Valore colesterolo giovanile
Salve, sono un ragazzo di 28 anni, altezza 190 cm, peso circa 95 kg, vorrei sottoporvi il risultati delle mie ultime analisi del sangue relativamente ai "grassi":
colesterolo totale: 214 (valore desiderabile <190)
colesterolo HDL: 42
colesterolo HDL: 162
trigliceridi: 132
transaminasi AST: 24
transaminasi AST: 32
gamma GT: 16
proteina C reattiva: 0,1
Vorrei avere informazioni circa il valore del colesterolo, o meglio se sia da considerarsi elevato e dunque pericoloso, anche in relazione alla mia età.
Preciso che l'aumentare del valore del colesterolo è stato rilevato da circa 2 anni (nel 2008 colesterolo totale: 201), in famiglia ho mio padre (anni 52) e i nonni con valori abbastanza alti di colesterolo.
Purtroppo sto cercando di migliorare il mio stile di vita che, assieme al mio lavoro sedentario, non mi permette di condurre attività fisica regolare orami da 3-4 anni, ma solo in maniera saltuaria. Attualmente non fumo anche se nei passati anni ho fumato solo occasionalmente in periodi di forte stress (1 max 2 sigarette ogni tanto).
Il mio regime alimentare: cerco di mangiare carne, sia bianca che rossa, solo 1 o max 2 volte a settimana, prediligo il pesce di tutti i tipo, mangio pasta e pane a pranzo, limito burro e uova e insaccati particolarmente grassi (salame, mortadella), mangio molta verdura e frutta.
Che ne pensate? Devo preoccuparmi in termini di indice di rischio?
E come posso migliorare?
GRAZIE
colesterolo totale: 214 (valore desiderabile <190)
colesterolo HDL: 42
colesterolo HDL: 162
trigliceridi: 132
transaminasi AST: 24
transaminasi AST: 32
gamma GT: 16
proteina C reattiva: 0,1
Vorrei avere informazioni circa il valore del colesterolo, o meglio se sia da considerarsi elevato e dunque pericoloso, anche in relazione alla mia età.
Preciso che l'aumentare del valore del colesterolo è stato rilevato da circa 2 anni (nel 2008 colesterolo totale: 201), in famiglia ho mio padre (anni 52) e i nonni con valori abbastanza alti di colesterolo.
Purtroppo sto cercando di migliorare il mio stile di vita che, assieme al mio lavoro sedentario, non mi permette di condurre attività fisica regolare orami da 3-4 anni, ma solo in maniera saltuaria. Attualmente non fumo anche se nei passati anni ho fumato solo occasionalmente in periodi di forte stress (1 max 2 sigarette ogni tanto).
Il mio regime alimentare: cerco di mangiare carne, sia bianca che rossa, solo 1 o max 2 volte a settimana, prediligo il pesce di tutti i tipo, mangio pasta e pane a pranzo, limito burro e uova e insaccati particolarmente grassi (salame, mortadella), mangio molta verdura e frutta.
Che ne pensate? Devo preoccuparmi in termini di indice di rischio?
E come posso migliorare?
GRAZIE
[#1]
Gentile Signore,
i provvedimenti alimentari che ha già adottato sono sostanzialmente corretti (non ha citato formaggi e latticini, che mi auguro consumi con molta moderazione).
Per ottenere una riduzione del rischio cardiovascolare è però essenziale integrare il regime alimentare con regolare attività fisica aerobica (il tempo lo si può sempre trovare, e se proprio non si può andare in palestra si può utilizzare cyclette o tapis-roulant in casa propria). Tenga sotto controllo la pressione arteriosa, il metabolismo dei grassi e degli zuccheri, riporti il peso corporeo nei limiti corretti ed infine non fumi, mai.
Periodiche visite specialistiche cardiologiche serviranno a seguire nel tempo l'evoluzione del Suo rischio cardiovascolare globale, che con questi accorgimenti sarà verosimilmente mantenuto entro limiti accettabili.
Cordiali saluti
i provvedimenti alimentari che ha già adottato sono sostanzialmente corretti (non ha citato formaggi e latticini, che mi auguro consumi con molta moderazione).
Per ottenere una riduzione del rischio cardiovascolare è però essenziale integrare il regime alimentare con regolare attività fisica aerobica (il tempo lo si può sempre trovare, e se proprio non si può andare in palestra si può utilizzare cyclette o tapis-roulant in casa propria). Tenga sotto controllo la pressione arteriosa, il metabolismo dei grassi e degli zuccheri, riporti il peso corporeo nei limiti corretti ed infine non fumi, mai.
Periodiche visite specialistiche cardiologiche serviranno a seguire nel tempo l'evoluzione del Suo rischio cardiovascolare globale, che con questi accorgimenti sarà verosimilmente mantenuto entro limiti accettabili.
Cordiali saluti
[#2]
I valori che lei indica sono valori tipici di una ipercolesterolemia familiare, quindi poco sensibile a variazioni dietetiche.
Ne parli con il suo curante per valutare l'opportuniota', proprio data la sua giovane eta', ti intraprendere terapia con statine.
Cordialita'
cecchini
www.cecchinicuore.org
Ne parli con il suo curante per valutare l'opportuniota', proprio data la sua giovane eta', ti intraprendere terapia con statine.
Cordialita'
cecchini
www.cecchinicuore.org
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#3]
Utente
Innanzitutto desidero ringraziare entrambi i medici per la disponibilità e la chiarezza dimostratami.
Per quanto riuguarda il consumo dei latticini comunico che in effetti è abbastanza basso dato che non assumo latte per colazione ed inoltre da un pò ho rinunciato a formaggi sopratutto quelli più grassi. Per l'attività fisica sto cercando la regolarità che mi mancava.
Pongo un quesito puntuale al dott. Cecchini: naturalmente ne parlerò con il mio medico curante, ma lei vede la terapia con statine come necessaria, gia da ora, per evitare peggioramenti futuri, oppure come una terapia diciamo "urgente" in quanto reputa troppo elevati i valori che ho riportato?
In generale, ad oggi, questi valori sono da ritenersi elevati e dunque sono necessari approfondimenti diagnostici di vario tipo(visite ecc)?
Mi spiego meglio, come può essere definito il mio attuale livello di rischio cardiovascolare, oggi a 28 anni?
Grazie infinite.
Per quanto riuguarda il consumo dei latticini comunico che in effetti è abbastanza basso dato che non assumo latte per colazione ed inoltre da un pò ho rinunciato a formaggi sopratutto quelli più grassi. Per l'attività fisica sto cercando la regolarità che mi mancava.
Pongo un quesito puntuale al dott. Cecchini: naturalmente ne parlerò con il mio medico curante, ma lei vede la terapia con statine come necessaria, gia da ora, per evitare peggioramenti futuri, oppure come una terapia diciamo "urgente" in quanto reputa troppo elevati i valori che ho riportato?
In generale, ad oggi, questi valori sono da ritenersi elevati e dunque sono necessari approfondimenti diagnostici di vario tipo(visite ecc)?
Mi spiego meglio, come può essere definito il mio attuale livello di rischio cardiovascolare, oggi a 28 anni?
Grazie infinite.
[#4]
I valori che lei indica sono valori tipici di una ipercolesterolemia familiare, quindi poco sensibile a variazioni dietetiche.
Ne parli con il suo curante per valutare l'opportuniota', proprio data la sua giovane eta', ti intraprendere terapia con statine.
Cordialita'
cecchini
www.cecchinicuore.org
Ne parli con il suo curante per valutare l'opportuniota', proprio data la sua giovane eta', ti intraprendere terapia con statine.
Cordialita'
cecchini
www.cecchinicuore.org
[#5]
Rispondo al quesito che ha posto a me.
Attualmente la ipercolesterolemia familiare, specie se associata a familiarita' per casi di ictus o infarto, viene trattata in tutto il mondo con le statine.
Puo' apparire difficile iniziare una terapia farmacologica in eta' cosi' giovanile, ma se pensa ai giovani che sono diabetici, anch'essi su base familiare, oltre ad accorgimenti dietetici, questi vengono sottoposti a terapie ipoglicemizzanti di diverso tenore, sin da giovani.
E' importante sottolineare, quando si parla di statine, che questi farmaci non servono solo a ridurre i valori della colesterolemia totale, ad innalzare la componente "buona" e ad abbassare quella "cattiva", ma hanno un effetto estremamente protettivo sull'endotelio, la parte piu' interne delle arterie, proprio dove inizia la formazione della placca di aterosclerosi.
La saluto cordialmente
cecchini
Attualmente la ipercolesterolemia familiare, specie se associata a familiarita' per casi di ictus o infarto, viene trattata in tutto il mondo con le statine.
Puo' apparire difficile iniziare una terapia farmacologica in eta' cosi' giovanile, ma se pensa ai giovani che sono diabetici, anch'essi su base familiare, oltre ad accorgimenti dietetici, questi vengono sottoposti a terapie ipoglicemizzanti di diverso tenore, sin da giovani.
E' importante sottolineare, quando si parla di statine, che questi farmaci non servono solo a ridurre i valori della colesterolemia totale, ad innalzare la componente "buona" e ad abbassare quella "cattiva", ma hanno un effetto estremamente protettivo sull'endotelio, la parte piu' interne delle arterie, proprio dove inizia la formazione della placca di aterosclerosi.
La saluto cordialmente
cecchini
[#6]
Utente
Grazie ancora al dott. Cecchini.
La chiarezza e l'efficacia di queste sue risposte sono quanto di più desiderato.
In effetti un terapia con statine può apparire spiazzante se messa a confronto per esempio con il fatto che mio padre solo a 50 anni è stato indirizzato a prenderle. Comunque credo che questo sia dovuto all'evoluzione della lotta alle malattie cardiovascolari e alle attuali tecniche e prcedure della medicina moderna, e quindi ciò non mi spaventerebbe.
Visto il suo interessamente le chiederei delucidazioni più chiare riguardo alla mia domanda generale posta nell'ultima mia risposta: come può essere definito il mio attuale livello di rischio cardiovascolare, oggi a 28 anni?
Nel senso, il fenomeno di formazione di placche e/o restringimento delle arterie può, o deve, essere rilevato mendiante approfondimenti vari, onde incorrere a gravi ripercussioni.
Grazie ancora.
La chiarezza e l'efficacia di queste sue risposte sono quanto di più desiderato.
In effetti un terapia con statine può apparire spiazzante se messa a confronto per esempio con il fatto che mio padre solo a 50 anni è stato indirizzato a prenderle. Comunque credo che questo sia dovuto all'evoluzione della lotta alle malattie cardiovascolari e alle attuali tecniche e prcedure della medicina moderna, e quindi ciò non mi spaventerebbe.
Visto il suo interessamente le chiederei delucidazioni più chiare riguardo alla mia domanda generale posta nell'ultima mia risposta: come può essere definito il mio attuale livello di rischio cardiovascolare, oggi a 28 anni?
Nel senso, il fenomeno di formazione di placche e/o restringimento delle arterie può, o deve, essere rilevato mendiante approfondimenti vari, onde incorrere a gravi ripercussioni.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4k visite dal 04/11/2010.
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