente mi sono sentito male.
Attualmente sono a casa e qualsiasi piccolo sforzo mi crea i sintomi elencati:
-Incessanti capogiri e stordimento
-Senso di oppressione e forte tensione all'altezza del diaframma/stomaco, tale da rendermi difficolta la respirazione.
-Tosse secca ispiegabile
-Extrasistoli in precedenza elencate
-Debolezza: a fatica riesco a camminare e da seduto non riesco a mantere una posizione corretta.
-Freddo, mani e piedi completamente freddi e doloranti, anche in casa con 18-19°
-Il freddo di questi giorni (2-3°) mi accettua questi sintomi e mi è impossibile stare fuori in queste condizioni, fatico a muovermi da quanto mi si congenlano i piedi, rischio di perdere i sensi.

Per piccolo sforzo intendo semplicemente salire le scale di casa, fare banali compiti come pulire, fare una breve camminata, fare 5min di blando stretching... più intenso e prolungato è lo sforzo più sono intensi e duraturi i sintomi.

Inoltre:
-Passare da sdraiato a seduto mi causa capogiri e dispnea a volte per 1 minuto o più.
-Limito il mangiare perchè anche un pasto leggero o un colazione mi causa i sintomi sopra elencati per circa 2-3ore e a volte difficoltà di digestione.

Sinceramente non escludo il fattore psicosomatico, potrete immaginare anche voi che sono decisamente logorato da questa situazione, il morale è a terra e non nascondo di avere paura ed ansia durante i sintomi, non ho idea di come poter fare ad andare a lavorare in queste condizioni.
Aggiungo che in passato (per altri motivi) ho sofferto di ansia e attacchi di panico percui so cosa sono e come si manifestano, mi sembra assurdo però che si possa somatizzare fino a questo punto.

Ho provato a misurare la pressione in queste situazioni con classici apparecchi casalinghi e per quanto non mi fidi dei valori rilevati (solitamente dopo cena: talvolta bassa 60-105, talvolta legg. alta 90-138 ) vorrei far notare che non ho quasi mai tachicardia o battito accelerato da agitazione ( 70-85 a riposo).

Proprio per approfodire la questione psicosomatica da circa un mese iniziato un percorso di psicoterapia e sotto consiglio del mio cardiologo stò (sempre da circa un mese) prendendo Xanax a basso dosaggio, non ho notato appunto alcun giovamento(certo mi rendo conto che, se fosse un problema psicologico, è probabilemnte ancora presto per vedere qualche risultato).

Mi scuso davvero per la lunghezza del testo ma mi premeva di dettagliare al meglio la situazione...
Mi accorgo che la mia situazione sia quantomeno "articolata" e non pretendo di ottenere una soluzione o diagnosi via web ma gradirei davvero qualche indicazione per poter arrivare almeno a una risposta ai miei problemi.
Ho bisogno di ritornare a vivere, alle mie passioni e al mio lavoro, grazie.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Lei ha eseguito degli esami cardiologici che paiono escludere patologie di rilievo. La presenza di qualche extrasistole nelle fasi di recupero non ha significato patologico. Lo Xanax (alprazolam) puo' ridurre l'ansia ma non ha effetto curativo su il disturbo da attacchi di panico del quale lei mi pare che soffra. Ne parli con il suo medico per programmare eventualemente una visita specialistica in questo senso. Si tranquillizzi. Cordialita'. Cecchini
www.cecchinicuore.org

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
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