A sette anni dall'infarto...

Salve! Un mio familiare convivente di 87 anni, nel dicembre 2003 veniva ricoverato in ospedale,ove gli veniva diagnosticato un infarto e dal quale veniva dimesso con la diagnosi di "T.I.A. in leucoencefalopatia ipossica cronica.Recente IMA infero-posteriore complicato da insufficienza ventricolare sinistra ed aiv. irc lieve.Diabete mellito di tipo 2.Broncopneumatia cronica ostruttiva" e gli veniva consigliata la seguente terapia:Limpidex 1 cp/die h8;Minitran 10mg 1appl/die h8;Dilatrend 6.25 1cp h8 e 1cp h18;Lasix 1cp/die h10;Novonorm 1mg 1cpx3/die;Seacor 1cp/die a pranzo;Ascriptin 1/2cp/die dopo pranzo;Coversyl 1cp/die h16. Dopo qualche mese,il cardiologo che lo segue,riscontrando che i valori pressori tendevano ad abbassarsi eccessivamente,riteneva opportuno eliminare il Lasix e,nel corso degli anni,essendosi normalizzati anche i valori glicemici,il Novonorm veniva ridotto a 0,5 mg al giorno e veniva aggiunto Levofolene 1cp/die.Tale terapia rimaneva invariata fino a settembre 2010,allorchè veniva riscontrata,all'esito di un day hospital programmato dallo stesso cardiologo,la seguente diagnosi: "Falda di versamento pleurico bilaterale.Ipertensione arteriosa di grado moderato in trattamento inefficace.AIV (LOWN 3).Anemia ipocromica in lieve irc.Diabete mellito di tipo II.Lieve stenosi aortica.Vasculopatia carotidea lieve-moderata (30-40%)".Tutti gli esami ematochimi routinari sono risultati nella norma,tranne GR 3.09;Hb 9.5;Ht 28,2;glucosio 170;urea 84;creatininemia 2,38;colineterasi 4400;k 5.6,albumina 53,5;VES 25.Esami della coagulazione all'ingresso:nella norma.Dosaggi ormonali della tiroide:nella norma.PSA:nella norma.Venivano effettuati anche i seguenti esami:ECG:ritmo sinusale,Bbsin,anomalie secondarie della RV;ECOCARDIODOPPLER:normali dimensioni e cinesi del Vsn.Spessori parietali normali.Normale funzione sistolica FE-63%.Movimento paradosso del SIV.Lieve IM e IT.Degenerazione calcifica semilunari AO con stenosi di grado lieve PG max 35 mmHg.PAP 46 mmHg.Pericardio indenne;MONITORAGGIO HOLTER PRESSORIO:PA media delle 24 ore 154/77 mmHg (v.n. < 125/79 mmHg) indicativa di moderata ipertensione sistolica.PA media diurna 155/73 mmHg.PA media notturna 160/75 mmHg;ECG DINAMICO DI HOLTER:ritmo basale sinusale condotto con BBsin.FC media 61 bpm.Non aritmie ipocinetiche.419 BEV polimorfi (LOWN 3).Non variazioni ST riferibili ad ischemia miocardica;ECODOPPLER VASI EPIAORTICI:carotidi extracraniche di calibro regolare a superficie intimale ispessita.Presenza,bilateralmente,di depositi fibroclacifici realizzanti stenosi di grado lieve-moderato(30-40%);RX TORACE:versamento pleurico bilaterale,maggiore a sin.arrotondato il Vsin.Modesto interessamento interstiziale basale bilaterale".La terapia veniva modificata con l'aggiunta di Norvasc 5mg 1cp h8 e Diuresix 10mg 1cp h11 (solo per 15gg),mentre Coversyl veniva sostituito con Prelectal 5mg 1cp h16.Ora,vorrei capire come sta veramente.Mi scuso per essermi dilungata e ringrazio per la disponibilità.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Dai dati che lei ha inviato la situazione e' seria, come d'altro canto e' intuibile dall'eta' del paziente e dalla sua anamnesi.
Non mi soffermo sulla terapia, che non condivido assolutamente, per ovvi motivi di correttezza, non potendo visitare il paziente. Cordialita'.
cecchini
www.cecchinicuore.org

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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Utente
Utente
Gent. mo Dott. Cecchini, visto che ha menzionato la terapia, mi permetto di riferirle l'evoluzione degli effetti della stessa, nell'arco di quest'ultimo mese.
I valori pressori risultavano, da subito, certamente più bassi (120-130 di massima e 60-70 di minima), ma il paziente appariva piuttosto giù di tono e presentava, quando gli sentivo il polso, un numero di battiti inferiore a 60 (50-55) al minuto e diversi (5-6) ne saltava. Terminato il trattamento di 15 gg con il Diuresix e proseguendo il resto della terapia prescritta, i valori pressori si sono mantenuti più o meno invariati e i battiti del polso sono arrivati a 55-60 al minuto, sebbene avvertivo ancora qualche salto (3-4). La scorsa settimana, però, il paziente lamentava un moderato prurito maggiormente agli arti inferiori, riferendo che si manifestava soprattutto di notte e che aveva cercato di sopirlo con qualche applicazione localizzata di Menaderm pomata, ritenendo che si trattasse di punture di zanzare. Non convinta di ciò, venerdì scorso, parlavo di tali episodi al medico curante, il quale si limitava a prescrivergli Gentamicina, senza visitarlo. La mattina dopo, sabato 16.10.2010, il paziente si svegliava con il labbro inferiore gonfio e rossastro e riferiva di non aver accusato alcun prurito, nel corso della notte, sebbene non avesse utilizzato Menaderm nè Gentamicina. Chiamavo, quindi, il medico curante e lo invitavo a venire a visitarlo e, subito dopo, informavo il cardiologo che lo segue, il quale consigliava di sospendere il Prelectal e di somministrargli un antistaminico e/o del cortisone. Il medico curante, dopo averlo visitato, notava un certo rossore anche nella zona in cui aveva messo il cerotto e, riscontratagli una pressione di 150/80 (aveva preso solo Limpidex, fino a quel momento), si mostrava concorde con il cardiologo quanto all'interruzione del trattamento con il Prelectal e alla somministrazione del cortisone (Bentelam 1mg 2cp sabato e 1/2 cp domenica e lunedì). Subito dopo, il paziente faceva colazione e prendeva il Norvasc e il Levofolene e, dopo un'oretta abbondante, anche il Dilatrend. Pranzava regolarmente, prendeva il Novonorm, il Seacor e l'Ascriptin e faceva l'abituale riposino pomeridiano. Intorno alle ore 16 (ora del Prelectal), rilevavo che il paziente aveva 120/70 di pressione e 61 bpm (1 solo salto) e ne informavo il medico curante, il quale riteneva di non dovergli somministrare alcunchè, se non il Dilatrend alle 18. Il gonfiore al labbro, intanto, si riduceva rapidamente, per poi sparire completamente, nella giornata di domenica. Alle 16.30 di domenica, il paziente aveva una pressione di 150/80 e 60 bpm (zero salti). Lo riferivo telefonicamente al medico curante, il quale consigliava di somministrargli 1/2cp di Norvasc subito e 1cp di Dilatrend alle 18, come d'abitudine, e alle 23, riscontravo una PA di 130/70 e 60 bpm (zero salti). Lunedì: stessa terapia del giorno precedente con PA 140/70 (ore 10.30) e 135/70 (ore 23.00). Martedì, cioè ieri, (PA 130/70 ore 12.00), parlavo con il cardiologo, che mi invitava a proseguire la terapia, sostituendo il Prelectal con 1/2cp di Norvasc, di continuare a misurargli la pressione 2volte al giorno e a portarglielo, per un controllo, fra una quindicina di giorni. Ieri sera, alle 23, la PA era di 140/70 la FC di 55 bpm (4-5 salti). Così, arriviamo ad oggi: PA 120/55 ore 12.30 circa e FC 56 bpm (4 salti). Alla luce di questi ulteriori elementi, potrebbe fornirmi, cortesemente, qualche chiarimento in più sulla situazione di questo mio familiare? Perdoni l'insistenza e di nuovo, grazie per la disponibilità.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Le ho già detto che non condivido gran parte della terapia. Ma non potendo visitare il paziente ne' essendo il Cardiologo curante, non posso dirle altro che il paziente è anziano, con notevoli problemi cardiaci e renali e che quindi deve esse razionale nella valutazione complessiva, perché sono pazienti ad elevato rischio. Buona serata. Cecchini
www.cecchinicuore.org
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Utente
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Grazie!
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