Un altro ecocardiodoppler, grazie al quale mi è stato riscontrato sempre lo stesso diametro, però
Gentili dottori,
qualche anno fa ho effettuato un ecocardiodoppler per controllo, dato che mio nonno paterno è morto di aneurisma aortico e mio padre ha subito un intervento al cuore molto delicato a causa di un'aneurisma aortico. In seguito all'esame mi è stata riscontrata un leggero aumento del diametro medio della radice aortica, pari a circa 42mm. Mi è stato detto che non dovevo preoccuparmi perchè, nel calcolare l'effettivo diametro della radice aortica, si doveva considerare un "fattore di correzione" dipendente dal fatto che sono alto circa 1,87 m. Secondo tali dottori la mia costituzione faceva aumentare il limite massimo di sicurezza del diametro della radice aortico. Recentemente (tre giorni fa) ho fatto, dopo 2 anni, un altro ecocardiodoppler, grazie al quale mi è stato riscontrato sempre lo stesso diametro, però questa volta il medico esaminatore (diverso dai precedenti) mi ha detto che il valore è alto e che non esiste questo famoso "fattore di correzione", anche perchè a variare è solo il valore del diametro della radice aortica mentre gli altri valori sono nei limiti. Inoltre mi è stata riscontrata una bicuspidia aortica da cui potrebbe dipendere l'aumentatao diametro della radice aortica. Chiedo qualche delucidazione gentili dottori e in attesa di una Vostra risposta Vi auguro una buona giornata!
qualche anno fa ho effettuato un ecocardiodoppler per controllo, dato che mio nonno paterno è morto di aneurisma aortico e mio padre ha subito un intervento al cuore molto delicato a causa di un'aneurisma aortico. In seguito all'esame mi è stata riscontrata un leggero aumento del diametro medio della radice aortica, pari a circa 42mm. Mi è stato detto che non dovevo preoccuparmi perchè, nel calcolare l'effettivo diametro della radice aortica, si doveva considerare un "fattore di correzione" dipendente dal fatto che sono alto circa 1,87 m. Secondo tali dottori la mia costituzione faceva aumentare il limite massimo di sicurezza del diametro della radice aortico. Recentemente (tre giorni fa) ho fatto, dopo 2 anni, un altro ecocardiodoppler, grazie al quale mi è stato riscontrato sempre lo stesso diametro, però questa volta il medico esaminatore (diverso dai precedenti) mi ha detto che il valore è alto e che non esiste questo famoso "fattore di correzione", anche perchè a variare è solo il valore del diametro della radice aortica mentre gli altri valori sono nei limiti. Inoltre mi è stata riscontrata una bicuspidia aortica da cui potrebbe dipendere l'aumentatao diametro della radice aortica. Chiedo qualche delucidazione gentili dottori e in attesa di una Vostra risposta Vi auguro una buona giornata!
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Guardi lei ha un forte familiarita' per aneursima aortico, ed e' molto alto e pertanto le consiglio di fare una risonanza toraco addominale per lo studio dell'aorta. L'ecocolordoppler cardiaco, infatti, riesce solo a vedere iprimi 3-4 cm dall'origine dell'aorta ma e' necessario studiare tutto il calibro dell'aorta toraco addominale.
Specialmente se i suoi parenti deceduti per aneurisma aortico fossero stati alti e magri (noi diciamo marfanoidi) lei deve essere studiato e seguito con attenzione). Anche la TAC andrebbe benissimo, ma data la sua giovane eta' consiglierei una risonanza magnetica. Cordialita'. Cecchini
www.cecchinicuore.org
Specialmente se i suoi parenti deceduti per aneurisma aortico fossero stati alti e magri (noi diciamo marfanoidi) lei deve essere studiato e seguito con attenzione). Anche la TAC andrebbe benissimo, ma data la sua giovane eta' consiglierei una risonanza magnetica. Cordialita'. Cecchini
www.cecchinicuore.org
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Cardiologo, Cardiologo interventista
Gentile utente,
come credo le avrà detto anche l'esaminatore i pazienti affetti da aorta bicuspide sono a rischio più alto di dilatazione dell'aorta ascendente, per due motivi.
Il primo è che quando questa valvola non funziona bene il sangue passa al suo interno ad una velocità più alta e va a sbattere sulla parete causandone la dilatazione da pressione (del flusso ematico).
Il secondo è che, come le ha detto il collega, si è visto che la bicuspidia aortica non è solo una malattia della valvola ma una malattia di tutto il vaso, prevalentemente del tratto ascendente.
Cosa fare.
Controlli la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca, se i parametri lo consentono inizi terapia con B-bloccante, prescrittaLe dal suo cardiologo di fiducia.
Se la valvola funziona bene controllare periodicamente il diametro dell'aorta ascendente. Credo che, come accennava il collega, una TAC o meglio una risonanza (non prenderebbe raggi X) sia utile per valutare tutta l'aorta e dove è localizzato il tratto più dilatato. Dopo di che la cosa va seguita ogni 6-12 mesi per capire se questo diametro è stabile o aumenta significativamente (>5 mm/anno). Il suo cardiologo di fiducia sceglierà quale metodica utilizzare per monitorare il diametro (eco, TAC, RM?), l'importante che sia la stessa e sia riproducibile (possibilmente l'eco va fatto dallo stesso medico).
L'unica cura al suo problema è l'intervento chirurgico, che va fatto se la crescita è >5 mm/ anno o se il diametro max supera i 5 cm.
come credo le avrà detto anche l'esaminatore i pazienti affetti da aorta bicuspide sono a rischio più alto di dilatazione dell'aorta ascendente, per due motivi.
Il primo è che quando questa valvola non funziona bene il sangue passa al suo interno ad una velocità più alta e va a sbattere sulla parete causandone la dilatazione da pressione (del flusso ematico).
Il secondo è che, come le ha detto il collega, si è visto che la bicuspidia aortica non è solo una malattia della valvola ma una malattia di tutto il vaso, prevalentemente del tratto ascendente.
Cosa fare.
Controlli la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca, se i parametri lo consentono inizi terapia con B-bloccante, prescrittaLe dal suo cardiologo di fiducia.
Se la valvola funziona bene controllare periodicamente il diametro dell'aorta ascendente. Credo che, come accennava il collega, una TAC o meglio una risonanza (non prenderebbe raggi X) sia utile per valutare tutta l'aorta e dove è localizzato il tratto più dilatato. Dopo di che la cosa va seguita ogni 6-12 mesi per capire se questo diametro è stabile o aumenta significativamente (>5 mm/anno). Il suo cardiologo di fiducia sceglierà quale metodica utilizzare per monitorare il diametro (eco, TAC, RM?), l'importante che sia la stessa e sia riproducibile (possibilmente l'eco va fatto dallo stesso medico).
L'unica cura al suo problema è l'intervento chirurgico, che va fatto se la crescita è >5 mm/ anno o se il diametro max supera i 5 cm.
[#3]
Utente
Gentili dottori,
io vi ringrazio fortemente: ora ho ancora più chiarezza sulla mia situazione. Seguirò i Vostri consigli e farò quanto prima tutti gli acceratamenti del caso.
Quello che ancora, però, non mi risulta chiaro è il seguente dubbio: esiste questo "fattore di correzione" che tiene conto della mia altezza(1,87m)? Mi devo preoccupare?Vi dico la verità, le notizie che mi avete dato mi hanno un pò turbato, anche perchè papà è stato operato per aneurisma aortico; ora ho una protesi aortica, una valvola meccanica e tre by-pass...Vi ringrazio nuovamente per la Vostra gentilizza e Vi auguro buona giornata,
Cordialità
io vi ringrazio fortemente: ora ho ancora più chiarezza sulla mia situazione. Seguirò i Vostri consigli e farò quanto prima tutti gli acceratamenti del caso.
Quello che ancora, però, non mi risulta chiaro è il seguente dubbio: esiste questo "fattore di correzione" che tiene conto della mia altezza(1,87m)? Mi devo preoccupare?Vi dico la verità, le notizie che mi avete dato mi hanno un pò turbato, anche perchè papà è stato operato per aneurisma aortico; ora ho una protesi aortica, una valvola meccanica e tre by-pass...Vi ringrazio nuovamente per la Vostra gentilizza e Vi auguro buona giornata,
Cordialità
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Cardiologo, Cardiologo interventista
Tenga presente che l'aortic ratio (il fattore di correzione in questione), tiene conto del BSA e dell'età, non dell'altezza in quanto tale.
Tuttavia Le devo confermare che le linee guida più recenti non tengono in considerazione l'aortic ratio, ma i 4 valori cut-off in funzione della clinica:
55 mm se valvola aortica tricuspide
50 mm se valvola aortica bicuspide
45 mm se paziente affetto da S. di Marfano oppure aorta bicuspide +
coartazione aortica
o
crescita diametro max >5 mm/anno
o
paziente con genitore operato di
DISSEZIONE aortica oppure ROTTURA aortica
o
paziente fumatore da molti anni
40 mm in pazienti da sottoporre a sostituzione valvolare aortica (o plastica).
A parte l'aspetto psicologico che lei mi propone, il tubo aortico non da grossi problemi a lungo tempo e generalmente non richiede terapia particolare. D'altra parte anche le protesi valvolari aortiche hanno una dutata lunga (>20 anni), talvolta anche per tutta la vita. Forse l'unica scocciatura è il Coumadin, anche se è in uscita un nuovo farmaco che non richiede il monitoraggio dell'INR ed ha una dose fissa senza dipendenza dalla dieta.
Purtroppo la bicuspidia aortica rappresenta la cardiopatia congenita più frequente, attorno al 2%, e ha una buona componente familiare.
Tuttavia Le devo confermare che le linee guida più recenti non tengono in considerazione l'aortic ratio, ma i 4 valori cut-off in funzione della clinica:
55 mm se valvola aortica tricuspide
50 mm se valvola aortica bicuspide
45 mm se paziente affetto da S. di Marfano oppure aorta bicuspide +
coartazione aortica
o
crescita diametro max >5 mm/anno
o
paziente con genitore operato di
DISSEZIONE aortica oppure ROTTURA aortica
o
paziente fumatore da molti anni
40 mm in pazienti da sottoporre a sostituzione valvolare aortica (o plastica).
A parte l'aspetto psicologico che lei mi propone, il tubo aortico non da grossi problemi a lungo tempo e generalmente non richiede terapia particolare. D'altra parte anche le protesi valvolari aortiche hanno una dutata lunga (>20 anni), talvolta anche per tutta la vita. Forse l'unica scocciatura è il Coumadin, anche se è in uscita un nuovo farmaco che non richiede il monitoraggio dell'INR ed ha una dose fissa senza dipendenza dalla dieta.
Purtroppo la bicuspidia aortica rappresenta la cardiopatia congenita più frequente, attorno al 2%, e ha una buona componente familiare.
[#5]
Utente
Gentile dott. Castaldi
La ringrazio per la chiarezza e la tempistività della Sua risposta. Volevo dirLe che ho notato un mio errore di battitura nella mia risposta precedente: ho scritto "ho una valvola meccanica....", in realtà mi riferivo a mio padre ("ha una valvola....). Mi sembra comunque di aver capito che nel mio caso il limite da tenere in considerazione è pari a 50 mm. Seguirò il Suo consiglio per quanto rigurda la RM e comunque farò controlli ogni 6-12 mesi per evitare un ulteriore aumento. La ringrazio nuovamente per la Sua disponibilità.
Cordialità
La ringrazio per la chiarezza e la tempistività della Sua risposta. Volevo dirLe che ho notato un mio errore di battitura nella mia risposta precedente: ho scritto "ho una valvola meccanica....", in realtà mi riferivo a mio padre ("ha una valvola....). Mi sembra comunque di aver capito che nel mio caso il limite da tenere in considerazione è pari a 50 mm. Seguirò il Suo consiglio per quanto rigurda la RM e comunque farò controlli ogni 6-12 mesi per evitare un ulteriore aumento. La ringrazio nuovamente per la Sua disponibilità.
Cordialità
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Utente
Non fumo e non ho mai fumato per fortuna!!a proposito del B-bloccante, tempo fa, in seguito ad un'unica esaminazione, mi è stato prescritto il propranololo 40mg/die, ma mi sono accorto che mi portava insonnia, ansia, alcuni stati depresssivi e freddo e formicolio all'estremità del corpo; per tale motivo l'ho sospeso (gradualmente) e non ho mai più fatto uso di alcun B- bloccante. Mi può consigliare eventualmente un farmaco che non dia questo tipo do effetti collaterali?grazie ancora tante!!
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 9.9k visite dal 15/10/2010.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.